Qualche settimana fa Google ha introdotto su Google Maps una nuova e interessante novità, che permette agli utenti di ottenere informazioni sulla situazione dei parcheggi in tempo reale semplicemente inserendo la nostra destinazione. Il team di sviluppo ha deciso di spiegare agli utenti come sono riusciti ad implementare questa funzione, tutt’altro che semplice.

Le difficoltà nel calcolo della disponibilità di parcheggio sono davvero molte, oltre che variabili in base a moltissime situazioni; bisogna considerare l’ora e il giorno, il meteo, se ci sono feste o eventi, considerare i falsi posti occupati, magari con il ticket ancora pagato ma con l’auto che ha già lasciato libero il posto, e molto molto altro. Ogni dettagli in più che pensiamo di considerare rende più difficile il lavoro di quelli di Google.

Il team è riuscito a raggiungere l’obiettivo lavorando su due fronti: innanzitutto, si sono basati sul feedback fornito dagli utenti tramite dei questionari che indagavano sulle tempistiche richieste per trovare parcheggio; successivamente, è stato utilizzato il Machine Learning con i dati degli utenti che hanno condiviso la loro posizione, permettendo di ottenere dati aggregati sulla difficoltà di parcheggio anche studiando il tipico movimento di un auto che cerca un posto libero (girando in tondo alla ricerca di un po’ di fortuna).

Ovviamente, il processo di sviluppo è molto più complesso di quanto semplicisticamente descritto in queste poche righe, e potete scoprire qualche altro dettaglio leggendo il post ufficiale di Google; si tratta comunque di un modello abbastanza complesso, in grado di considerare moltissime variabili, oltre che falsi positivi e negativi.

Tanto lavoro che purtroppo non ci tocca minimamente, visto che nessuna città italiana è considerata, al momento.