Il coronavirus sta mettendo in difficoltà anche le aziende tecnologiche, rallentate, quando non addirittura fermate, a causa delle misure di contenimento imposte dal governo cinese. Anche Xiaomi è costretta a prendere alcuni provvedimenti a causa dell’impossibilità di portare avanti lo sviluppo di MIUI 11, vista la situazione.

Il colosso è stato dunque costretto a rallentare lo sviluppo della versione beta, riservata attualmente solo al mercato cinese, di MIUI 11. Questo non significa che non ci saranno più versioni beta ma solamente che ci saranno ritardi, anche considerevoli nella distribuzione.

Gli smartphone Xiaomi interessati dal ritardo

Al momento sono una decina gli smartphone Xiaomi per i quali è stato posticipato il rilascio dell’aggiornamento: Xiaomi Mi CC9 Pro, Xiaomi Mi 9, Xiaomi Mi 8, Redmi K20 Pro, Xiaomi Mi 6, Redmi K30, Redmi K30 5G, Xiaomi Mi 10, Xiaomi Mi 10 Pro e Xiaomi Mi MIX 2S.

Xiaomi si aggiunge così alla lunga lista di produttori cinesi che sono stati costretti a posticipare il rilascio di aggiornamento software. In questi giorni anche OnePlus, Vivo e Realme si trovano nella medesima situazione e hanno dovuto rimandare il roll out di parecchi aggiornamenti.

Non ci sono invece notizie circa lo sviluppo della versione internazionale di MIUI, rilasciata solo in versione stabile a intervalli decisamente più lunghi. È comunque probabile che ci saranno ripercussioni anche sulla ROM Globale ed europea i cui aggiornamenti potrebbero ritardare di qualche settimana.