Annunciato ufficialmente lo scorso 1o febbraio, Android 13 è attualmente in fase di Developer Preview (ecco il nostro articolo sulle tempistiche di rilascio), ma sta già facendo parlare parecchio di sé per le nuove funzioni che porta con sé e adesso ne è stata scovata una potenzialmente molto utile per utilizzare al meglio la luce del flash degli smartphone.

Nelle settimane addietro abbiamo visto l’elenco degli smartphone Xiaomi, Redmi e POCO che otterranno il major update, ma anche gli sviluppi riguardanti l’importante Project Mainline, le nuove funzioni in favore di una digitalizzazione sempre più spinta, ma anche qualche mancanza della nuova versione di Android. Adesso vediamo più nel dettaglio una novità che si preannuncia di gran comodità.

Android 13: anche l’utilizzo del flash come torcia si evolve

Qualche anno fa non era così, ma adesso il flash LED è una presenza fissa su tutti gli smartphone Android, anche quelli di fascia più economica e anche non essendo una caratteristica obbligatoria per tutti i produttori. Ovviamente, il flash non viene sfruttato soltanto per scattare foto in ambienti poco illuminati: da tanti anni può essere impiegato anche come torcia sia mediante la funzione di sistema che scaricando una delle tante app di terze parti.

Allo stato attuale, il sistema operativo Android fornisce il supporto per accendere e spegnere il flash LED, tuttavia non supporta ancora la modulazione dell’intensità luminosa dello stesso. Ebbene, la situazione subirà una svolta a partire dalla nuova versione Android 13.

Infatti, tra le nuove API aggiunte da Android 13 figurano anche i metodi getTorchStrengthLevelturnOnTorchWithStrengthLevel nell’ambito della classe CameraManager. Le implicazioni di carattere pratico sono presto dette: il primo riporta il livello di luminosità corrente del flash LED, mentre il secondo permette di impostare il livello di luminosità dello stesso da un valore minimo di “1” ad un valore massimo che è strettamente dipendente dalla dotazione hardware del dispositivo. Dunque, mentre in precedenza le applicazioni potevano soltanto sfruttare il toggle per accendere o spegnere la luce del flash sfruttando l’API setTorchMode, queste nuove API di Android 13 portano finalmente ad un’evoluzione anche nell’utilizzo della luce del flash come torcia attraverso controlli della luminosità.

Non per tutti: ecco perché

Prima di farsi prendere dall’entusiasmo per questa nuova utile funzione di Android 13, comunque, la fonte ricorda il caveat che viaggia di pari passo con la novità: non tutti i dispositivi con a bordo la nuova versione del robottino verde supporteranno automaticamente anche i controlli della luminosità del flash LED.

Le singole app saranno in grado di determinare se ciascun device supporti o meno la funzione facendo riferimento a CameraCharacteristics.FLASH_INFO_STRENGTH_MAXIMUM_LEVEL: se il valore restituito è uguale a 1, lo smartphone non supporta la funzione; in caso di valore superiore a 1, il numero restituito segnala il supporto della funzione e il valore massimo di luminosità impostabile.

Alla base di queste limitazioni si pone il fatto che per la funzione si renderà necessario un aggiornamento del camera hardware abstraction layer (HAL). Con l’acronimo HAL si indica il software che definisce l’interfaccia tra OS e hardware sottostante; perché l’OS possa controllare il flash LED, occorre un HAL che definisca quali comandi possono essere impartiti dall’OS per controllare l’hardware. Su Android il camera provider HAL consente di controllare direttamente il flash (la funzione era stata introdotta con la versione 2.4 dell’HAL), è poi il camera device HAL a consentire di operare sulla fotocamera del singolo dispositivo.

Ebbene le versioni più recenti di camera provider HAL (2.7) e camera device HAL (3.7) nell’AOSP non fanno menzione dei controlli della luminosità, tuttavia un’attenta analisi della versione 3.8 del camera device HAL (android.hardware.camera.device@3.8.so) tramite Android 13 Developer Preview su Google Pixel 6 Pro (ecco la nostra recensione) ha rivelato nel nuove API di cui sopra. Pertanto saranno probabilmente i produttori di smartphone a dover implementare la suddetta versione 3.8 per aprire al supporto della nuova funzione sul proprio device aggiornato ad Android 13.

Dal momento che su quest’ultimo passaggio non ci sono garanzie, molti smartphone Android 13 potrebbero non disporre della novità descritta. Sì, perché le richieste meno stringenti di Google in materia di HAL consentiranno ai produttori di rilasciare gli aggiornamenti ad Android 13 riutilizzando vendor implementation di versioni Android precedenti non comprensive del nuovo camera device HAL e del supporto alla nuova funzione. Non ci sono garanzie neppure per i dispositivi lanciati con Android 13, molto dipenderà dai requisiti che confluiranno nei vendor software requirements (VSR) per Android 13. Insomma, questa comoda novità rischia di rimanere una prerogativa dei soli dispositivi i cui OEM aggiorneranno il BSP per conto proprio e di quelli che porteranno al debutto Android 13 (dunque i nuovi Google Pixel 7) e il tutto è reso ancora più triste dal fatto che la concorrenza disponga della stessa funzione già da un pezzo.

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