Sembra che sia giunto il momento per Google di utilizzare un suo chipset nei Pixel, dopo anni di rumor, e a suggerirlo sono i sempre informatissimi colleghi di 9to5google, che sono riusciti a ottenere delle informazioni esclusive sull’argomento.

Google Pixel 6 e Pixel 5a 5G con SoC Whitechapel

Stando alle loro informazioni e a quanto dichiarano, il primo smartphone di Google a poter vantare un chipset personalizzato e fatto in casa dovrebbe essere quello di punta di quest’anno e cioè Google Pixel 6, che sarà presentato nel corso delle prime settimane d’autunno, anche se non escludono che possa trovare spazio anche all’interno di un secondo smartphone leggermente meno performante, magari Google Pixel 5a 5G.

Il SoC in questione, che dovrebbe alimentare Google Pixel 6 e forse un altro smartphone, sarebbe conosciuto internamente con il nome di Whitechapel (numero di piattaforma GS101) e dovrebbe essere realizzato con l’aiuto di Samsung, che in questo settore è pioniera grazie agli Exynos. Ciò è un elemento fondamentale perché significa che il SoC di Google dovrebbe vantare alcuni elementi in comune, sia fisici che software, con gli Exynos, che da anni alimentano milioni di smartphone e tablet di Samsung.

Ora come ora non ci sono altre informazioni sull’argomento, soprattutto lato tecnico, ma ciò fa ben sperare e conferma la volontà di Google di fare sempre più sul serio con i Pixel, avendo sempre ben a fuoco gli iPhone di Apple; noi speriamo che si dia da fare anche su altri aspetti, magari a partire da quello fotografico.

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