Nonostante il governo indiano abbia recentemente aumentato i dazi doganali sull’importazione delle merci, mossa che ha portato molti produttori ad aumentare i prezzi dei propri smartphone, Xiaomi conferma che non ritoccherà verso l’alto i prezzi, nonostante i ridotti margini di manovra.

L’affermazione arriva da Manu Jain, Vice Presidente di Xiaomi Global e direttore marketing di Xiaomi India, nel corso di una intervista rilasciata alla rivista Economic Times. Xiaomi sta lavorando per trovare una soluzione che le permetta di riuscire ad ammortizzare gli aumenti fiscali senza dover aumentare i prezzi per gli utenti finali. La manovra del governo è volta a promuovere l’iniziativa Make in india, che cerca di forzare la mano ai produttori affinché spostino le loro unità produttive in India.

Ricordiamo che il produttore cinese si appoggia alla divisione indiana di Foxconn per realizzare il 95% dei suoi smartphone in India, e potrebbe rivolgersi a TCL per la costruzione delle proprie Mi TV. Xiaomi deve però attendere di capire come sarà accolta Xiaomi Mi TV 4, presentata la scorsa settimana insieme a Redmi Note 5 e Redmi Note 5 Pro proprio in India, prima di pianificare le strategie future.

Nel frattempo Lei Jun si è detto dispiaciuto per aver appreso che in occasione del Festival di primavera, che in Cina festeggia l’inizio del nuovo anno, ci sono state molte code fuori dai Mi Store, che hanno costretto gli utenti a lunghe attese per poter effettuare i loro acquisti. Il CEO e co-fondatore di Xiaomi ha promesso che nel corso del 2018 saranno aperti nuovi punti vendita per soddisfare il maggior numero possibile di fan in Cina.

L’espansione continuerà però anche in India e nei mercati occidentali, tra cui anche l’Italia, che dovrebbe festeggiare a breve l’apertura del suo primo Mi Store.

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