Immaginate la scena. Avete appena guadagnato il letto al termine di una giornata stressante. La mezzanotte è trascorsa da un’ora e la mente comincia la proiezione su ciò che avete fatto e ciò che invece dista giusto qualche ora.

Ma avete dimenticato di segnare un impegno, così piuttosto che lasciare le coperte in direzione del telefono decidete di mettere a frutto quel Google Home importato dagli States alcuni giorni prima.

“Ok Google, ricordami di prenotare un tavolo al ristorante domani alle 19”. Poi, il flash: è già domani. Rassegnàti, abbandonate il tepore del letto per correggere il promemoria che altrimenti sarebbe scattato dopo 30 ore e non dopo 18.

Sorpresa: in qualche modo Google Assistant è riuscito a capire quel che intendevamo, filtrando l’indicazione errata.

Com’è possibile? Semplice. Qualche responsabile del progetto Assistant avrà riflettuto sulla cosa e pensato, giustamente, che spesso ci viene automatico dire “domani” quando in realtà viviamo già la giornata successiva e dovremmo dire “oggi”. Fantastico.

Ma fino a che ora l’ “assicurazione” di Google Assistant ci copre dall’errore? Fino alle 5:00. Alle 4:59 Google Assistant interpreterà ancora il nostro “domani” come oggi. Non pensate sia molto “smart”?

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