È passato diverso tempo da quando Google ha introdotto Assistant, e i miglioramenti da allora sono stati molti. Mentre aspettiamo il suo arrivo in Italia, uno dei brevetti recentemente depositati dall’azienda rivela la volontà di introdurre una funzione che potrebbe differenziare Assistant dagli assistenti vocali della concorrenza: si tratta della possibilità di catturare comandi vocali simultaneamente da più di un dispositivo.

Google sa bene che la comunicazione vocale è una delle modalità di interazione uomo-macchina più naturali, e che in futuro assumerà sempre maggiore rilevanza. Per questo motivo sta cercando di lavorare affinché il suo assistente vocale sia in grado di decifrare con precisione le singole parole pronunciate dall’utente.

Al momento Assistant è in grado di eseguire agevolmente comandi pronunciati in prossimità del dispositivo; i problemi sorgono quando aumenta la distanza con l’utente. In questo caso i comandi vengono talvolta fraintesi o non registrati.

Aumentare la potenza dei microfoni non sembra essere una soluzione praticabile, e Google ha in mente qualcosa di meglio: utilizzare più di un dispositivo per registrare i comandi vocali. Facciamo un esempio: utilizzate Google Home, e uscendo dalla vostra stanza per andare in cucina dite al vostro smartphone appoggiato sul letto “riduci la temperatura di 3 gradi”.

Google Assistant potrebbe udire solo le prime parole della frase, e Google Home posizionato in cucina il resto di ciò che dite: i due dispositivi a questo punto sarebbero in grado di sommare le proprie informazioni e di eseguire l’azione corretta, in modo davvero smart.