In occasione dell’annuncio dei risultati fiscali del secondo trimestre del 2021 di Alphabet, la società madre di Google, il CEO Sundar Pichai ha parlato un po’ più del solito degli sforzi compiuti dal colosso di Mountain View per quanto riguarda un aspetto importante come quello relativo al comparto hardware dedicato all’utenza consumer.
Ciò ovviamente include la prossima generazione di smartphone Google Pixel, il cui lancio ufficiale è in programma per l’autunno e che avrà l’onore di fare esordire Android 12, la nuova attesa versione del sistema operativo mobile del colosso di Mountain View, caratterizzata da tante novità come il linguaggio di design Material You (le beta fino a questo momento ci hanno offerto solo qualche anteprima, mancando ancora diverse funzionalità, come i widget o le app proprietarie).
Pichai ci ha tenuto a ricordare i due principali punti di forza di Android 12, ossia l’attenzione per la privacy e le possibilità di personalizzazione, aspetti sui quali il colosso di Mountain View si soffermerà ancora di più in occasione dell’evento di lancio autunnale.
La serie Google Pixel resta al centro della strategia dell’azienda
E quell’appuntamento sarà anche l’occasione per saperne di più sui “profondi investimenti tecnologici” sostenuti dall’azienda, un riferimento inequivocabile al lancio dei chip personalizzati da Google, nome in codice Whitechapel, grazie ai quali il colosso di Mountain View avrà la possibilità di fondere ancora meglio hardware e software per offrire agli utenti un’esperienza più ricca.
Sundar Pichai ha infine voluto rassicurare tutti quelli che temono che il colosso di Mountain View possa decidere di accantonare gli smartphone Google Pixel, che “restano al centro della strategia a lungo termine” dell’azienda, rappresentando lo strumento grazie al quale potrà espandere ancora di più i propri confini.
Infine Pichai ha voluto esprimere soddisfazione per il primo negozio al dettaglio di Google a New York, nel quale è possibile vedere e toccare con mano i vari prodotti dell’azienda, preannunciando che ne seguiranno altri.
Un secondo trimestre da urlo
E a proposito dei risultati fiscali, Alphabet nel secondo trimestre del 2021 è riuscita a fare registrare un fatturato di 61,88 miliardi di dollari, con un aumento del 62% rispetto al medesimo periodo del 2020 (quando i ricavi sono stati pari a 38,3 miliardi di dollari).
A trainare la crescita del colosso statunitense è stato il notevole incremento a livello globale delle attività online e, conseguentemente, dei tanti servizi offerti agli utenti e alle aziende (basti pensare a Google Cloud, intelligenza artificiale e messaggistica).
Nel secondo trimestre del 2021 YouTube è riuscita a fare registrare entrate pubblicitarie per 7 miliardi di dollari (nel medesimo periodo del 2020 sono state pari a 3,81 miliardi di dollari). Sono cresciuti anche i ricavi di Google Cloud (4,6 miliardi di dollari, contro i 3 miliardi di dollari del Q2 2020) e delle “altre entrate di Google”, voce che comprende pure il Play Store (6,6 miliardi di dollari, a fronte di 5,12 miliardi di dollari nel Q2 2020).