Il nuovo anno si apre per Xiaomi con il lancio della nuova famiglia Redmi Note 13 Series che, insieme ai nuovi POCO M6 e POCO X6, ha l’obiettivo di dominare la fascia di prezzo tra i 200 e i 500 euro. È composta da ben 5 modelli: Redmi Note 13 4G, Redmi Note 13 5G, Redmi Note 13 Pro 4G, Redmi Note 13 Pro 5G e Redmi Note 13 Pro+ 5G. Protagonista di questa recensione è proprio il capostipite, il più performante, il più carrozzato: Redmi Note 13 Pro+ 5G che ha ricevuto importanti novità rispetto alle generazioni precedenti, anche e soprattutto sul fronte estetico.

Unboxing di Redmi Note 13 Pro+ 5G

All’interno della confezione di Redmi Note 13 Pro+ 5G è presente il caricabatterie da 120 W, il cavo USB Type-C e anche una cover opaca nera di ottima qualità al tatto e alla vista.

Video recensione di Redmi Note 13 Pro+ 5G

Design & Ergonomia

Storicamente, uno degli aspetti più tralasciati sugli smartphone Redmi è stato quello del design. L’azienda ha come obiettivo quello di proporre prodotti dal rapporto qualità prezzo concorrenziale e le spese accessorie vengono dunque limitate al minimo. Qualcosa però è cambiato in questo 2024 e la nuova famiglia Redmi Note 13 è veramente curata esteticamente.

I contrasti di finiture, tra la parte opaca e quella lucida, la disposizione degli elementi e la sottolineatura delle geometrie comunicano uno studio in fase di progettazione che in genere siamo abituati a vedere solo sulla fascia alta. Le nuove colorazioni poi sono finalmente moderne, non esiste più la colorazione grigio cenere e anche quella nera è molto piacevole, per non parlare di quella chiara che è veramente bellissima a mio avviso. Design che tra l’altro ritroviamo anche sui modelli ancor più economici, ciò che cambia sono principalmente le finiture come ad esempio bordi più squadrati, materiali meno piacevole al tatto e schermo piatto.

Redmi Note 13 Pro+ si distingue infatti per il suo display curvo ai lati, che ad alcuni potrebbe non piacere o trovarlo scomodo ma alla vista è un elemento ulteriore che dà pregio a questo prodotto.

I materiali sono: vetro frontale Gorilla Glass Victus, alluminio lungo i bordi (probabilmente mista plastica), plastica sul retro con un trattamento per farlo sembrare vetro. La curvatura anteriore del display è poi accompagnata dalla curvatura dei bordi sul retro creando omogeneità nelle simmetrie, così come anche sul fronte sulle cornici.

Non solo però il display è curvo è anche di qualità: 6,67” a tecnologia Super Amoled a 120 Hz di refresh rate, HDR10+, Dolby Vision con luminosità di 1800 nits di picco massimo, praticamente il doppio rispetto a Redmi Note 12 Pro+, affiancato da un audio con effetto stereo riproducendo sia con lo speaker inferiore che tramite lo speaker superiore, manca invece il foro da 3,5 mm per le cuffie per chi lo preferiva. Qui c’è stato un salto notevole, le immagini sono brillanti e anche sotto al sole è letteralmente perfetto per la fascia di prezzo in cui si trova.

Come dimensioni non è troppo diverso dal suo predecessore, misura 161.4 x 74.2 x 8.9 mm; è leggermente più piccolo in lunghezza e in larghezza ma soprattutto è meno pesante rientrando per un pelo sotto i 200 grammi e per di più guadagna una certificazione contro acqua e polvere completa, IP68.

Menzione d’onore la merita la cover presente in confezione che è in plastica morbida di colore nero, per lo meno per lo smartphone Black in nostro possesso. Trasmette qualità, offre un buon grip e anche una bella protezione per le fotocamere grazie a un bordo rialzato lungo il perimetro della finestra. Questa permette di avere anche una migliore stabilità quando poggiato sul tavolo ad esempio.

Proprio in quest’ultima situazione potrebbe far piacere l’ambient display ovvero la possibilità di attivare automatica il display per pochi secondi al ricevimento di una notifica o se leggermente mosso, mentre manca l’always-on-display.

Molto buona e presente la vibrazione, buono il sensore di luminosità che regola il display in poco tempo, ottima la presenza ancora del trasmettitore a infrarossi, manca tuttavia il sensore di prossimità, sostituito dal sistema ad ultrasuoni che lavora in accoppiata col giroscopio, così da “capire” quando viene portato all’orecchio e viceversa. Davvero un peccato perché mentre sugli ultimi lanci, serie Xiaomi 13 o Poco X5, la casa aveva risolto mettendo un sensore di prossimità ottico, qui manca nuovamente.

Funzionalità

Altro punto su cui Redmi Note 13 Pro+ non spicca è sul software, non tanto perché funzioni male, bensì perché out of the box presenta MIUI 14 su base solo Android 13 (e non Android 14). La stessa cosa l’avevamo notata lo scorso anno ed è un peccato che l’azienda non abbiamo cambiato idea considerando che la concorrenza spinge molto sulla longevità del supporto software.

È comunque un software sufficientemente completo: funziona bene ma di fatto aggiunge ben poco rispetto alla precedente MIUI 13 perché tutte le novità, principalmente estetiche, sono al momento relegate alla versione cinese del software, e non anche alla global. Ci sono giusto le cartelle che si fanno più grandi e nuovi piccoli widget per conteggio passi e app mi video.

Permangono le classiche funzionalità come la possibilità di clonare le applicazioni così da utilizzare più account sui vari social network, il turbo videogiochi per favorire le prestazioni rispetto al risparmio energetico, la possibilità di aprire le applicazioni in finestra, la modalità Lite per i meno pratici con gli smartphone e le varie impostazioni avanzate per il risparmio energetico qualora ci ritrovassimo lontani da un caricabatterie e con una carica residua esigua.

Prestazioni

La scelta del processore per Redmi Note 13 Pro+ è ricaduta sul nuovo Mediatek Dimensity 7200 Ultra, octa core a 4 nm. In termini numerici, benchmark alla mano, può essere paragonabile ai processori di fascia alta di un paio di anni fa, è dunque pienamente attribuibile alla fascia media seppur abbia un processo produttivo di tutto rispetto.

È un processore con luci e ombre e probabilmente ciò è dovuto non tanto alla bontà del processore quanto a una non ottimizzazione da parte dell’azienda del sistema operativo per questa piattaforma. Non sarebbe la prima volta che ciò avviene e solitamente sono sufficienti un paio di aggiornamenti dopo il lancio per veder mettere tutto a punto.

La prontezza non è il suo forte, non sono rarissimi alcuni lag iniziali dopo il risveglio dallo standby, ma nello stress continuo tira fuori il meglio di sé regalando ottime prestazioni soprattutto in gaming dove tra l’altro con l’apposita modalità gaming possiamo spremerlo veramente a fondo.

Non dimentichiamoci comunque che sempre di un processore di fascia media si tratta dunque va già più che bene e siamo sicuri possa solo migliorare anche perché attualmente le temperature che raggiunge sono veramente molto basse, di fatto non si surriscalda mai.

La ricezione telefonica invece è buona e lato connettività non ha rinunce: supporta il 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, NFC e dispone anche del trasmettitore a infrarossi.

Fotocamera

Redmi Note 13 Pro+ condivide il comparto fotografico con il fratello minore Redmi Note 13 Pro ed è composto da:

  • 200 MP, f/1.7, 24mm (wide)1/1.4″, 0.56µm, PDAF, OIS;
  • 8 MP, f/2.2, 120˚ (ultrawide)1/4″, 1.12µm;
  • 2 MP, f/2.4, (macro);
  • 16 MP, f/2.5, (wide)1/3.06″, 1.0µm.

Se il set di fotocamere non vi sembra nuovo avete la memoria lunga perché è esattamente lo stesso di Redmi Note 12 Pro+, ovvero il modello dello scorso anno. Il giudizio complessivo sulla qualità degli scatti resta invariato e fatemelo dire, non fa impressionare o comunque non è alta come si potrebbe pensare leggendo la scheda tecnica. L’aspetto più critico restano i forti contrasti seppur meno che in passato. La fotocamera ultra-grandangolare presenta rumore in condizioni non ambientali sfavorevoli e tende a impastare un po’ eccessivamente i dettagli. I colori in genere risultano un po’ più scarichi della media e per questo le foto sembrano poco incisive. La qualità insomma la riterrei soddisfacente per uno smartphone di 300 euro, non di più.

Si può ovviamente scattare anche a 200 mpx il che vi garantirà un po’ più di dettaglio ma niente di eccezionale, potete evitare di occupare memoria in più dato che ciascun scatto pesa circa 20 MB, a meno che non vogliate poi stampare quella foto. In ambito video può registrare fino al 4K a 30 fps e 1080p a 60 fps, in nessun caso però è possibile passare da un sensore fotografico all’altro durante la registrazione video.

Batteria & Autonomia

La batteria di Redmi Note 13 Pro+ è da 5000 mAh con supporto alla ricarica rapida 120 W che gli permette di caricarsi da 0 a 100 in circa 19 minuti col caricabatterie incluso in confezione.

Lato autonomia si attesta tra le 6 e le 7 ore di display acceso durante la classica giornata lavorativa, non è dunque in nessun caso un problema ed è sufficiente collegarlo meno di 5 minuti all’alimentazione pere avere un altro paio di ore di autonomia.

In conclusione

Redmi Note 13 Pro+ 5G è disponibile in Italia dal mese di gennaio 2024 nella versione da 8/256 GB a 449 euro oppure da 12/512 GB a 499 euro. Cifra alta che potrebbe farvi propendere per il Redmi Note 13 Pro senza Plus ma in cosa differisce? Cosa si guadagna e cosa si perde?

Le differenze non sono poche soprattutto se si considera che la differenza di prezzo è di soli 50 euro. La velocità di ricarica passa da 120W a 67W, il display è di minor qualità, più simile alle unità dello scorso anno, il vetro frontale è piatto, le memorie sono UFS 2.2 e non UFS 3.1 e la certificazione contro acqua e polvere passa da IP68 a IP54. In ultimo, ma potrebbe essere quasi un fattore positivo invece che negativo, il processore è lo Snapdragon 7s Gen2 anziché il Mediatek 7200 Ultra.

Complessivamente Redmi Note 13 Pro+ 5G si fa valere con una scheda tecnica bella completa. La multimedialità è indubbiamente il suo punto di forza insieme a un’ottima qualità costruttiva, che strizza davvero l’occhio alla fascia alta, e alle prestazioni dove ipotizziamo che i tentennamenti di questi primi giorni possano venire ottimizzati con prossimi aggiornamenti software. Indubbiamente più interessante valutarlo una volta sotto i 400 euro di prezzo.

Altre offerte

Pagella

8.4
Design
8.0
Funzionalità
7.4
Prestazioni
7.4
Fotocamera
8.3
Batteria
8.1