Si è tenuto oggi a Berlino e a San Francisco il Playtime 2018, un evento annuale organizzato da Google e riservato solo a un numero ristretto di sviluppatori invitati personalmente dal colosso di Mountain View. Le applicazioni sono state al centro dell’evento, essendo parte essenziale nell’esperienza d’uso dei dispositivi con Android.

Android App Bundle

Si parte da Android App Bundle, il nuovo formato di pubblicazione delle app Android, che riduce le dimensioni delle stesse, riducendo sia i tempi di download sia l’occupazione nella memoria interna dello smartphone.

Grazie all’approccio modulare è più semplice ricevere alcune funzionalità solo al momento del bisogno, senza dover scaricare grosse quantità di dati durante l’installazione iniziale. In questo modo la dimensione delle app dovrebbe scendere mediamente del 35%, con ulteriori riduzioni che sono rese possibili dal supporto delle librerie native non compresse, che consente di evitare di memorizzare diverse copie dello stesso file.

Per avere maggiori dettagli e per un approfondimento vi invitiamo a leggere questo post.

Instant Apps

Cambia la modalità di distribuzione delle Instant Apps, che grazie ad App Bundle possono essere distribuite insieme alle app installabili. Il supporto per gli sviluppatori sarà integrato in Android Studio 3.3 beta, che avranno vita facile nel rilascio e nella manutenzione delle loro app.

Google ha aggiunto due nuove app al proprio catalogo “Prova ora”: si tratta di Umiro, un action puzzle, e Looney Tunes World of Mahyem, che possono essere provati senza doverli installare nel vostro smartphone.

Maggiore stabilità

Gli sviluppatori possono ora avvalersi di due nuovi strumenti per monitorare le prestazioni e migliorare la qualità delle app, intervenendo tempestivamente in caso di bug. Grazie al report pre-lancio, che esegue l’applicazione su dispositivi reali situati nel Firebase Test Lab, sarà possibile ottenere subito un report relativo a bug e altri problemi, per correggerli prima del rilascio.

I dati sono incrociati con quelli provenienti dagli Android vitals per valutare l’impatto di eventuali errori sull’intero sistema, fornendo agli sviluppatori una priorità per sistemare i problemi emersi. Per migliorare la qualità delle proprie app gli sviluppatori possono partecipare alla Academy for App Success, che propone corsi interattivi per ottenere il massimo da quanto Google mette loro a disposizione. Trovate maggiori dettagli a questo indirizzo.