Una delle caratteristiche più interessanti del nuovo Samsung Galaxy Note 9 è il suo innovativo sistema di raffreddamento che, grazie a elementi in carbonio e acqua, promette sulla carta una dissipazione del calore più efficace.

Temperature estive come pure app e giochi pesanti che lo mettono sotto stress sono chiaramente le situazioni in cui tale sistema dovrebbe aiutare. A dire di Samsung i benefici sarebbero quantificabili in un’efficacia superiore del 21% rispetto a Note 8 in termini di prevenzione dell’eccessivo surriscaldamento.

Samsung Galaxy Note 9, S9 Plus e OnePlus 6 a confronto

Per provarne l’efficacia i colleghi di Engadget si sono dati da fare nel realizzare un confronto prestazionale fra Samsung Galaxy Note 9, Samsung Galaxy S9 Plus e OnePlus 6. Risultati di AnTuTu benchmark e temperature annesse in 7 differenti test hanno permesso loro di stilare l’altalenante quadro che segue.

Altalenante perché per prima cosa è evidente che Note 9 (nella versione con 6 GB di RAM) ha raggiunto risultati maggiori in tutti e 7 gli intervalli rispetto a Samsung Galaxy S9 Plus, pur riscontrando solo 5 volte su 7 temperature minori. Rispetto a OnePlus 6 (versione con 8 GB di RAM), d’altra parte, i punteggi sono stati sempre inferiori come inferiori sono state le temperature nella maggior parte dei casi (anche in questo caso 5 volte su 7).

La prova è proseguita poi con un test di 15 minuti con CPU Loader e 3DMark Slingshot Extreme Unlimited per mettere sotto stress la CPU e la GPU rispettivamente. Ne sono risultate temperature pari a 100° Fahrenheit (quasi 38° Celsius) su ambe le superfici di Note 9, temperature queste che a dire degli autori del test sono eccessivamente bollenti.

Paragoni generazionali fra Galaxy Note con un iPhone X di mezzo

Ponendo invece a un confronto fra l’attuale flasghip della casa sudcoreana, il suo predecessore Samsung Galaxy Note 8 e Apple iPhone X la situazione diventa ancor più interessante. Il metro di paragone è ancora AnTuTu benchmark dal quale i colleghi di Engadget hanno preso in considerazione due test nel corso dei quali hanno registrato la temperatura ogni 5 minuti.

Diversamente da quanto si possa pensare il più fresco è stato Note 8 con una temperatura media di 99,6° seguito da Note 9 a 100,6° e dai 100,9° di iPhone X. Lasciando da parte la media e considerando invece la sola temperatura relativa alla fine dei test è addirittura Note 9 a fare peggio con un picco di 106°; poi Note 8 con 103° e iPhone X con 102° (in ogni caso si intende la scala di misura Fahrenheit).

La prova termina infine con un torture test fra questi ultimi svolto all’esterno in una giornata assolata, nel Bryant Park di New York col termometro fisso sugli 88° Fahrenheit (31° Celsius circa). Coi tre smartphone impegnati a eseguire ripetutamente Slingshot OpenGL ES 3.1 di 3D Mark su una superficie metallica resa ardente dal sole, il primo a cedere all’avviso di eccessivo surriscaldamento è stato iPhone X dopo 14 minuti e mezzo (a 125°).

Temperature superiori per i due Note, 130°, a cui coincide tuttavia una resistenza maggiore che ha consentito loro di reggere per 17 minuti e mezzo. A differenza di quanto si potesse pensare, nessuna differenza fra i due in quest’ultima prova, questo è quanto.

Alla luce di tutto questo potremmo riassumere il tutto così: il nuovo sistema di raffreddamento di Samsung Galaxy Note 9 parrebbe essere efficace nel sostenere rese migliori in termini di prestazioni piuttosto che ridurre o tenere basse le temperature secondo quanto hanno dimostrato questi test. Fateci sapere nel box dei commenti in basso cosa ne pensate.

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