I chipset Kirin, prodotti dalla consociata HiSilicon, sono presenti negli smartphone Huawei fin dal lontanissimo 2004 e nel tempo, in particolar modo negli ultimi anni, sono diventati uno dei grandi punti di forza della compagnia cinese.

Non stupisce quindi la decisione di non concedere a nessuna compagnia concorrente la licenza per l’utilizzo del nuovo HiSilicon Kirin 980 il primo chipset al mondo a essere realizzato con una tecnologia a 7 nanometri, traguardo raggiunto prima di Apple e Qualcomm. Lo afferma Brody Ji, Senior Product Director di Huawei Business Consumer Group nel corso di un evento tenutosi la scorsa settimana in India.

Per Huawei, Kirin non è un business ma una tecnologia che ci consente di essere competitivi con i produttori di smartphone concorrenti.

È quindi logico che Huawei non voglia fornire in alcun modo un vantaggio tecnologico, acquisito grazie a una sapiente politica di ricerca e sviluppo, ai rivali che dovranno invece appoggiarsi a soluzioni di terze parti o, come nel caso di Samsung e Apple, a soluzioni realizzate in casa.

Nei segmenti più bassi del mercato, dove non sono solo le prestazioni a fare la differenza, Huawei si appoggia a soluzioni Qualcomm per rimanere competitiva rispetto alla concorrenza. Scopriremo le vere potenzialità di HiSilicon Kirin 980, di cui conosciamo le innovative funzioni solo sulla carta, solo a partire dal 16 ottobre, quando saranno presentati Huawei Mate 20 e Huawei Mate 20 Pro, i primi smartphone Android con chipset a 7 nanometri.