Huawei P50 Pro alla fine è arrivato in Italia. Dopo diversi mesi dal lancio in oriente, la casa ha deciso di portare anche da noi la sua punta di diamante che, ancora una volta, cerca di riscrivere le regole della fotografia da smartphone. Lo fa con un set di sensori fotografici di livello ma soprattutto con delle novità software perché, a detta di Huawei, superare i limiti fisici è diventato ormai davvero difficile.

È arrivato il momento di approfondirlo in questa recensione di Huawei P50 Pro.

Video recensione di Huawei P50 Pocket

Design & Ergonomia

Nulla da dire di negativo riguardo design, ergonomia e costruzione: è uno smartphone che sottolinea come Huawei sia ancora capace di fare ottimi smartphone. Il retro è in vetro con un effetto riflesso accentuato che nella colorazione Nera (che abbiamo in prova) contribuisce all’eleganza del prodotto stesso. Frontalmente anche è in vetro con bordi laterali stondati e così anche il display.

I bordi superiore e inferiore sono piatti, presentano diversi fori per porta USB Type-C 3.1 gen 1, doppio altoparlante per un effetto stereo, microfoni e trasmettitore a infrarossi per comandare altri dispositivi. Huawei P50 Pro poi è certificato IP68 per cui è protetto anche da eventuali immersioni in acqua.

Pesa circa 195 grammi e ha uno spessore contenuto di 8,5 mm. In mano è decisamente piacevole e complice la diagonale del display da 6,6 pollici, decisamente in media come dimensioni. Lo schermo è di ottima qualità: supporta fino a 1 miliardo di colori, ha un refresh rate a 120 Hz e nessun difetto di visibilità, anche sotto la diretta luce del sole si fa valere dando sfogo a tutti i suoi nits.

La multimedialità poi è completa grazie al doppio speaker stereo, uno posto inferiormente ed uno superiormente, ciascuno con griglia dedicata.

Funzionalità

A bordo di Huawei P5 Pro troviamo Android in una versione non comunicata, probabilmente la 11, con la nuova EMUI 12. Niente HarmonyOS dunque e pare che al momento in Europa non sia previsto questo nuovo aggiornamento software ma continuerà ad essere sviluppata l’interfaccia.

In ogni caso, come abbiamo visto in un recente approfondimento, poco cambia questi due, giusto un paio di funzionalità perché la maggior parte di queste sono state portate proprio sulla EMUI 12. Ad esempio il doppio pannello a comparsa dall’alto: facendo uno swipe verso il basso sulla parte sinistra infatti si accede rapidamente alle notifiche, mentre compiendo il gesto sul lato destro si aprono i collegamenti rapidi. Questi arricchiti, rispetto ad Android classico, di comandi multimediali e dispositivi Smart connessi, ad esempio è possibile gestire da qui direttamente le cuffie FreeBuds collegate in precedenza nell’account Huawei.

È dotato poi, nelle impostazioni, della voce Device+, anche qui per collegare altri dispositivi vicini dell’ecosistema Huawei, come computer e tablet, e di conseguenza supporta anche Huawei Share per collegare e trasferire velocemente file e contenuti con un computer o un monitor.

Non manca la componente di intelligenza artificiale con Huawei Assistant che integra Celia, l’assistente vocale di Huawei, e quindi AI Voice, Lens, Touch, Tips, Search e Today, quest’ultimo è il feed di notizie presente sulla sinistra della home che di fatto soppianta Google Discover.

Così come gli ultimi smartphone della casa, anche su questo Huawei Nova 9 non ci sono i servizi di Google. La diatriba con gli Stati Uniti continua e la casa cinese sta continuando a sviluppare e implementare servizi che possano di fatto sostituire le app di Google. AppGallery è il nuovo store di applicazioni, con all’interno ormai la maggior parte seppur ovviamente manchino quelle a stampo americano. WhatsApp, Facebook e Instagram sono i tre principali assenti che, tuttavia possono essere installate abbastanza velocemente dai rispettivi siti ufficiali o tramite APK.

A Petal Maps e Huawei Office poi, app di mappe sempre più completo realizzato per soppiantare Google Maps e per gestire i documenti Microsoft Office, approda anche Petal Clip, un’applicazione avanzata di video editing per modificare, unire e montare brevi video da pubblicare poi sui social, come ad esempio TikTok.

Completano un po’ il pacchetto una fluidità software e un’ottimizzazione degna di nota, seppur all’interno dello smartphone non ci sia un processore Kirin ma bensì, un processore di Qualcomm.

Prestazioni

Non solo il software rappresenta una novità in questo smartphone bensì anche l’hardware. Così come Huawei P50 Pocket anche questo Huawei P50 Pro non ha un processore Kirin, della collegata HiSilicon (impedita nello sviluppo dei processori sempre a causa della guerra commerciale Huawei – USA), bensì il Qualcomm Snapdragon 888, il top del 2021. È accompagnato poi da 8 GB di RAM e 512 GB di memoria interna UFS 3.1 Gen 1 espandibile tramite NanoMemory Card, proprietaria di Huawei.

Le prestazioni infatti sono al vertice: nessun problema in quanto a velocità, reattività, potenza e multitasking. Tutto gira senza problemi, anche i giochi più pesanti si avviano velocemente e non presentano rallentamenti o lag di alcun tipo.

Assente invece, anche su questo smartphone della casa cinese, la connettività 5G: pur trattandosi di un SoC con un modem che supporta tali frequenze, Huawei pare non possa commercializzare dispositivi con tale supporto, sempre a causa delle restrizioni americane. Supporta invece connettività 4G, WiFi 6, Bluetooth 5.2, GPS (GLONASS, BDS, GALILEO, QZSS, NavIC) e l’NFC. Proprio l’NFC è ora utilizzabile per i pagamenti digitali tramite il servizio Cruve.

Tutto nella norma per quanto concerne invece la connettività e la qualità in chiamata.

Fotocamera

Huawei P50 Pro fa del comparto fotografico il suo vero valore aggiunto e si pone senza difficoltà fra i migliori del mercato in fatto di fotografia.
Posteriormente troviamo:

  • fotocamera True-Chroma da 50 MP (a colori, apertura f/1.8, OIS);
  • fotocamera True-Chroma da 40 MP (MONO, apertura f/1.6);
  • fotocamera ultra-grandangolare da 13 MP (apertura f/2.2;
  • fotocamera con teleobiettivo da 64 MP (apertura f/3.5, OIS) con autofocus;
  • fotocamera frontale da 13 megapixel.

La fotocamera principale è indubbiamente la punta di diamante: rispetto al passato ha una maggior definizione e apertura focale che gli permettono di scattare anche a risoluzione piena con un’ottima luminosità e dettaglio. Il sensore ultra-grandangolare invece è decisamente un downgrade. Chiariamoci, rispetto alla concorrenza si comporta davvero egregiamente ma siamo distanti dal sensore adottato su P40 Pro e Mate 40 Pro, peccato. La fotocamera zoom invece è in grado di regalare delle belle soddisfazioni. L’ingrandimento ottico è solo 3.5x ma scattando a 12 megapixel può andare di interpolazione nei livelli di zoom successivi, e quindi fornendo una qualità simile allo zoom ottico fino a circa 6x. In ogni caso anche fino a 10x e 30x fa delle immagini decisamente apprezzabili, meno logicamente a 100x dove solitamente interviene pesantemente l’intelligenza artificiale per ricostruire i dettagli.

A confronto con la concorrenza si nota come salga di diritto sul podio, tuttavia è ancora difficile decretarlo il migliore. Sia per la sua ultra grandangolare, sia perché occasionalmente spinge troppo sulla nitidezza, come da tradizione Huawei, sia per alcuni bug di gioventù; attivando ad esempio la modalità notte a volte scatta troppo velocemente o troppo lentamente, oppure in alcune foto compaiono evidenti problemi cromatici, c’è qualcosa dunque da sistemare lato software. Resta però una certezza: con un po’ di manualità e la modalità Pro si riescono a tirare fuori degli scatti sublimi.

Proprio su questo punto è dove Huawei ha battuto più volte ferro durante la presentazione decantando la sua tecnologia Huawei XD Optics, ovvero un’elaborazione software per cercare di affinare gli scatti ancor più di quanto si possa fare lato hardware. Questa fa un buon lavoro e si nota osservando la foto subito dopo averla scattata.

Batteria & Autonomia

La batteria di Huawei P50 Pro è da 4360 mAh e supporta la ricarica rapida a 66W, e ricarica wireless a 50W, in un caso o nell’altro si ricarica completamente in meno di 1 ora.

Sarà per l’assenza dei servizi Google o per l’ottimizzazione generale del sistema, tuttavia la batteria è più che soddisfacente andando a coprire ampiamente la giornata lavorativa con più di 5 ore di schermo acceso.

In conclusione

Huawei P50 Pro conferma ciò che sapevamo di Huawei. Un produttore di smartphone che sa fare il proprio mestiere e che sa realizzare smartphone di qualità, anche ora dopo tutti gli ostacoli che l’America ha aggiunto sul suo percorso, per mezzo delle numerose restrizioni commerciali. Un prodotto che però chiede ai potenziali consumatori uno sforzo a nostro avviso eccessivo: è infatti disponibile all’acquisto al prezzo di 1199 Euro e, trattandosi di uno smartphone pensato per il 2021 e con tutti i limiti del caso dovuti alla mancanza delle applicazioni di Google e del 5G, inesorabilmente doveva essere proposto a qualche centinaio di euro in meno.

Ipoteticamente col suo sensore fotografico zoom, la sua qualità fotografica e hardware, offerto a 700-800€, avrebbe sicuramente convinto di più a dargli una chance. All’alba dei Samsung Galaxy S22, e della nuova sfornata edizione 2022 di nuovi smartphone, perde purtroppo di senso.

Altre offerte

Pagella

8.4
Design
7.5
Funzionalità
9.0
Prestazioni
8.3
Fotocamera
8.0
Batteria
8.2