Durante la presentazione di Android 4.1 Jelly Bean nello scorso Google I-O fu lasciata inspiegabilmente in secondo piano. Sto parlando di Google Now, questa è una delle funzionalità più innovative degli ultimi tempi. Per i pochi che non conoscessero questo progetto spiego brevemente in cosa consiste e come funziona.
Si tratta dell’assistente digitale ideato da Google, l’evoluzione naturale di Google Search (tant’è che Google Now si aggiorna tramite quest’ultima), capace non solo di comprendere il nostro linguaggio (cosa di cui sono capaci altre applicazioni quali Siri o S-Voice) ma anche di dare informazioni senza che gli vengano chieste esplicitamente ma che molto probabilmente l’utente vorrebbe sapere. Il sistema, oltre ad essere configurabile, è anche in grado di apprendere le abitudini del possessore del dispositivo attraverso i suoi spostamenti, le sue ricerche in internet e tutti i servizi allegati come GmailGoogle Maps.

Le novità apportate a Google Search sono le seguenti:

Nuove carte:

  • Eventi vicini
  • Suggerimenti per la ricerca
  • Carte d’imbarco da Gmail (solo USA)
  • Ricerca attraverso la fotocamera quando si è a dei musei o negozi (utilizza Google Goggles)
  • Meteo nella località di destinazione per un viaggio in programma
  • Riassunto mensile approssimativo della distanza percorsa a piedi o in bici

Nuove azioni vocali:

  • Posta su Google+
  • Dire “What’s this song?” (“Che canzone è?”) per cercare la canzone che stai ascoltando
  • Dire “Scan a barcode” (“Scansiona un codice a barre”) per cercare informazioni su un prodotto

Ho messo tra parentesi le azioni vocali poiché, purtroppo, Google Now supporta solo parzialmente la nostra lingua e assolutamente non la parla (in inglese è capace di rispondere attraverso una voce sintetizzata, in italiano no) quindi ancora non si sa di preciso quale sia il comando corretto per ottenere l’azione voluta. Ad ogni modo, in certe situazioni, l’applicazione ha dimostrato una discreta flessibilità accettando diverse domande che richiedevano la stessa risposta quindi ritenete le traduzioni abbastanza affidabili per un futuro. L’assistente di Big G non è pensata per interagire in modo umano con il suo utilizzatore. A differenza delle rivali, infatti, non racconta barzellette e non formula scioglilingua, ma svolge in maniera rigorosa ed eccellente il suo lavoro.

L’applicazione, come si diceva in precedenza, informa con delle schede anche quando non si interagisce direttamente attraverso i comandi, vocali o scritti che siano. In Italia molte sono le schede che funzionano, tra queste sicuramente il Meteo, Traffico, Appuntamento, Viaggi, Luoghi, Sport (non il calcio e il basket italiano), Azioni (finanza), Luoghi molto fotografati, Eventi, Compleanni e Riepilogo attività.

Per le risposte su comandi vocali o scritti, invece, la situazione è molto diversa, l’unica a funzionare è il meteo, qualsiasi altra informazione chiesta ci verrà resa sotto forma di ricerca online e non tramite la comoda scheda. Fa ben sperare comunque la notizia dell’implementazione dei Knowledge Graph, all’interno del motore di ricerca in italiano, che sono la base su cui si fondano le risposte di Google Now.

A seguire il box per aggiornare l’applicazione che ricordo essere disponibile solo per dispositivi con Android 4.1 e superiori.

[app]com.google.android.googlequicksearchbox[/app]