Recensione DOOGEE V30T – DOOGEE è uno dei brand più affermati nel campo dei rugged phoneDOOGEE V30T è l’ultimo arrivato di una serie di successo, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. Sto usando il nuovo smartphone da qualche settimana e oggi ve lo racconto dopo averlo testato a lungo. È un rugged phone nell’aspetto, ma andando oltre al design tozzo e massiccio ho scoperto uno smartphone dalle mille sfaccettature.

Oggi dunque ve ne parlo in maniera più approfondita, raccontandovi quello che mi è piaciuto (molto) e le pochissime cose che mi hanno lasciato qualche perplessità.

Prestazioni impeccabili

Già a un primo sguardo la scheda tecnica di DOOGEE V30T non lascia dubbi sulle prestazioni, a partire dal chipset, un MediaTek Dimensity 1080 in grado di reggere a qualsiasi pressione, senza lag o rallentamenti, anche quando ho provato a installare qualche gioco. Merito anche dei 12 GB di RAM affiancati da 256 GB di memoria interna, più che sufficienti per contenere una grande quantità di foto e video. Per i più esigenti è comunque possibile espandere la memoria con una microSD fino a 2 TB, così da non avere problemi di sorta.

Anche la RAM può essere espansa in modo virtuale, sfruttando fino a 8 GB della memoria interna per velocizzare le operazioni in multitasking. A differenza di quanto mi è capitato con altri smartphone dotati di queste caratteristiche, l’attivazione della memoria espansa non ha creato problemi di sorta, con le prestazioni che sono migliorate anche se non in maniera drastica come ci si potrebbe aspettare. Ho eseguito alcuni benchmark per provare a quantificare il miglioramento che si può quantificare in un 10-15%, niente di straordinario ma comunque un buon miglioramento che avviene a costo zero. A risentirne un po’ è l’autonomia, e questo è il solo aspetto negativo della funzione, ma con una batteria così grande, di cui vi parlo tra poco, non è una cosa di cui preoccuparsi.

Lo schermo è decisamente all’altezza della situazione: non è un pannello AMOLED, unica pecca forse, ma un IPS LCD da 6,58 pollici con frequenza di refresh a 120 Hz, risoluzione FullHD+ (1080 x 2408 pixel) protetto da un Corning Gorilla Glass. La luminosità massima, pur fermandosi a 400 candele per metro quadro, è decisamente elevata e consente di avere un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole, requisito fondamentale per chi lavora spesso all’aperto.

Decisamente completa anche la connettività, che non ha nulla da invidiare a uno smartphone più “tradizionale”: DOOGEE non si è risparmiata davvero inserendo il supporto alle reti 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.2 e NFC per i pagamenti in mobilità. Tutto funziona molto bene, con una ricezione cellulare molto stabile, anche in luoghi in cui altri modelli faticano, e un sistema di posizionamento che include il supporto a GPS (a doppia banda), GLONASS, Beidou e Galileo, molto completo quindi. La navigazione è decisamente precisa, anche in mezzo ai boschi e se il cielo è coperto.

Due i sistemi di sblocco, con un lettore di impronte posto sul tasto di accensione/sblocco, non velocissimo ma preciso in maniera impressionante. Non mi è mai capitato di dover appoggiare due volte il dito sul lettore, qualsiasi fosse l’angolazione e anche con le mani umide o sporche. È inoltre possibile utilizzare la fotocamera frontale per lo sblocco col volto e anche qui DOOGEE ha lavorato bene. Sono molti infatti i dispositivi che non riescono a registrare il mio volto, complici barba e occhiali, ma V30T non ha fatto una piega e lo sblocco è pressoché istantaneo, complice anche la possibilità di accendere lo schermo quando si alza lo smartphone. Basta prendere in mano il telefono e portarlo davanti al viso per sbloccarlo in maniera pressoché istantanea, senza alcuna incertezza. Non è un modo sicuro ma diventa comodo se si ha una mano impegnata o se si indossano guanti.

Curato anche il comparto audio, che troppo spesso viene trascurato sui rugged phone. Qui abbiamo speaker stereo posti nella parte frontale, così da non risultare in alcun modo ostruiti appoggiando lo smartphone su una superficie piana. Devo dire che mancano i bassi, che sono appena accennati, e che le frequenze più alte spiccano decisamente, ma nel complesso la qualità è buona, soprattutto per guardare qualche episodio delle mie serie TV preferite o qualche video su YouTube.

Ho lasciato per ultimo l’aspetto rugged di questo DOOGEE V30T, ma l’ho dato per scontato, vista la qualità generale e le prestazioni al vertice. Lo smartphone non delude, pur non essendo il top in quanto a ergonomia. Misura 178,4 x 83,1 x 17,8 millimetri e pesa 376 grammi, il che lo rendono grande, pesante e ingombrante, inutile nascondersi.

Gli spigoli sono ben protetti da una plastica molto morbida, così come lo schermo leggermente incassato rispetto al profilo. Ho decisamente apprezzato la colorazione rame della cover posteriore e del frame laterale, entrambi realizzato con una plastica morbida che per il momento sta resistendo bene ai maltrattamenti. Sono presenti alcuni inserti metallici (sotto la fotocamera, sui tasti) ma in linea di massima la plastica abbonda e in questo caso è un bene, perché si dimostra molto valida contro graffi, sporco e impronte.

Il connettore USB-C è protetto da uno sportellino in gomma mentre il carrellino per le SIM e la microSD si può estrarre senza strumenti e dispone di una guarnizione per tenere all’esterno l’acqua. Immersioni in acqua, lavaggi sotto il rubinetto e una (quasi) rovinosa caduta dalle scale non hanno minimamente lasciato il segno o creato problemi di sorta e questo la dice lunga sulla durabilità di DOOGEE V30T.

Autonomia e ricarica da top di gamma

Gli smartphone DOOGEE sono noti per l’autonomia da record e questo V30T non fa eccezione. Una batteria da 10.800 mAh quasi impossibile da scaricare, anche impegnandosi a fondo. Ho sempre raggiunto i due giorni di utilizzo, anche guardando parecchi film, utilizzando alcuni giochi 3D per diverse ore e ascoltando musica a volume alto, sia con la rete cellulare che con il WiFi, con almeno 15 ore di schermo acceso.

Con un utilizzo più limitato sono riuscito in alcune occasioni a raggiungere i 4 giorni, un risultato davvero ottimo che mi ha quasi fatto dimenticare la velocità di ricarica. È infatti supportata la tecnologia di ricarica rapida a 66 watt che permette di fare il pieno in un paio d’ore, minuto più minuto meno. Non meno interessante è la ricarica wireless a 15 watt, che richiede tempi più lunghi ma che prolunga la vita dello sportellino di gomma della presa USB-C.

Risultato quindi impressionante, ideale per chi vuole un dispositivo da portare con sé nelle escursioni in montagna, quando magari la ricarica è difficile per qualche giorno, ma anche per chi ha necessità di utilizzare parecchio lo smartphone (può arrivare a 47 ore di chiamata, quasi un record) per telefonare o per scattare parecchie foto, altro comparto in cui lo smartphone non delude.

Fotocamere di qualità ma…

Il comparto fotografico di DOOGEE V30T, almeno sulla carta, è al top: sensore principale da 108 megapixel (f/1.8), sensore ultra grandangolare (FoV 130 gradi) da 16 megapixel (f/2.2) e fotocamera notturna da 20 megapixel (f/1.8) con due LED a infrarossi per l’illuminazione. Sul frontale, all’interno di un notch a goccia, un sensore da 32 megapixel che scatta selfie di qualità molto buona, a patto che la luce sia sufficiente.

Questo è un po’ il lietmotiv del comparto fotografico che, fatto salvo il sensore notturno, sui comporta bene solo quando c’è tanta luce. Le immagini sono ben dettagliate, è possibile scattare a risoluzione piena o utilizzare il pixel binning, e anche il sensore grandangolare restituisce foto di buona qualità.

Manca però una modalità notturna per il sensore principale, quindi in condizione di poca luce la fotocamera mostra qualche difficoltà. La fotocamera principale, in parecchie occasioni, ha la tendenza a virare le immagini sul giallo, cosa che non si verifica con la grandangolare. Intervenendo sul bilanciamento del bianco in modalità manuale la situazione migliora leggermente, ma non in maniera soddisfacente. Nel complesso comunque non è difficile realizzare foto godibili anche nelle giornate nuvolose, o negli edifici.

All’esterno, di notte, gli scatti sono decisamente rivedibili, dettagli impastati e una grande difficoltà a mettere a fuoco, anche con buone fonti di illuminazione. Ho notato una tendenza a una eccessiva saturazione dei colori che in presenza di lampioni dalla luce giallognola influisce sul risultato finale in maniera abbastanza evidente. In generale comunque i risultati sono alterni, mi è capitato di ottenere buoni scatti e altri decisamente discutibili, come potete vedere nella galleria sottostante.

La fotocamera notturna, grazie ai due LED a infrarossi, riesce sempre a illuminare la scena, soprattutto se il soggetto è ravvicinato. Lo scatto è ovviamente monocromatico ma i risultati sono soddisfacenti, ideali quindi per scattare foto a buio completo e ottenere comunque risultati validi. La messa a fuoco, anche in questa situazione, è veloce e precisa, senza incertezze. I LED a infrarossi riescono a illuminare una buona area e a mostrare dettagli che sono difficili, se non impossibili, da vedere a occhio nudo.

In conclusione

DOOGEE V30T si è dimostrato un rugged phone di altissima qualità, al netto delle foto notturne non sono riuscito a trovargli difetti. Velocissimo, con una autonomia esagerata, software privi do bloatware, ottima qualità costruttiva e un prezzo tutto sommato adeguato. Attualmente lo potete acquistare su Amazon a 479,99 euro, sfruttando un coupon da 60 euro presente nella pagina.