Con la pubblicazione del changelog di Android 8.0 Oreo Google dà modo di andare oltre la presa di contatto con i cambiamenti in superficie, dando la possibilità agli utenti di apprezzare anche quelli che albergano “sotto il cofano” e non per questo meno significativi o interessanti.

Sull’ottava release di Android Google ha lavorato intensamente per fissare dei paletti ai processi in esecuzione in background, talvolta voraci di risorse con ricadute su RAM e autonomia. Sugli sforzi fatti però potrebbe aleggiare una grande minaccia, proveniente… dai costruttori dei device!

Proprio così: con il lavoro svolto sulle personalizzazioni di Android, essi potrebbero settare il sistema operativo in modo da aggirare i confini posti da BigG, vanificandone le fatiche sull’ottimizzazione delle app presenti in RAM.

Tuttavia Google sembra essere determinata imponendo a chiare lettere ai produttori di non impicciarsi nella cosa, rispettando così i paletti posti ma anche il lavoro svolto dagli sviluppatori delle app presenti sul Play Store, le quali, diversamente, potrebbero variare di molto il loro comportamento in background da uno smartphone ad un altro con ovvie ricadute sulla soddisfazione degli utenti.

Dunque se i produttori si atterranno alle prescrizioni di Google – e dovranno farlo, pena il mancato ottenimento della certificazione Google Play Store – Android 8.0 Oreo potrebbe essere la release che stavate aspettando per ottimizzare una volta per tutte la gestione di RAM e autonomia residua.

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