Huawei is back. Con queste parole l’azienda cinese proclama il suo ritorno sul mercato italiano degli smartphone. Dopo diversi mesi di silenzio, dove comunque ha annunciato nuovi prodotti dell’ecosistema, Huawei è pronta a dire nuovamente la sua nel mercato più competitivo di tutti. Il protagonista dell’evento infatti è stato Huawei Nova 9, uno smartphone di fascia media con sistema operativo Android 11 e EMUI 12, al momento dunque ancora niente HarmonyOS, il nuovo sistema operativo di Huawei, ma sono comunque presenti la maggior parte delle novità funzionali ed estetiche.

Video recensione di Huawei Nova 9

Design & Ergonomia

Lo smartphone che abbiamo ricevuto in prova è indubbiamente quello più curato esteticamente. Il posteriore infatti ha una rifinitura molto simile a quella che abbiamo visto su Oppo Reno 6 ovvero un vetro con un trattamento poroso e una colorazione luminescente, particolare principalmente per il fatto di non trattenere in alcun modo le impronte né sporcarsi. Le altre colorazioni invece sono lucide e soffrono logicamente di più di questo inconveniente.

Decisamente più vistoso è lo space ring del comparto fotografico: può sembrare che abbia solo due sensori fotografici ma in realtà è tutta apparenza: nel oblò inferiore infatti sono presenti i 3 sensori fotografici secondari e il flash led.

Complessivamente lo smartphone è ben costruito e trasmette fin da subito la qualità di sempre di Huawei. Non ci sono sbavature, e al tatto restituisce una sensazione davvero familiare ai famigerati Huawei P30 Pro, complice anche il display e il vetro frontale curvato ai lati destro e sinistro.

Lo schermo, interrotto in alto al centro per la fotocamera frontale, è un ampio pannello da 6,57 pollici con supporto fino a 1 miliardo di colori, 120 Hz di refresh rate di tipo dinamico adattivo e risoluzione FHD+. Un display che possiamo definire sinteticamente di fascia alta, vista la piacevolezza visiva e d’uso che offre. Purtroppo però, dal punto di vista multimediale, lo smartphone è carente di un audio stereo, solamente lo speaker inferiore infatti è dedito alla riproduzione in altoparlante, quello superiore esclusivamente per le chiamate, entrambi comunque di buona qualità.

Sotto al display il sensore di impronte digitali: reattivo e sicuro.

Funzionalità

L’aspetto software è indubbiamente quello più curioso. Mentre tutti si aspettavano l’approdo di HarmonyOS sul mercato italiano, Huawei “stupisce” tutti adottando ancora una volta Android, questa volta però nella versione 11 con interfaccia grafica EMUI 12.

Di fatto questo aggiornamento che possiamo definire intermedio, ci permette di esplorare da vicino la maggior parte delle novità che ci aspettano, dato che Huawei ha implementato nella EMUI 12 tutte quelle novità estetiche e funzionali di HarmonyOS. Ad esempio il doppio pannello a comparsa dall’alto: facendo uno swipe verso il basso sulla parte sinistra infatti si accede rapidamente alle notifiche, mentre compiendo il gesto sul lato destro si aprono i collegamenti rapidi. Questi arricchiti, rispetto ad Android classico, di comandi multimediali e dispositivi Smart connessi, ad esempio è possibile gestire da qui direttamente le cuffie FreeBuds collegate in precedenza nell’account Huawei.

È dotato poi, nelle impostazioni, della voce Device+, anche qui per collegare altri dispositivi vicini dell’ecosistema Huawei, come computer e tablet, e di conseguenza supporta anche Huawei Share per collegare e trasferire velocemente file e contenuti con un computer o un monitor.

Non manca la componente di intelligenza artificiale con Huawei Assistant che integra Celia, l’assistente vocale di Huawei, e quindi AI Voice, Lens, Touch, Tips, Search e Today, quest’ultimo è il feed di notizie presente sulla sinistra della home che di fatto soppianta Google Discover.

Così come gli ultimi smartphone della casa, anche su questo Huawei Nova 9 non ci sono i servizi di Google. La diatriba con gli Stati Uniti continua e la casa cinese sta continuando a sviluppare e implementare servizi che possano di fatto sostituire le app di Google. AppGallery è il nuovo store di applicazioni, con all’interno ormai la maggior parte seppur ovviamente manchino quelle a stampo americano. WhatsApp, Facebook e Instagram sono i tre principali assenti che, tuttavia possono essere installate abbastanza velocemente dai rispettivi siti ufficiali o tramite APK.

A Petal Maps e Huawei Office poi, app di mappe sempre più completo realizzato per soppiantare Google Maps e per gestire i documenti Microsoft Office, approda anche Petal Clip, un’applicazione avanzata di video editing per modificare, unire e montare brevi video da pubblicare poi sui social, come ad esempio TikTok.

Interessanti in quest’app la presenza di modelli pre-impostati per generare automaticamente video editati e i tutorial, utili per coloro che vogliono replicare o conoscere determinate funzionalità.

Completano un po’ il pacchetto una fluidità software e un’ottimizzazione degna di nota, seppur all’interno dello smartphone non ci sia un processore Kirin ma bensì, un processore di Qualcomm.

Prestazioni

Non solo il software rappresenta una novità in questo smartphone bensì anche l’hardware. Il cuore pulsante di questo Huawei Nova 9 infatti non è un processore Kirin della collegata HiSilicon (impedita nello sviluppo dei processori sempre a causa della guerra commerciale Huawei – USA) bensì il Qualcomm Snapdragon 778G, uno dei migliori sfornati dall’azienda americana in questo 2021. Si tratta di un SoC di fascia media ma che guarda in alto con prestazioni decisamente superiori al 750G e al 765G dello scorso anno. È accompagnato poi da 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna UFS.

Le prestazioni infatti sono di alto livello: nessun problema in quanto a velocità, reattività, potenza e multitasking. Tutto gira senza problemi, anche i giochi più pesanti si avviano velocemente e non presentano rallentamenti o lag di alcun tipo. Non era scontato ma l’esperienza di Huawei ha permesso alla casa di fare un’ottimizzazione hardware-software in tempi rapidi.

Cosa gli manca? Di fatto la connettività 5G: pur trattandosi di un SoC con un modem che supporta tali frequenze (vedasi Samsung Galaxy A52s 5G, Xiaomi 11 Lite 5G NE e anche il gemello Honor 50) Huawei pare non possa commercializzare dispositivo con tale supporto, sempre a causa delle restrizioni americane. Support invece connettività 4G, WiFi 6, Bluetooth 5.2, GPS (GLONASS, BDS, GALILEO, QZSS, NavIC) e l’NFC, mentre la porta USB Type-C è 2.0.

Tutto nella norma per quanto concerne invece la connettività e la qualità in chiamata.

Fotocamera

L’accostamento dei termini Huawei e Fotografia ha sempre ben funzionato e le aspettative su questo Huawei Nova 9 erano altrettanto alte, seppur non si tratti del ben più entusiasmante Huawei P50 Pro. A livello tecnico è dotato di un sensore principale da 50 megapixel f/1.9, un sensore ultra-grandangolare da 8 megapixel f/2.2, un sensore di profondità da 2 megapixel e un sensore macro f/2,4.

Al solito tralasciamo i due sensore da 2 megapixel che di fatto è come se non ci fossero e concentriamoci sui due protagonisti. Il sensore ultra grandangolare, purtroppo, è lo stesso montato su tantissimi altri smartphone, a causa del problema della scarsità di chip a livello globale. A fare tutto il lavoro qualitativo ci pensa il software e storicamente quello di Huawei fa un buon lavoro. Indubbiamente soffre in ambienti poco illuminati ma gli altri produttori non riescono comunque ad ottenere risultati migliori.

Decisamente un altro paio di maniche è il sensore principale che invece offre buona qualità sia in ambienti ben illuminati che non. Per la fascia di prezzo che va a ricoprire questo smartphone il sensore è davvero azzeccato e permette di ottenere foto e video molto piacevoli.

Proprio riguardo i video può registrare fino alla risoluzione 4K a 30 fps e 1080p a 60 fps, in qualsiasi risoluzione può passare durante la registrazione tra un sensore fotografico e l’altro.

Batteria & Autonomia

La batteria di Huawei Nova 9 è da 4300 mAh e supporta la ricarica rapida a 66W, questo vuol dire che in circa 15 minuti si carica al 50% per completarsi in circa 30 minuti. Non supporta invece la ricarica wireless.

Quando parlavamo di ottimizzazione hardware e software intendevamo proprio questo: l’autonomia di questo smartphone, in relazione ai mAh, è di livello permettendo di coprire ampiamente la giornata con oltre 7 ore di schermo acceso.

In conclusione

Huawei Nova 9 arriva sul mercato italiano al prezzo di 499,90 Euro. Sicuramente una cifra poco competitiva dato che la fascia media, soprattutto negli ultimi mesi, si è arricchita di numerosi prodotti validi. Si tratta sicuramente un prodotto rivolto agli appassionati del brand che, per quasi troppo tempo, hanno aspettato novità interessanti. Chi lo acquista deve ovviamente essere consapevole che, così come negli ultimi due anni, mancano di fatto alcuni punti fermi nel software intenso come i servizi di Google e che, al loro posto, ci sono i servizi di Huawei che seppur crescano e amplino rapidamente, sono ancora carenti sotto alcuni punti di vista.

Resta però un fattore rilevante: il mercato mobile non ha perso un attore importante e Nova 9 è la dimostrazione che Huawei continuerà a portare innovazione e competizione a livelli sempre più elevati.

Per chi lo acquista entro la prima metà di novembre sul Huawei Store riceve 40€ di sconto e alcuni omaggi: le Huawei FreeBuds Pro, una cover protettiva, l’estensione della garanzia pari a 6 mesi e 500 GB gratis di Huawei Cloud.

Altre offerte

Pagella

8.0
Design
8.4
Funzionalità
9.0
Prestazioni
8.2
Fotocamera
9.0
Batteria
7.8