Google si è divertita a spifferare praticamente tutto sul prossimo Pixel 4, il futuro top di gamma del quale conosciamo già buona parte delle caratteristiche tecniche. Tra le ultime voci c’è quella a proposito di un elemento chiamato sensore Soli sarà fondamentale per sfruttare tutta una serie di gestures per interagire con lo smartphone senza doverlo toccare fisicamente. Cosa aspettarci da questo piccolo ma fondamentale nuovo componente?

Una delle grandi nuove innovazioni a bordo della nuova coppia di smartphone Pixel 4 e Pixel 4 Xl sarà quella dei comandi gestuali evoluti, come mostrato nei video diffusi nelle scorse ore. L’utente potrà andare a effettuare movimenti sopra il telefono per sfruttare determinate funzioni per esempio cambiare canzone, ma anche silenziare una sveglia o una chiamata.

Questo chip funziona come una sorta di radar (nella banda 60 GHz ISM) che può comprendere in i movimenti di ciò che si trova davanti con tutte le informazioni dettagliate e tridimensionali sulla profondità. Il componente è estremamente compatto, appena 8 x 100 mm includendo tutto il necessaire, antenna compresa. Il sensore emette piccole onde elettromagnetiche ricevendo in cambio informazioni arricchite per esempio su dimensioni, forma, velocità e così via.

La filosofia di Soli è quella delle Virtual Tools ossia di movimenti che riproducono esattamente (o, in modo molto simile) quel che nella vita quotidiana si farebbe per la medesima richiesta. Esempio pratico: si può toccare con l’indice sul pollice dall’alto verso il basso simulando la pressione di un tasto. O ancora scorrendo il pollice sul lato dell’indice per muoversi in una barra orizzontale.

Prototipi Soli

Le origini di questo sensore non sono per nulla recenti, anzi, si può risalire fino all’evento Google I/O 2015 quando la tecnologia comparve per la prima volta (qui sopra, vecchi prototipi). Veniva mostrato ad esempio come fosse possibile rispondere a una chiamata formando con la mano (pollice e mignolo) una cornetta. Ma le potenzialità del sensore non si limitano a questo: può infatti anche rilevare differenti materiali per esempio tra metalli e liquidi controllandone la densità.

Un altro video sempre dell’edizione 2015 mostrava invece come il sensore Soli potesse comprendere gestures anche più complesse come spinte, torsioni e altro. In più, il pacchetto per sviluppatori SDK rilascia grande libertà per la creatività dei developers.

Insomma, tante le potenzialità di questo componente che potrebbe davvero risultare essere la grande sorpresa del prossimo autunno, forse molto più che la fotocamera integrata. E i suoi campi di applicazione trascendono il solo segmento smartphone adattandosi perfettamente all’Internet delle Cose, smart car, computer e device indossabili.