Questa volta i produttori di smartphone avranno davvero poche scuse da tirar fuori nel caso di ritardi nel salire sul carro di Android P, prossima major release del robottino verde.

Almeno quelli che si affidano ai SoC di Qualcomm: tra l’esordio di Project Treble, studiato da Google per velocizzare gli aggiornamenti software, e la collaborazione tra il chipmaker e l’azienda del motore di ricerca più utilizzato al mondo, il cestino degli alibi sarà povero.

Qualcomm, grazie alla partnership con Google, ha potuto assistere ai primi passi di Android P al fianco dei suoi prodotti più recenti e diffusi nei gadget: Snapdragon 845, 660 e 636. L’obiettivo è di stare al passo con Big G ed avere pronti i suoi processori nel momento in cui l’ultima release vedrà la luce.

In questo modo le aziende che impiegano i SoC californiani non dovranno attendere prima di avere hardware pronti a tirare fuori il meglio dalla novità firmware, e gli utenti finali ricorderebbero al passato le attese estenuanti per avere l’ultimo software.

Siamo entusiasti di lavorare a stretto contatto di Qualcomm su un’implementazione semplificata di Android P sui processori Snapdragon” ha dichiarato Dave Burke, VP degli ingegneri Google.

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