Questa sera, finalmente, abbiamo assistito alla presentazione dei Google Pixel 2, che sono stati presentati da Google con tanti altri prodotti e novità con un evento in grande stile durato quasi due ore.

Abbiamo visto quasi tutto su Google Pixel 2 e Google Pixel 2 XL, ma adesso vogliamo ritornarci su poco dopo la presentazione per riportarvi alcune curiosità e caratteristiche che sono passate inosservate in un primo momento.

Iniziamo con il dirvi che entrambi sopportano la nanoSIM e, soprattutto, la eSIM, che non è altro che una SIM integrata a livello hardware, dunque non removibile, che permette di cambiare smartphone con estrema semplicità. Il suo punto di forza è che occupa molto meno spazio delle tradizionali soluzioni, ma per essere utilizzata deve essere supportata dall’operatore dell’utente (nessun operatore in Italia supporta le eSIM, per ora).

Il Pixel Launcher è stato rinnovato, come anticipato da varie indiscrezioni, e nella home presenta la barra di ricerca in basso, subito sopra i tasti software di navigazione, e un widget con informazioni su appuntamenti, ora, data e meteo nella parte alta.

La fotocamera, nonostante possa contare su un solo sensore fotografico, è in grado di offrire le stesse funzionalità offerte dalle fotocamere con due sensori. Ad esempio, supporta la cosiddetta modalità bokeh, che permette di mettere a fuoco il soggetto sfocando lo sfondo. Ciò è possibile grazie a un particolare algoritmo sviluppato da Google che è in grado di analizzare le informazioni dei due sub-pixel che compongono ogni pixel del sensore al fine di ricreare una mappa di profondità.

A proposito di fotocamere e foto, Google ha annunciato che lo spazio di archiviazione illimitato delle foto e dei video a risoluzione originale offerto da Google Foto scadrà il 15 gennaio 2021, per cui successivamente i contenuti archiviati saranno compressi.

Eccoci giunti, infine, alla curiosità più interessante, soprattutto per i malati di novità. Google Pixel 2 e Google Pixel 2 XL riceveranno aggiornamenti di sistema con nuove versioni di Android e patch di sicurezza per almeno tre anni. Allora, come vi sembrano questi nuovi smartphone?