Sin dal Google I/O 2014, Google ha cercato di integrare sempre meglio il Material Design nelle proprie app riuscendoci molto bene in alcune, peggio in altre (Play Music e YouTube).
Uno dei tanti concept che l’azienda di Mountain View ci mostrò in quei giorni, fu quello che trovate sotto queste righe, che rappresentava un nuovo player musicale con una grafica mozzafiato e delle animazioni davvero notevoli.
Il suo nome è Gramophone e fino ad oggi, è stato un progetto rimasto in pausa. Esso potrebbe rappresentare la diretta evoluzione dell’attuale Play Music (le cui aspettative sono state fin dai primi giorni davvero alte) e un valido avversario di Eleven (l’app di riproduzione di Cyanogen), grazie alla sua intuitività, velocità e soprattutto grafica molto accattivante.
Nella pagina principale di riproduzione troviamo la panoramica degli album; i colori cambiano in base a quelli delle copertine (anche se tutt’ora la giustapposizione delle colorazioni in qualche album musicale non è perfetta, come testimoniano le immagini qui sotto). Il menù scompare attraverso un’animazione fluida e piacevole e le icone in stile flat danno un tocco in più al tutto.
Gli unici difetti/bug che abbiamo riscontrato riguardano la difficoltà di raggiungere la schermata dei brani in riproduzione (è infatti presente solo un piccolo bottone in alto a destra), la mancanza dei classici swipe per andare avanti o indietro nella libreria direttamente da tale schermata, il lungo gap tra un brano e l’altro e l’inutilità del widget che mostra “Nothing is Playing” anche quando stiamo ascoltando musica (vedi immagine di anteprima dell’articolo).
Al momento, l’unico aspetto negativo di Gramophone (che per ora non può essere risolto dallo sviluppatore ma necessita di permessi da parte di Google) riguarda l’impossibilità di accedere alla libreria musicale del Play Store, una scelta voluta da Google dato che si tratta ancora di un’app in fase di sviluppo, piuttosto instabile e non ancora ufficializzata.
Se siete interessati a questo interessante progetto potete scaricare la prima beta attraverso la community privata di Google+ o tramite il link che trovate qui sotto.