A febbraio è emerso che Google ha realizzato una lampada smart per i suoi dipendenti, dispositivo chiamato dLight e destinato ad un utilizzo esclusivamente interno all’azienda.

Grazie al database dell’FCC sono emersi nuovi interessanti dettagli, accompagnati da diverse foto dal vivo, relativi a dLight e grazie ai quali possiamo farci un’idea del suo aspetto e di ciò che è in grado di offrire.

La lampada Google dLight ha fatto visita all’FCC

Sulla base circolare della lampada trovano posto tre comandi: accanto al pulsante dedicato all’accensione e allo spegnimento, infatti, vi sono i controlli a “scorrimento” per la gestione della temperatura del colore (da fredda a calda) e della luminosità (dal minimo al massimo).

Sulla parte posteriore della base ci sono una porta USB Type-C, un jack DC e un foro per il pulsante di ripristino mentre nella parte inferiore si trova un codice QR per una rapida configurazione di Google Home/Assistant. All’interno della base vi è anche l’antenna Wi-Fi.

Ricordiamo che la lampada Google dLight è pensata solo per i dipendenti del colosso di Mountain View per migliorare l’esperienza di lavoro da casa: ad esempio, può essere angolata in modo da essere perfetta per le videochiamate mentre i controlli relativi alla temperatura e alla luminosità sono sufficientemente dettagliati per le persone più esigenti.

In sostanza, Google dLight non è un prodotto che ben si adatta al grande pubblico, essendo pensato prevalentemente per un’utenza di nicchia e particolarmente esigente. Ciò non esclude che questa lampada smart potrebbe avere ugualmente un grande successo nel caso in cui il colosso di Mountain View dovesse cambiare idea e decidere di lanciarla sul mercato.

Magari altre aziende prenderanno spunto da Google e in futuro lanceranno lampade smart che siano in grado di garantire agli utenti una soluzione così ingegnerizzata e integrata con l’ecosistema smart home.