Come ben sappiamo il blocco Huawei ad opera degli USA ha avuto e sta continuando ad avere ripercussioni estremamente importanti per Huawei. Malgrado l’azienda abbia chiuso il Q3 2019 con un record di vendite, il ban voluto dall’amministrazione Trump sta impensierendo (e non poco) gli executive della compagnia cinese.

Huawei continua ad utilizzare Android nei propri smartphone, anche nei nuovi Huawei Mate 30 e Huawei Mate 30 Pro, ma ovviamente la versione AOSP, ovvero il braccio completamente open source del sistema operativo di Google orfano dei Google Mobile Services (GMS). Questi, come sappiamo, sono fondamentali per accedere ai servizi Google e alle applicazioni del colosso statunitense.

La loro mancanza sta spingendo Huawei a crearsi un ecosistema parallelo basato sui Huawei Mobile Services (HMS), che funge da fondamenta per HarmonyOS, il sistema operativo proprietario che al momento trova posto solo nella gamma di smart TV Huawei/HONOR.

In mezzo a questo mare di confusione, mentre alcune aziende statunitense potranno nuovamente fare accordi commerciali con Huawei, Vincent Pang, Vice Presidente Huawei, afferma che l’azienda impiegherà dai 6 ai 9 mesi per completare lo sviluppo di HarmonyOS per gli smartphone. La dichiarazione non è stata rilasciata così per caso, del resto sappiamo che il prossimo 19 novembre scadranno i 90 giorni concessi all’azienda cinese per condurre affari con alcune aziende americane.

Vincent Pang sottolinea che l’azienda non può più permettersi di aspettare altro tempo, soprattutto se si considera all’opportunità persa con il lancio della serie Huawei Mate 30. Smartphone a parte, Huawei ha stilato un calendario piuttosto preciso circa lo sviluppo di HarmonyOS.

L’anno prossimo il sistema operativo verrà aggiornato alla versione 2.0, con un ambiente di sviluppo più maturo che gli permetteranno di essere installato su PC, wearable (smartwatch e smartband) e automobili. Nel 2021 dovrebbe arrivare la versione 3.0 pensata per migliorare il rapporto fra hardware e software e renderla così finalmente in grado di competere con altri OS molto più maturi.