AGCOM torna sulla vicenda della fatturazione a 28 giorni e lo fa con una serie di sanzioni comminate a Wind Tre e TIM, per le quali sono scattate multe per un totale di circa 2,4 milioni di euro.

Per TIM la multa, comminata attraverso due distinte delibere, ammonta a un totale di 1,508 milioni di euro mentre per Wind Tre la sanzione è di 870.000 euro. Tema della nuova serie di sanzioni è la (mancata) trasparenza nelle comunicazioni rivolte alla clientela relative alla modifica delle condizioni economiche e al diritto di recesso.

La sanzione giunge a pochi giorni dalla delibera del TAR del Lazio, che ha intimato agli operatori di restituire le somme indebitamente sottratte agli utenti, cancellando però le sanzioni comminate da AGCOM. TIM e Vodafone hanno già presentato ricorso chiedendo la sospensione della sentenza, per cui la situazione è più complicata che mai e non si vede una rapida e semplice via di uscita.

È dunque possibile che ancora una volta gli operatori, in questo caso TIM e Wind Tre, decidano di impugnare la sentenza presentando le proprie memorie difensive. Per il momento non ci sono novità legate al recente ricorso, quindi gli operatori dovranno procedere al rimborso entro il 31 dicembre. a meno di clamorosi colpi di scena che non sono certamente da escludere a priori.

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