Fino a qualche anno fa bastava relativamente poco per ottenere un abitacolo premium: pelle qua e là, inserti in legni pregiati e accoppiamenti curati. Nel mondo di oggi questo non basta più, e anche se sul cofano sfoggi una stella a tre punte alla qualità materiale hai bisogno di affiancare una dotazione tecnologica di pari livello.

Mercedes-Benz rivede verso l’alto il numero di auto che supportano Android Auto. Con l’aggiunta dell’intera gamma Classe C (Berlina, Station-wagon, Coupé e Cabrio) e del SUV GLC in variante standard e Coupé i modelli diventano 24, pareggiando i conti con il rivale Volkswagen ma non ancora con Chevrolet e Kia, rispettivamente a quota 25 e 28 modelli compatibili.

È curioso notare come Android Auto non faccia parte della dotazione di serie in diversi dei modelli supportati, in barba al costo non esattamente popolare delle vetture prodotte a Stoccarda. Tuttavia, rimanendo in Germania, c’è chi fa molto peggio: nessuna BMW infatti prevede il sistema del robottino verde, e non ha in programma di farlo nel prossimo futuro neppure offrendolo come optional.

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