Google è da tempo impegnata a rendere più sicuro l’ecosistema delle estensioni di Google Chrome e con le modifiche apportate lo scorso anno è crollato il numero di estensioni malevole, molte delle quali non sono riuscite nemmeno ad arrivare sul browser.

Per garantire una maggiore protezione agli utenti è pronto quello che Google chiama Manifest V3, che riscrive il funzionamento di numerose API. Questo ha messo in allarme numerosi sviluppatori, in particolare quello di ad-blocker, che temevano l’impossibilità di far funzionare le proprie estensioni.

In realtà Google andrà a sostituire la Web Request API, che passa l’intero contenuto della pagina alle estensioni (dati personali inclusi), con la Declarative Net Request API che non passerà i dati personali, come e-mail, indirizzo, telefono, senza però impedire il funzionamento delle estensioni stesse.

Maggiore privacy per gli utenti, visto che i loro dati non saranno condivisi, qualche sforzo in più per gli sviluppatori che dovranno riscrivere le proprie estensioni affinché si adattino alla nuova API. Secondo Google si tratta di un compromesso accettabile, soprattutto perché in gioco c’è la sicurezza dei dati personali. Maggiori dettagli sulla nuova API sono disponibili a questo indirizzo.