Lo Scoped Storage del prossimo Android 11 potrebbe non “sbarrare le porte” a tutte le app: in base a quanto discusso durante l’Android Dev Summit 2019, alcuni file manager e app per il backup potrebbero contare sull’esenzione da tali restrizioni.

Cos’è lo Scoped Storage? Se non ci avete seguito con attenzione potreste non avere presente di cosa si tratti lo Scoped Storage, una novità introdotta fin dalle beta di Android 10. In poche parole, lo Scoped Storage ha introdotto nuove restrizioni per le app: secondo le nuove regole, queste possono avere accesso a determinati dati solamente se dispongono dell’autorizzazione per una specifica libreria. Il cambiamento è stato studiato per rendere la vita più difficile a spyware o malware.

A causa delle difficoltà sopraggiunte per diversi sviluppatori, Google ha poi deciso di fare un passo indietro e di rendere opzionale lo Scoped Storage almeno fino ad Android 11, ossia la prossima distribuzione attesa per l’estate 2020. In base alle ultime sembra che alcune applicazioni, come file manager e backup manager, potranno usufruire di un’esenzione nel caso dimostrassero di averne bisogno, ma solo compilando una dichiarazione da inviare a Google. Tutto questo non riguarderà comunque i dati in modalità sandbox, che continueranno a non risultare disponibili per qualsiasi altra app.

Per il momento il form per la richiesta di esenzione dallo Scoped Storage non è ancora disponibile sulla Google Play Developer Console, ed è probabile che non ci saranno novità al riguardo prima dell’avvicinarsi del programma beta di Android 11.