La Generic System Image di Android Q Beta sono installabili da qualche giorno su tutti gli smartphone compatibili con Project Treble, con lo scopo di fornire agli sviluppatori un nuovo modo per testare le proprie applicazioni prima del lancio ufficiale dell’ultima versione del robottino verde. Ogni anno Google richiede di avere come target le ultime API di Android e il 2020 sarà la volta di quelle di livello 29, che significa che tutte le applicazioni entro l’anno prossimo dovranno essere aggiornate per supportare Android Q.
Grazie alle GSI Google ha trovato un modo di far testare a molti sviluppatori i propri progetti con svariati mesi di anticipo rispetto al solito: questo va a beneficio di tutto l’ecosistema Android. Naturalmente, potete dilettarvi ad installare la Generic System Image della beta di Android Q anche se non siete sviluppatori: vi basterà avere un dispositivo compatibile con Project Treble e seguire la seguente guida, che necessita di bootloader sbloccato e comandi adb e fastboot disponibili sul proprio pc. Ricordiamo che per controllare la compatibilità esisteno l’utile applicazione Treble Check, scaricabile gratuitamente dal Play Store ed il comando adb “adb shell getprop ro.treble.enabled”.
Bisogna inoltre controllare che il proprio smartphone supporti GSI con versione superiore a quella del sistema operativo installato, utilizzando il comando “adb shell” seguito da “cat /system/etc/ld.config.28.txt | grep -A 20 “\[vendor\]”: nell’output bisogna cercare la sezione vendor e l’attributo namespace.default.isolated che deve essere true.
Lo smartphone utilizzato deve infine essere system-as-root eseguendo il comando “adb shell” seguito da quello “cat /proc/mounts | grep -q /dev/root && echo “system-as-root” || echo “non-system-as-root””. Per scaricare la GSI corretta dovrete prima conoscere l’architettura del vostro smartphone eseguendo “adb shell getprop ro.product.cpu.abi”. Se tutte le operazioni di controllo hanno avuto esito positivo potrete procedere e scaricare la GSI corretta a questo link.
Il file .zip scaricato conterrà due file, system.img e vbmeta.img; i successivi passi vi porteranno infine ad installarli e ad avere quindi un dispositvo con una build AOSP di Android Q Beta. Non tutti avrete però successo con la procedura: per esempio, gli sviluppatori di XDA sono riusciti a portarla a termine su Google Pixel 3 XL e Xiaomi Mi 9, ma non su OnePlus 6T. Eccovi infine i comandi da eseguire in successione:
- adb reboot bootloader.
- fastboot flash vbmeta vbmeta.img.
- fastboot erase system.
- fastboot flash system system.img.
- fastboot -w.
- fastboot reboot.
Come sempre, consigliamo di eseguire la procedura solo ai più esperti fra voi ed in particolare a chi ha un secondo smartphone su cui testarla, in caso qualcosa vada storto: bisogna inoltre rimarcare che una GSI non è un sistema stabile da utilizzare tutti i giorni.