Dopo lo scandalo suscitato dalla scoperta dei benchmark truccati, Huawei ha dichiarato che permetterà ai suoi consumatori di sbloccare la modalità performance sui suoi dispositivi.

È notizia di qualche giorno la scoperta di una particolare funzionalità software presente negli smartphone Huawei che spinge al massimo l’hardware al fine di ottenere risultati superiori con le applicazioni di benchmark. Il risultato, ottenuto appunto con l’attivazione di una speciale modalità performance, non tiene conto di quello che sarebbe un utilizzo quotidiano dello smartphone.

La risposta di Huawei non è tardata ad arrivare, e dopo la rimozione dalla classifica di 3DMark di smartphone quali P20, P20 Pro, Nova 3 e Honor Play, il produttore ha deciso di “fare ammenda”. Con l’arrivo della EMUI 9.0 il prossimo mese verrà implementata una particolare funzione nel software che permetterà di attivare questa modalità performance.

La scelta, dice Huawei, rispetta il diritto di ogni consumatore di poter fare ciò che vuole con il suo dispositivo. Si tratta comunque di una decisione che strizza l’occhio solamente a coloro i quali importa dei test benchmark e non elimina il fatto che si sia ricorso ad un trucco per superare la concorrenza.

In ogni caso 3DMark ha confermato che reinserirà i dispositivi nella classifica quando questa funzionalità sarà attiva su tutti gli smartphone del produttore. Tutto è bene quel che finisce bene?