Giusto qualche giorno fa vi avevamo parlato di questo piccolo guaio per Iliad in riferimento ad una particolare pubblicità andata in onda sui canali Rai, Mediaset e Discovery Channel. In queste ore vengono diffusi i dettagli completi sul caso così come la conferma che il ricorso contro la pubblicità è stato inoltrato da Wind Tre.

Come avevamo esplicitato nella news linkata ad inizio articolo, il ricorso contro la pubblicità Iliad è legato ad alcune affermazioni fatte durante lo spot televisivo, ovvero: “Quando scopri la verità non vedi altro“, “50 Giga, Minuti e SMS illimitati a 7,99 euro al mese. Per sempre. Per davvero” e “il 98% degli utenti è soddisfatto. Iliad. La Rivoluzione“.

In riferimento all’altissimo tasso di utenti soddisfatti, si punta ad un campione nazionale di 1000 utenti Iliad che si sono dichiarati abbastanza/molto soddisfatti e che dovrebbe essere disponibile sul sito dell’AGCOM ma di cui in realtà non v’è traccia.

Il ricorso da parte di Wind Tre si basa sul fatto che la compagnia valuta il messaggio “per sempre” e “per davvero”, come una mossa per apparire agli occhi del pubblico come l’unico operatore che adotta un comportamento serio e trasparente con i propri clienti.

Per Wind Tre queste affermazioni vanno contro l’articolo 14 in quanto indurrebbero il pubblico a pensare che gli altri operatori non siano altrettanto trasparenti e affidabili. Ovviamente Iliad ritiene che non c’è assolutamente alcuna traccia di riferimenti, neppure impliciti, ad altre compagnie concorrenti e anzi, annuncia una istanza riconvenzionale contro una pubblicità Wind Tre su cui il Comitato AIP si deve ancora pronunciare.

Nello specifico la pubblicità ha come protagonista un iPhone 11 ad anticipo zero che sarebbe in contrasto con l’articolo 2 e quindi pensato per ingannare il pubblico televisivo. Il telefono di Apple può essere acquistato senza anticipo e senza limitazioni solo ad alcune precise condizioni, che secondo Iliad risultano completamente illegibili per chi osserva il messaggio.

Mentre passerà sicuramente del tempo prima di conoscere il parere del Comitato circa l’istanza riconvenzionale contro Wind Tre, il Giurì ha accertato la violazione degli articoli 14 e 2 per la pubblicità di Iliad e pertanto ne ordina l’immediata cessazione. Il ricorso di Wind Tre è fondato in quanto la rivendicazione che Iliad sia l’unico operatore in possesso di una particolare caratteristica, in questo caso trasparenza e serietà, implica che tutti gli altri non lo siano.

Vai a: migliori offerte telefoniche