Manca un mese all’apertura dei preordini per Samsung Galaxy Fold, il primo smartphone pieghevole del colosso asiatico che arriverà sul mercato il 3 maggio. Anche se non sono in molti a potersi o volersi permettere uno smartphone da 2.000 euro che è poco più di un prototipo, alcuni utenti europei sono già in possesso dello smartphone.

Mishaal Rahman, capo redattore di XDA, ha avuto modo di scambiare qualche messaggio con uno di questi utenti, riportando le prime impressioni e rispondendo ad alcune delle domande che, con ogni probabilità, sono venute in mente anche a voi.

Va innanzitutto detto che la piega dello schermo c’è e si vede, anche se con una luminosità superiore al 70% tende a non essere molto fastidiosa. Resta la percezione tattile, visto che passandoci sopra con il dito si avverte la presenza di una lieve increspatura nel display. È probabile che nei prossimi modelli il problema venga risolto, magari con un materiale diverso.

L’utente che sta provando Samsung Galaxy Fold ricorda inoltre che lo schermo non si chiude completamente, ma rimane un piccolo spazio tra le due metà. La cerniera in ogni caso appare solida e impedisce allo schermo di piegarsi all’indietro e permette anche angoli inferiori ai 180 gradi. In questo caso però è facile che lo schermo risulti spento, rendendo di fatto inutilizzabile lo schermo interno.

Ci sono ancora problemi nel passaggio dallo schermo esterno a quello interno, soprattutto con Chrome, che perde alcuni secondi per effettuare un refresh della pagina, con un effetto decisamente fastidioso. Alcune applicazioni inoltre non si aprono a schermo interno ed è necessario rilanciarle affinché l’interfaccia venga adattata allo schermo.

Lo schermo esterno risulta ben utilizzabile, anche con i giochi, e la velocità è di ottimo livello, così come l’autonomia, ma ci sono ancora troppi glitch e stranezze che rendono poco gradevole l’esperienza d’uso. Ottime infine le prestazioni della memoria interna di tipo UFS 3.0, anche se in alcuni casi la differenza con le memorie di tipo UFS 2.,1 non è così marcata.

È presente il sistema MST per utilizzare Samsung Pay e il bootloader è sbloccabile, permettendo così l’installazione di ROM personalizzate, anche se non sarà così facile adattarle al doppio schermo.

Sembra dunque che gli smartphone pieghevoli siano destinati a restare in un mercato di nicchia ancora per parecchi mesi, visto che i produttori di componenti si trovano davanti a numerosi problemi che rallenteranno la produzione di massa. Si parte dalle cerniere, che devono essere robuste ma allo stesso tempo leggere e sottili e richiedono tecniche produttive costose e complicate.

Allo stesso modo va trovata un’alternativa alle soluzioni in plastica che proteggono gli schermi pieghevoli, sicuramente pratiche ma che lasciano vedere pieghe poco gradevoli, soprattutto considerando il costo di questi dispositivi. Sarà possibile risolvere il problema con vetri pieghevoli ma in questo campo il lavoro da fare è ancora parecchio, visto che devono essere combinare resistenza e flessibilità, due caratteristiche che non si sposano in maniera semplice.

Difficile dunque definire un orizzonte temporale certo per gli smartphone pieghevoli, che potrebbero diventare mainstream tra un paio di anni, quando le sfide tecnologiche saranno risolte e sarà possibile effettuare una produzione di massa a costi contenuti.