Dopo aver riprovato il OnePlus 6, oggi tocca ad un altro popolarissimo smartphone essere messo alla prova dopo un po’ di tempo: stiamo parlando dello Xiaomi Mi 8, il top di gamma della casa cinese che ha appena ceduto il posto al nuovo arrivato Xiaomi Mi 9.

Si tratta di uno smartphone ancora attuale, forse non iconico nel design (per quello c’è il bellissimo Mi 8 Pro) ma che può ancora far gola a tanti visto il prezzo a cui lo si può trovare oggi. Ecco dunque, come è andata!

Riprova Xiaomi Mi 8 dopo un anno | video

Una delle prime cose che ho notato in questo Xiaomi Mi 8 è la nuova MIUI 10, che è un netto passo avanti rispetto alle release precedenti, sotto ogni punto di vista: più curata esteticamente, più veloce e reattiva ed anche più completa.

Le prestazioni sono sempre ottime, all’altezza di un vero top di gamma con Snapdragon 845, non ho notato incertezze o cali di prestazioni in nessuna situazione. La MIUI, nonostante non sia l’interfaccia più leggera in circolazione, risulta ben ottimizzata e con movimenti sempre rapidi e fluidi. 

Lo schermo è un SuperAMOLED da 6.2 pollici, con risoluzione appena superiore al Full HD, con colori vibranti e neri assoluti. Non delude nemmeno a distanza di tempo, mantenendosi all’altezza della concorrenza (se non anche qualcosina di più).

Uno degli aspetti più controversi del nostro ultimo test era la visualizzazione delle notifiche nella barra superiore, o meglio nello spazio alla sinistra del notch: ora c’è la possibilità di vedere per qualche secondo le notifiche in arrivo, ma parliamo di un secondo e poi spariscono.
Peccato che non si riesca a dare una sorta di priorità ad alcune notifiche da mostrare sempre, sarebbe stata una bella aggiunta.

Xiaomi Mi 8

Un aspetto però che continua a non convincermi totalmente è quello dell’autonomia. La batteria è da 3400mAh, un dato nella media così come le sue prestazioni: con utilizzo normale si riescono a fare tra le 4 e le 5 ore di utilizzo, a seconda che sia sotto Wi-Fi o in 4G.

Se invece si prova a chiedergli qualcosa di più, come qualche puntata di serie TV su Netflix o un po’ di svago con qualche gioco, il consumo aumenterà notevolmente e non mi permetterà di arrivare a fine giornata. Non ha una pessima autonomia, ma non è nemmeno quello smartphone che ti fa stare tranquillo se dimentichi il caricatore, che in ogni situazione ti porta a sera.

Altro aspetto che non mi è piaciuto è l’audio: lo speaker mono posto sul fondo è un po’ “old style”, appena sufficiente per sentire il telefono squillare e qualche video al volo. Al contrario è molto moderna la scelta di fare a meno del jack da 3.5mm, per me non cambia granché ma è innegabile che averlo fa sempre comodo.

L’ultima funzione che secondo me necessita di miglioramento sono le gesture.
Se da una parte è carina l’idea di utilizzare uno swipe dal bordo (sia sinistro che destro) verso l’interno per andare indietro, dall’altra risulta scomoda in due situazioni:

  1. quando c’è la tastiera, che inibisce la gesture in quella porzione di schermo (qui la soluzione sarebbe permettere all’utente di scegliere la zona di attivazione della gesture);
  2. quando sulla sinistra con quello swipe verso l’interno c’è il richiamo al menù laterale, confondendo un po’ le idee (in quel caso abituatevi allo swipe dall’altro lato).

Xiaomi Mi 8

Fotocamera invece che mi ha soddisfatto, con ottimi scatti quasi ogni situazione. Di giorno l’HDR automatico funziona molto bene, di notte si perdono un po’ i dettagli, ma per la fascia di prezzo siamo ad un livello superiore alla media.

Ottimi i selfie, molto dettagliati, e video di buona qualità che arrivano al 4K, con una stabilizzazione riuscita. Le ultime aggiunte software sono lo slow-motion a 960fps, una figata sì, ma davvero poco dettagliati i risultati (come tutti questi slow-motion esagerati dell’ultimo periodo), e la modalità notte, che migliora un po’ gli scatti al buio ma non fa i miracoli della fotocamera Google.

Xiaomi Mi 8 resta ancora oggi un ottimo smartphone, che è maturato risolvendo alcune criticità ed aggiungendo l’ottima MIUI 10. Oggi si trova spesso tra i 300 e i 350 euro, un prezzo che lo colloca in piena fascia media, rispetto a cui dimostra delle caratteristiche superiori, come un ottimo schermo, una fotocamera di livello ed un’interfaccia curata.

Ci sono però alcuni aspetti non migliorabili col tempo, come l’audio mono o l’assenza del jack audio, o altri ancora non ottimizzati al meglio, come autonomia e gestures, che potrebbero frenare alcuni possibili acquirenti.

Per i più esigenti forse sarà meglio guardare l’ultimo arrivato, lo Xiaomi Mi 9, che propone un prodotto più nuovo e al passo con i tempi, ma ad un prezzo maggiore.

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