Se inizialmente si pensava che lo scontro tra l’amministrazione Trump e Huawei avrebbe potuto risolversi in un modo o nell’altro, gli ultimi accadimenti hanno occluso quasi ogni spiraglio. Il governo USA è più che mai determinato ad ostruire la via degli USA a Huawei, ed a sentire le voci che filtrano a breve potrebbe arrivare un nuovo giro di vite.

Detto che un dietrofront sembra più che mai improbabile, gli USA devono adesso capire a quali aziende affidarsi per metter su la rete 5G dopo aver rinunciato al know how ed alla convenienza delle attrezzature Huawei. Affare non semplice, ma secondo quanto raccolto dal Wall Street Journal gli USA ne hanno identificate alcune che potrebbero dirimere la questione al posto di Huawei.

Il consulente economico Lawrence Kudlow ha individuato Microsoft, Dell e AT&T spiegando che “l’idea è quella di affidare la costruzione di tutta l’architettura 5G degli USA principalmente ad aziende americane, con la possibile inclusione di Nokia ed Ericsson in virtù della loro forte presenza negli Stati Uniti”. Tuttavia, secondo i bene informati, Nokia ed Ericsson pagherebbero rispetto a Huawei un ritardo tecnologico in termini di funzionalità ed affidabilità di circa un anno.

In passato alcuni funzionari dell’amministrazione Trump avevano sondato la disponibilità di Cisco ed Oracle, con le aziende che avevano chiuso alla possibilità per mancanza di tempo o denaro. Kudlow ha anche detto che “Dell e Microsoft si stanno muovendo molto rapidamente per sviluppare software e funzionalità cloud che sostituiranno molte apparecchiature. Per citare Michael Dell, il software sta soppiantando l’hardware del 5G“. 

Nel frattempo, secondo il South China Morning Post, Huawei si sta attrezzando per realizzare delle basi produttive in Europa: “È impegnata più che mai in tal senso” ha sostenuto un dirigente dell’azienda rimasto anonimo, confermando gli sforzi in atto per entrare e consolidare la propria presenza nel Vecchio Continente.