TIM ha presentato a fine dicembre 2015 il rapporto annuale Italia Connessa, una fotografia aggiornata dello sviluppo digitale delle Regioni italiane che aiuti la diffusione della cultura dell’innovazione in Italia, rendendo i cittadini più consapevoli.

Il rapporto di TIM evidenzia che il livello infrastrutturale dell’Italia in termini banda ultralarga è in forte aumento, anche se non si trova tra le prime posizioni a livello europeo. In ogni caso, è opportuno sottolineare che si è registrato un forte incremento durante il 2014: la copertura delle reti fissi NGN (Next Generation Network) è aumentata del 16%, mentre la copertura delle reti mobile 4G LTE addirittura del 38% (ad oggi, circa il 78% delle famiglie italiane è raggiunta dalle reti 4G LTE).

Copertura 4G per famiglie in Europa

Il rapporto di TIM ha anche elaborato una fotografia dello stato digitale delle Regioni, applicando a livello regionale la metodologia DESI (Digital Economy and Society Index), utilizzata dall’Unione Europea per misurare il livello di digitalizzazione dei 28 Paesi membri, che ha consentito di analizzare ogni Regione sulla base di 5 dimensioni: il livello di connettività, le competenze digitali, l’uso di Internet, l’integrazione delle tecnologie digitali, lo sviluppo dei servizi pubblici digitali. Lo schema che potete trovare qui sotto riassume il livello di digitalizzazione delle Regioni.

Livello di digitalizzazione delle Regioni italiane

Il rapporto evidenzia anche una rilevante crescita della copertura delle reti fisse NGN nelle Regioni centro-meridionali, che hanno raggiunto livelli di copertura superiori rispetto alla media nazionale: il primo posto è occupato dalla Calabria, dove l’80% delle unità abitative è raggiunta dalle reti NGN, seguita dalla Campania (70%) e dal Lazio (53%), a dimostrazione dell’efficacia del modello di partnership tra pubblico e privato realizzato da TIM al Sud, dove l’azienda si è aggiudicata tutti i bandi di gara indetti dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Se volete conoscere ulteriori dettagli, vi rimandiamo al sito Italia Connessa o direttamente al rapporto di quest’anno.

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