Samsung si prepara a potenziare Bixby aprendolo a sviluppatori terzi, intanto arrivano nuove conferme sulla diagonale del display di Galaxy F. L’assistente virtuale Bixby ed il chiacchieratissimo smartphone pieghevole di Samsung, dunque, dovrebbero essere due dei protagonisti della Samsung Developer Conference (SDC) 2018, la conferenza annuale del colosso sudcoreano con gli sviluppatori che prenderà il via tra pochi giorni a San Francisco.

Samsung Bixby si apre a servizi di terze parti

Bixby non è probabilmente il miglior assistente virtuale in circolazione, in ogni caso Samsung sembra credere fortemente nella sua creatura. Al punto tale che, stando a quanto recentemente riportato dal WSJ, il prossimo step evolutivo individuato da Samsung consisterebbe nell’aprire Bixby alla community degli sviluppatori. In particolare, in occasione della conferenza con gli sviluppatori in programma per la prossima settimana a San Francisco, il colosso sudcoreano avrebbe in programma il roll out di nuove feature per il proprio assistente e, per l’appunto, l’apertura di Bixby agli sviluppatori. Samsung, dunque, sarebbe in procinto di seguire l’esempio di Amazon e Google, che già si sono mosse in quella direzione coi propri assistenti Alexa ed Assistant, nella speranza di recuperare terreno nei loro confronti. In quest’ottica, Samsung dovrebbe altresì spiegare agli sviluppatori come creare soluzioni simili alle skill di Amazon Alexa ad esempio per ordinare cibo o effettuare delle prenotazioni, che dovrebbero essere identificate come “capsules“.

Il principale problema di Bixby è rappresentato dal bassissimo tasso di adozione, basti pensare che solo il 6 percento degli utenti americani lo utilizza, mentre nel caso di Alexa e Google Assistant la percentuale sale rispettivamente al 24 ed al 20 percento. Un dato preoccupante dal momento che Samsung ha comunque provato a spingere il proprio assistente virtuale integrandolo in un gran numero di dispositivi, dagli smartphone alle smart TV fino agli elettrodomestici che la stessa Samsung propone. Inutile dire che la scarsa propensione da parte degli utenti a fare di Bixby il proprio assistente virtuale predefinito ha anche spiegazioni di natura tecnica, che vanno dalla voce robotica e ben poco naturale alla mancanza di feature che la concorrenza invece offre. Come se non bastasse, Samsung continua a non avere in vendita uno speaker smart con Bixby: pur essendo stato annunciato ormai da tre mesi, sul mercato non c’è ancora traccia di Galaxy Home e nel frattempo Google e Amazon stanno approfittando del colpevole ritardo di Samsung per accaparrarsi i posti migliori in un mercato in forte crescita.

Stando a quanto riporta il WSJ, Samsung ha dovuto sudare sette camice anche per trovare sviluppatori interessati a creare le prime “capsules” per Bixby: nonostante fossero stati offerti 500 dollari ai primi 50 che avessero realizzato delle nuove feature, soltanto in 30 si sarebbero inizialmente proposti. Alla fine Samsung sarebbe riuscita a trovarne 46 ed alla SDC metterà in palio un premio di 10 mila dollari per l’app migliore. Con questa mossa Samsung spera che arrivi finalmente la svolta per Bixby, staremo a vedere.

Nuove informazioni sullo smartphone pieghevole

Samsung Galaxy F, lo smartphone pieghevole di Samsung, è sicuramente il protagonista più atteso della Samsung Developer Conference. Battuto sul tempo da un outsider, Galaxy F sarà il primo smartphone pieghevole di un brand importante e finalmente il prossimo 7 novembre dovremmo vederlo per la prima volta, anche se non è ancora chiaro se sarà nella sua forma definitiva o ancora in veste di prototipo (molto più probabile).

Sebbene stando ad un recente report in arrivo dalla Corea la produzione di massa non sia ancora pronta a partire, il fatto che Samsung si accinga ad esibirne l’hardware e la particolare interfaccia utente significa perlomeno che anni di rumor ed indiscrezioni si tradurranno finalmente in qualcosa di concreto.

Questo prodotto sperimentale dovrebbe arrivare sul mercato in non più di un milione di unità per il primo anno e la produzione iniziale dovrebbe essere di sole 100.000 unità. Numeri ridotti che si spiegano tenendo conto delle difficoltà tecniche che la produzione di un simile dispositivo sottende e dell’incerta accoglienza da parte del mercato. Insomma l’idea di uno smartphone pieghevole stuzzica indubbiamente la fantasia degli appassionati, ma quanti saranno disposti a sostenere una spesa che sarà sicuramente importante? In mezzo a tante incertezze arriva comunque anche qualche conferma: Samsung avrebbe deciso per un display da 4,6-7,3 pollici, una sorta di ibrido smartphone-tablet. Le principali preoccupazioni riguardano l’autonomia e la resistenza di un prodotto del genere. La cerniera utilizzata da Samsung dovrebbe rendere semplice piegare Galaxy F, lasciando un po’ di spazio tra le due metà dello schermo per evitare che si tocchino.

Purtroppo ancora non si sa nulla a proposito dell’arrivo dello smartphone pieghevole di Samsung sul mercato, probabilmente se ne riparlerà dopo la presentazione dei nuovi flagship della serie Galaxy s10.