Nella giornata di ieri Google aveva annunciato un importante novità per Google Pay, che è sbarcata finalmente nel Play Store ed ha preso il posto di Android Pay e Google Wallet, oggi invece è partito il roll out del primo importante aggiornamento dell’app, che la porta alla v1.53.

Il nuovo sistema di pagamento del colosso di Mountain View prende quindi il posto delle due precedenti piattaforme (che comunque non erano mai arrivate in Italia). Mentre ancora c’è da attendere per capire quando (e se) la vedremo anche da noi, l’app di Google Pay riceve il suo primo significativo update. Google Pay v1.53 porta con sé innanzitutto un’importante opera di re-design, ma anche degli utili indizi che anticipano le novità che arriveranno nel prossimo futuro.

Cosa c’è di nuovo

Ecco dunque la nuova app Google Pay. Al primo avvio, l’utente viene accolto da una schermata iniziale in cui viene informato dell’aggiornamento. Viene inoltre fornita anche una prima importante “istruzione per l’uso”: la lista completa delle carte e delle membership è stata ora ricollocata all’interno di un tab dedicato, denominato Cards.

A differenza di quanto accadeva in precedenza con il layout di Android Pay, quando si avvia l’app Google Pay viene mostrata una schermata Home, in cima alla quale è presente un elenco scorrevole delle proprie carte di pagamento. La parte restante del tab invece è occupata principalmente da una serie di banner che nella maggior parte dei casi è possibile rimuovere. I suddetti banner contengono informazioni dei vari modi in cui è possibile utilizzare Google Pay, nonché suggerimenti di servizi ai quali ci si può collegare. Questi sono in buona sostanza tutti gli extra del nuovo drawer di navigazione, ora impostato come uno stream.

Per quanto riguarda il nuovo drawer di navigazione, alcune delle precedenti voci promozionali sono state rimosse in questo update, proprio perché ora compaiono all’interno della schermata Home. Le uniche voci che sono rimaste, restano sostanzialmente invariate. Persino la schermata relativa alle Impostazioni mostra le stesse opzioni, sebbene l’ordine delle stesse sia stato leggermente modificato.

Per accedere alla schermata Cards è possibile o effettuare un tap direttamente sulla stessa, oppure passare ad essa tramite uno swipe dalla schermata Home. Come mostrano le immagini riportate qui sopra, con l’aggiornamento alla v1.53, Google ha deciso di abbandonare il precedente layout che mostrava le carte dell’utente impilate, virando verso un più comodo ed intuitivo elenco. Le carte di pagamento vengono ora raggruppate in cima alla schermata, mentre invece tutto il resto è ancora ordinato al di sotto di queste. Mancano al momento opzioni che permettano eventualmente di impostare dei tag o di riordinare in qualche modo le carte.

Qualora qualcuno se lo stesse chiedendo, anche il menu FAB è rimasto invariato nella sostanza. Le opzioni mostrate sono esattamente le stesse e nello stesso ordine, cambiano invece i colori delle icone circolari, che adesso sono bianche con disegno blu. Anche le carte di iscrizione e quelle relative a reward programs sono state sottoposte ad un aggiornamento in termini di design. Nelle immagini a seguire potete notare le differenze tra la precedente v1.36 e la nuova Google Pay v1.53.

Ad ogni modo, è opportuno chiarire che per il momento le funzionalità della nuova app di Google restano per lo più invariate. Come già annunciato da Big G, nel prossimo futuro Google Pay arriverà ad assorbire l’attuale app Google Wallet. Quando questo ulteriore step troverà concreta realizzazione, gli utenti avranno anche la possibilità di usare Google Pay per inviare e ricevere denaro.

Ticket e pass (mezzi di trasporto, per ora)

Google Pay può essere usata per gestire coupon, gift card, mermbership card, metodi di pagamento e qualche altra funzione. Tuttavia questa app, al pari di Android Pay che l’ha preceduta, non è stata concepita per la gestione di ticket, come ad esempio biglietti e pass per accedere a concerti ed eventi o per utilizzare i mezzi di trasporto, insomma ticket concepiti per un singolo utilizzo. Un’area, questa, in cui Apple Passbook, ad esempio, ha avuto successo.

Non ci sono per ora veri e propri segnali esterni che indichino la volontà di Google di muoversi anche in questa direzione, tuttavia dei seri indizi in tal senso emergono dal codice. Per cominciare, Big G si concentrerà sui biglietti per i mezzi di trasporto.

A quanto pare i biglietti potrebbero essere visualizzati con prezzo, data di scadenza ed un numero ID. Qualora siano stati disabilitati, dovrebbe essere presente uno status che ne evidenzi la ragione: Scaduto, Sospeso, Rimborsato. In caso di necessità, gli utenti avranno anche la possibilità di riordinare i ticket.

Probabilmente l’unico dettaglio funzionale che spicca è quello relativo alle restrizioni d’uso. In particolare, per dichiarate ragioni di sicurezza, un ticket può essere attivato su un solo device. Non è chiaro se ci sarà la possibilità di trasferire un ticket attivo su un altro device, disattivandolo sul primo. Non si capisce nemmeno se una simile politica valga per tutti i ticket o se ci siano delle eccezioni.

Custom card art

Un’altra opzione che potrebbe arrivare prossimamente riguarda la personalizzazione del design delle carte. Sono state aggiunte due nuove stringhe con nomi che vanno in questa direzione. Al momento solo due “art themes” sono menzionati, ovvero default e food, ma si tratta probabilmente di semplici sample utilizzati in fase di testing.

Google Pay v1.53 è in fase di roll out, ma come detto l’app al momento è disponibile solo in USA e Regno Unito. La trovate sul Play Store tramite il seguente badge.

Vai a: Google Pay arriva sul Play Store, dove sostituisce Android Pay e Google Wallet