Recensione DOOGEE V20 Pro – DOOGEE è decisamente intenzionata ad alzare l’asticella relativa alla qualità dei propri rugged phone, da sempre il suo cavallo di battaglia e gli ultimi modelli provati ne sono una conferma. Dopo DOOGEE S100 e DOOGEE V30T è la volta di DOOGEE V20 Pro, che punta molto sulla fotografia senza per questo trascurare altri aspetti, a partire dalle prestazioni e dall’autonomia.

Nelle ultime due settimane l’ho utilizzato come telefono principale, portandolo con me in un paio di escursioni, e oggi è venuto il momento di parlarvene in maniera più approfondita, partendo da un breve riassunto della sua scheda tecnica per passare poi alle impressioni che ho raccolto in questi giorni.

Scheda tecnica senza compromessi

Per anni siamo stati abituati a rugged phone con una scheda tecnica di fascia bassa, come se chi utilizza questi dispositivi per lavoro non avesse necessità di prestazioni adeguate. DOOGEE V20 Pro conferma la tendenza al rialzo osservata negli ultimi mesi e propone uno schermo AMOLED da 6,43 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2400 pixel) molto luminoso anche sotto la luce del sole e con un buon contrasto.

Il guscio esterno, pensato per proteggere la componentistica interna, è realizzato in plastica morbida con la cover posteriore che ha una finitura simile alla pelle. Su entrambi i lati è presente un inserto metallico, così come i tasti e il carrello della SIM. Sul lato sinistro abbiamo un tasto programmabile e il carrello della SIM, estraibile anche con l’unghia, sul lato destro invece abbiamo due tasti per il volume al posto del classico bilanciere, e un tasto per l’accensione/sblocco che integra anche il lettore di impronte digitali.

Quest’ultimo è decisamente veloce e preciso e può essere utilizzato in alternativa allo sblocco col volto, anch’esso veloce e preciso ma meno sicuro. È possibile modificare le impostazioni per accendere lo schermo quando lo smartphone viene sollevato e sbloccare il dispositivo col volto, una soluzione molto comoda per chi lavora con i guanti o ha le mani sporche. Lo sblocco col volto mi ha colpito in maniera favorevole, visto che non ha mai avuto problemi. Porto gli occhiali e ho la barba e questo manda in crisi fin troppo spesso alcuni smartphone, che rilevano un volto coperto. Non è invece il caso di DOOGEE V20 Pro che in questo è decisamente promosso.

Per quanto riguarda le prestazioni DOOGEE non ha badato a spese e pur senza raggiungere le vette di DOOGEE V30T e del suo Dimensity 1080, ha inserito un MediaTek Dimensity 700, realizzato con processo produttivo a 7 nanometri e che offre un ottimo compromesso tra prestazioni e consumi. Non ci sono lag, anche con le applicazioni più esigenti, si sente solo la mancanza di uno schermo con refresh a 120 Hz scrollando qualche pagina Internet, ma anche i giochi non danno alcuna preoccupazione.

A contribuire alla bontà delle prestazioni ci pensano 12 GB di RAM, che all’occorrenza possono arrivare a 20 GB sfruttando la RAM estesa che utilizza 8 GB di memoria interna. Le prestazioni, come ho notato in altri modelli dotati della stessa funzione, ottengono un miglioramento del 10% circa (parliamo di benchmark) mentre il multitasking mi è sembrato leggermente migliorato, con più applicazioni aperte in memoria. La memoria interna da 256 GB permette di salvare grandi quantità di foto e video e può essere ulteriormente espansa utilizzando microSD fino a 2 TB, da inserire nello slot condiviso con la seconda nanoSIM.

Molto buona la connettività, la ricezione del segnale è leggermente superiore alla media, e anche in posti dove il segnale non è sempre al massimo lo smartphone ha offerto buone velocità di navigazione e una buona copertura cellulare. Il WiFi gode del supporto alle reti a 5 GHZ, oltre che alle classiche a 2,4GHz, così da avere una migliore copertura in casa e una stabilità davvero niente male. Il Bluetooth 5.1 è stabile, l’ho provato con cuffie e speaker, oltre a uno smartwatch, e non ho mai avuto problemi, anche spostandomi per la casa. Il sistema di posizionamento è veloce, potendo contare sul supporto a GPS (a singola banda), GLONASS, Beidou e Galileo. E l’NFC è la classica ciliegina sulla torta, visto che mi ha permesso di pagare, grazie al supporto a Google Pay, anche nei negozi senza dover utilizzare la carta di credito.

L’unica nota negative è il motore di vibrazione, davvero insoddisfacente visto che sono abituato a quello di un Google Pixel 6, di tutt’altro livello. Questo è uno di quei settori in cui i produttori cinesi devono assolutamente migliorare, così come per quanto riguarda l’audio. Questo DOOGEE V20 Pro ha un solo speaker, posizionato nella cornice inferiore, con i bassi completamente assenti e gli alti che dominano in maniera a volte fastidiosa. Non viene sfruttata la capsula auricolare per offrire un suono più bilanciato e questo è un peccato.

Fotografia di qualità per il settore

Il comparto fotografico è uno dei pezzi forti di questo DOOGEE V20 Pro e può contare su ben quattro sensori. Abbiamo un sensore principale da 64 megapixel(f/1.8) con PDAF, per scattare foto di qualità. Sotto al sensore principale è presente un sensore da 24 megapixel per le foto notturne, in grado di scattare foto anche al buio completo grazie a due illuminatori a infrarossi, dotati di una buona portata.

Abbiamo poi un sensore fusion da 8 megapixel che entra in gioco solamente quando è un funziona la telecamera termica, altra chicca di questo smartphone, che permette di rilevare fonti di calore anche a grande distanza (fino a 1.000 metri). È una funzione molto utile soprattutto di notte, per vedere gli animali nella natura, ma anche per rilevare eventuali perdite di calore o persone che altrimenti sarebbero invisibili.

Andiamo però con ordine e parliamo del sensore principale da 64 megapixel. Non vi nascondo che nutrivo più di qualche dubbio sulla qualità di questa fotocamera, sono numerosi i produttori che sbandierano megapixel e funzioni strabilianti per poi proporre smartphone che scattano in maniera decisamente rivedibile.

Pur non raggiungendo vette di qualità eccelsa, questo DOOGEE V20 Pro si difende davvero molto bene in qualsiasi situazione, sia con molta luce che nelle giornate nuvolose. L’unico limite è quello dello zoom digitale, a cui si è costretti a ricorrere per l’assenza di un sistema ottico e che trae in inganno. Se a schermo la foto sembra decisamente definita, una volta aperta sullo schermo ci un computer sembra quasi di guardare un disegno non perfettamente a fuoco.

In questo caso infatti i dettagli tendono a impastarsi in maniera decisamente significativa, anche utilizzando la massima risoluzione possibile che realizza file che in alcune circostanze sfiorano i 30 MB. Nel complesso quindi una buona fotocamera per ritratti e paesaggi, senza esagerare con lo zoom e senza un grandangolo di qualità. Va detto che preferisco una soluzione simile a quelle che includono un sensore ultra grandangolare di bassa qualità che restituisce foto scure o distorte.

La resa cromatica mi ha decisamente convinto, con i colori che risultano molto simili alla realtà, anche in quelle giornate di sole in cui il bilanciamento del bianco è più difficoltoso. Quando cala la sera i risultati sono meno convincenti, con un maggior numero di dettagli che tendono a confondersi e una certa difficoltà a mettere a fuoco, ma con una qualità che è ancora accettabile.

Il sensore per le foto notturne è decisamente valido, riuscendo a realizzare scatti di buona qualità, per messa a fuoco (enrto una distanza di 5-6 metri) e quantità di dettagli, anche in totale assenza di luce. Il merito va al sensore da 24 megapixel e agli illuminatori a infrarossi, che permettono di ottenere scatti utili fino a parecchi metri di distanza, cogliendo dettagli difficilmente visibili a occhio nudo, soprattutto quelli più in ombra. Nel complesso insomma una buona soluzione che potrà tornare utile in molte situazioni.

Chiudo questa sezione parlando del sensore termico, il vero punto di forza di questo DOOGEE V20 Pro. Si tratta di una funzione dagli usi molteplici, utile ad esempio a vedere persone nascoste, animali nel bosco, con una portata che sulla carta può raggiungere i 1.000 metri. Nei miei test il sensore ha correttamente identificato fonti di calore, sia persone che animali, a oltre 200 metri di distanza, con una precisione davvero molto buona, mostrando anche le varie fonti di calore che si possono incontrare per strada, dal motore delle macchine alle luci.

Una funzione utile anche per scoprire eventuali dispositivi che emettono calore in casa, o dispersioni di calore che possono aumentare i consumi nei mesi più freddi. Per scattare questa tipologia di foto è necessario aprire l’app InfiRay che utilizza il sensore termico, dotato di risoluzione di 1440 x 1080 pixel in abbinamento al sensore Fusion da 8 megapixel, che sovrappone l’immagine reale a quella termica, così da avere un immediato riscontro.

Va detto che la scala delle temperature si adatta all’oggetto più caldo presente nello scatto, quindi mi è capitato di fotografare una strada alla sera e vederla molto più calda rispetto ad altri oggetti. Inserendo una mano, decisamente più calda dell’asfalto, i colori si adeguano e diventano più realistici. È comunque presente una funzione che mostra la temperatura di ogni area per capire, ad esempio, se ci troviamo di fronte a una dispersione di calore o se tutto è sotto controllo.

Autonomia soddisfacente

DOOGEE V20 Pro non dispone di una batteria infinita, come nel caso di DOOGEE S100, ma con i suoi 6.000 mAh, e ricarica rapida a 33 watt, l’autonomia non è certo un problema. In queste settimane non sono mai riuscito a scaricare lo smartphone in una sola giornata, nemmeno impegnandomi a fondo e con un utilizzo più tranquillo, come quello che ho tipicamente nel weekend, sono riuscito a coprire tre giorni senza alcun problema.

Anche in standby il consumo è minimo, l’ho lasciato sulla scrivania per 4-5 giorni mentre testavo un altro prodotto e quando l’ho ripreso la batteria era calata del 20% circa, con il WiFi sempre acceso, un risultato che mi ha decisamente sorpreso. La ricarica rapida è una chicca davvero importante, visto che riduce drasticamente i tempi di ricarica, tanto che con un’ora di carica si può coprire senza alcun problema una giornata di utilizzo, con una buona carica residua.

Con uno schermo così luminoso e una buona batteria, DOOGEE V20 Pro può essere utilizzato senza problemi anche per guardare video o film e in questo torna decisamente utile lo stand estraibile dalla cover posteriore per tenere lo smartphone alla giusta angolazione e guardare un video senza dover tenere in mano il dispositivo (che vi ricordo pesa 296 grammi).

Comodo per guardarsi la partita o un evento live mentre state facendo altro, il tutto senza dover portare con voi alcun accessorio, e senza che il design ne risulti compromesso in alcun modo.

In conclusione

Con DOOGEE V20 Pro il produttore asiatico ha decisamente alzato l’asticella per quanto riguarda i rugged phone. Prestazioni senza dubbio soddisfacenti sotto ogni punto di vista, con un occhio di riguardo per il comparto fotografico che non delude, pur senza raggiungere i livelli di uno smartphone “normale” di pari prezzo. Da questo punto di vista ci sono ancora dei passi da fare ma la direzione intrapresa è sicuramente quella giusta.

La fotocamera termica risulterà molto utile sia per lavoro che per divertimento e il sensore notturno saprà trarvi d’impiccio in diverse situazioni, soprattutto per chi lavora nelle costruzioni e si trova spesso in piccoli ambienti bui ma anche per muoversi di notte senza usare il flash LED e avendo comunque una buona visuale.

Potete acquistare DOOGEE V20 Pro su Amazon al prezzo di 549,99 euro invece di 609,99 euro, utilizzando il coupon da 60 euro presente nella pagina e valido fino all’11 giugno.