Il sistema di valutazione delle applicazioni su Google Play è finalmente pronto a una ristrutturazione che cambierà radicalmente alcune basi. Una decisione che era attesa da tempo e che farà sicuramente piacere sia agli sviluppatori sia agli utenti stessi, per avere uno sguardo più coerente e meno approssimativo sulle recensioni delle app sul mercato di contenuti per Android.

Al Google I/O 2019 in corso a Mountain View, si è finalmente pronti a modificare un sistema che presentava più di una lacuna e più di un particolare non così ben progettato. Su tutti, il fatto che le recensioni delle vecchie versioni di un software andavano a impattare e influire negli anni anche sulle successive.

Esempio pratico: la prima versione (1.0) di un’applicazione era onestamente orrenda, piena di bug e ingestibile. Per questo motivo, migliaia di utenti l’hanno scaricata e poi cancellata valutandola con una stella. Ma cinque anni dopo gli sviluppatori dell’app hanno lavorato duro per proporre una versione aggiornata (10.0, esempio) che man mano ha corretto tutti gli errori garantendo un’esperienza ideale.

Tuttavia, la raffica di recensioni negative a una stella rende la valutazione complessiva ancora tremenda. Google ha confermato che con la nuova versione del sistema di valutazioni tutto sarà più pesato per riflettere effettivamente il rilascio più recente e offrire ai potenziali nuovi utenti di un’app uno sguardo più aggiornato.

La novità sarà disponibile da subito su Google Play Console, ossia sulla piattaforma per sviluppatori, con gli autori di un contenuto che vedranno già da questi giorni il nuovo sistema di rating. Gli utenti finali potranno invece apprezzarlo dal prossimo agosto. Ma non è l’unica novità relativa al luogo virtuale che ogni mese accoglie ben 750000 APK.

Sistema valutazioni app

Ci sono anche altre novità per gli sviluppatori. Ad esempio si potranno sfruttare le risposte pre-confezionate (quelle già viste da tempo in Gmail, per intenderci) così da spingere a offrire sempre un feedback a chi ha lasciato un commento sotto un’app. Saranno generate tre risposte e gli sviluppatori potranno pubblicare così com’è, modificare o scrivere da zero. Secondo Google, con più risposte il guadagno medio in termini di stellette sarà di un +0.7.

L’anno scorso era stato lanciato il formato Android App Bundle, con una natura modulare e con l’obiettivo prefissato di andare a ridurre drasticamente le dimensioni dei pacchetti di installazione dicendo addio a download massicci tutti in una volta, quanto piuttosto la possibilità di scaricare ciò che serve nel momento in cui serve. Ora viene accompagnato dalle Funzionalità dinamiche che escono dal programma beta offrendo tre opzioni:

  • Pubblicazione condizionale: i moduli sono pubblicati al momento dell’installazione in base a condizioni come possono essere la nazione dell’utente, funzionalità del dispositivo e versione minima degli SDK;
  • Pubblicazione on demand: installa e disinstalla i moduli in base alle esigenze e non per tutti gli utenti e per l’intero ciclo di vita dell’app.
  • Esperienze istantanee: per abilitatare istantaneamente i moduli offrendo esperienze istantanee dai link e dal pulsante Prova, senza che si debba installare niente.

Google ha reso anche più facile testare i pacchetti e così mette a disposizione una possibilità di condivisione app interna delle build che si può caricare online ottenendo una URL di download da girare ai tester in pochi secondi senza preoccuparsi di codici di versione, chiavi di firma o altre convalide richieste. Viene migliorata anche la sicurezza con la crittografia della stessa chiave per l’installazione.

Richiesta aggiornamento

Si potrà poi andare a suggerire all’utente di aggiornare l’applicazione mentre è in uso tramite una notifica più o meno invasiva (foto). Vengono inoltre introdotte in Console nuove metriche e insight per misurare meglio lo stato di salute e le prestazioni dell’app: le metriche principali sono aggiornate ad esempio con gli utenti di ritorno o metodo di installazione; si potranno comprendere meglio le dimensioni dell’app quando si installa e quanto spazio occupa sul dispositivo e ci sono, infine, strumenti di comparazione con app simili per quanto riguarda performance e crescita sul market.

Novita console