La diatriba fra il governo americano e la Cina che portato al ban di Huawei, cosa che sta anche continuando ad avere dei risvolti piuttosto negativi per l’avanzamento dell’infrastruttura 5G nel Nord America. Malgrado la compagnia cinese continui a ripetere ad oltranza la sua completa indipendenza dal governo cinese, l’amministrazione Trump è ancora convinta che Huawei sia una seria minaccia alla sicurezza del paese, cosa che ha anche portato la FCC a mettere in piedi una nuova serie di misure contro la compagnia hi-tech e ZTE.

Come sappiamo, il blocco della licenza delle compagnie USA a lavorare con Huawei ha obbligato l’azienda a non dipendere più da tutte quelle realtà statunitensi con cui lavorava per lo sviluppo dei suoi dispositivi (smartphone, tablet e wearable). Questo ha portato alla nascita della serie Huawei Mate 30 senza i servizi Google e allo sviluppo di HarmonyOS, ovvero il sistema operativo concorrente ad Android di Google. Il ban ha avuto un impatto di una tale magnitudo che l’azienda ha dovuto sviluppare un ecosistema alternativo all’assenza dei Google Mobile Service.

Però, come riporta Bloomberg, le cose potrebbero cambiare nel breve periodo. Infatti, nonostante Huawei sia ancora inserita all’interno della lista delle aziende “sgradite” all’amministrazione Trump, il governo sta per garantire nuovamente ad alcune aziende USA di condurre affari con l’azienda cinese. Infatti, secondo quanto dichiarato dal Segretario al Commercio Willbur Ross, nel corso dei prossimi mesi il governo valuterà le richiesta di commercio provenienti da ben 260 aziende americane.

Malgrado ci sia impossibile conoscere l’intera lista delle realtà commerciali interessate da questa piccola apertura del governo americano, ci pare piuttosto naturale presupporre che la licenza USA per le compagnie a lavorare con Huawei interessi anche Google. Come abbiamo detto, il Mate 30 è stato il primo smartphone di Huawei a montare i Huawei Mobile Service e un OS diverso da Android, ma forse la cosa potrebbe tornare alla normalità nel giro dei prossimi mesi.

La licenza per le compagnie USA a lavorare nuovamente con Huawei non riguarda però il 5G: pare che l’amministrazione Trump sia ancora piuttosto convinta dell’immediata minaccia rappresentata dall’avere in casa una infrastruttura telematica potenzialmente a portata di mano del governo cinese.