Sony Xperia 1 II (che si pronuncia “Sony Xperia 1 mark 2“) è lo smartphone portabandiera della casa giapponese di questo 2020, un prodotto che racchiude a sé il meglio della tecnologia Sony, dal display alle fotocamere. Per calibrare lo schermo è stata utilizzata tutta l’esperienza CineAlta, per il comparto fotografico è stata presa in prestito la miglior tecnologia dalle fotocamere Alpha, mentre l’audio è stato configurato in collaborazione con Sony Pictures Entertainment. Insomma, le aspettative non potevano che essere altissime viste le numerose collaborazioni messe in campo, sarà riuscita Sony a metterle a frutto?

Scopritelo in questa nostra recensione di Sony Xperia 1 II.

Video recensione di Sony Xperia 1 II

Design & Ergonomia

Sony Xperia 1 II non differisce poi tanto dal Sony Xperia 1 dello scorso anno se guardiamo esclusivamente l’aspetto estetico ed ergonomico. Mentre però lo scorso anno questa forma allungata in 21:9 dello schermo ha lasciato tutti un po’ basiti, soprattutto perché la casa giapponese di fatto è passata dal classico 16:9 al CinemaWide 21:9 senza step intermedi, ormai ci siamo più che abituati a questo formato apprezzandone i pregi e i difetti, che sono i soliti. La minor larghezza aiuta infatti ad avere una presa ben salda sul telefono ma raggiungere gli elementi più in alto dello schermo diventa impresa assai ardua.

La soluzione di Sony però è curiosa: ha reso sensibili al tocco i bordi laterali così da poter compiere azioni sullo smartphone, come ad esempio tirare giù la tendina delle notifiche semplicemente scorrendo il dito sul frame in alluminio o fare una doppia pressione per aprire dei collegamenti rapidi, funziona ma non sono rari i casi di tocchi involontari o al contrario i casi in cui si vuole utilizzare la funzionalità e questa non risponde. Comunque, curiosa come soluzione perché proprio sul bordo destro c’è il sensore di impronte digitali e che eventualmente poteva essere utilizzato, come fatto da altre case, come sensore per compiere delle gesture.

Niente sensore di impronte digitali sotto al display dunque, anche se la tecnologia di quest’ultimo, OLED, lo avrebbe permesso. Uno schermo spaventoso per qualità e accuratezza: DCI-P3 con copertura 100%, luminosità fino a 600 nits, HDR10+, diagonale e da 6,5” e risoluzione 4K. Via software c’è anche una cosiddetta “modalità Creazione” sviluppata con tecnologia CineAlta che tira fuori il meglio da questo pannello. Grande assente un refresh rate a 90 o 120 Hz cui in alcune occasioni si sente la mancanza dato che darebbe una sensazione maggiore di fluidità.

Realizzato totalmente in vetro Corning Gorilla Glass 6 con frame in alluminio, è resistente all’acqua IP 65/68.

Funzionalità

Il software di Sony Xperia 1 II è basato su Android 10 con interfaccia leggermente personalizzata dalla casa per completare l’esperienza d’uso. Uno dei punti su cui l’azienda sembra voler puntare molto è sulla funzionalità multi-windows, un collegamento per questa funzione è presente un po’ ovunque come ad esempio nelle notifiche, oppure semplicemente facendo un doppio tap sul bordo.

Le applicazioni pre-installate non sono moltissime e la maggior parte di queste sono quelle di Google, ad esempio non c’è un’applicazione Galleria ma viene consigliato l’utilizzo di Google Foto. Sicuramente molto più curata la parte di “creazione di contenuti” tramite le applicazioni Cinema Pro, Photo Pro e Imaging Edge Mobile per connettere una fotocamera Sony allo smartphone.

Per il resto in termini di funzionalità, a conti fatti, è uno dei top di gamma più scarni di possibilità per l’utente: manca una modalità desktop (nonostante la presenza della porta Type C con uscita video), nessuna traccia di personalizzazioni grafiche, multitasking di base e assenza di funzioni come doppio spazio e clonazione app. Presente invece una modalità Gaming davvero completissima che permette di registrare lo schermo regolando anche i vari canali audio, fare delle ricerche mentre si gioca su YouTube e sul Web, ottimizzare il sistema e regolare le performance di gioco.

Prestazioni

A bordo di Sony Xperia 1 II c’è l’ultimo nato di casa Qualcomm ovvero lo Snapdragon 865 il processore più potente attualmente in circolazione (in attesa che venga “superato” dallo Snapdragon 865+), 8 GB di memoria RAM e 256 GB di memoria interna UFS (espandibile tramite MicroSD). È uno smartphone che gira fluido come l’olio anche considerando la semplicità dell’interfaccia grafica che poco si discosta da Android nudo e crudo, al netto di qualche saltuario tentennamento in determinate occasioni.

In gaming si comporta molto bene anche grazie a un comparto multimediale, composto dal display, dai doppi speaker e dalle prestazioni, di altissimo livello. L’esperienza è arricchita via software con la funzione di vibrazione dinamica che sfrutta il motorino di vibrazione per sollecitare, a livello tattile, la riproduzione delle basse frequenze.

Non benissimo invece il sensore di impronte digitali: poco affidabile, a volte sblocca con ritardo, altre volte prova a riconoscere l’impronta anche quando non stiamo appoggiando il polpastrello e non è raro che ci si ritrovi con display e sensore disattivato per troppi tentativi falliti.
Allo stesso modo anche il sensore di prossimità e di luminosità sono poco efficaci, soprattutto in chiamata ci è capitato spesso di ritrovarci col microfono disattivato a causa di tocchi involontari e anche durante la riproduzione di messaggi vocali tramite Telegram e WhatsApp l’ascolto spesso è difficoltoso per le varie interruzioni.

La connettività infine è completa, con 2G/3G/4G/5G, ma in termini di ricezione leggermente sottotono rispetto alla media degli smartphone top di gamma, ne ritroviamo conferma anche nei valori SAR anche questi inferiori rispetto ai competitor. Dotato ovviamente di NFC, WiFi 6, GPS + GLONASS e, da non sottovalutare, porta audio da 3,5 mm.

Fotocamera

Notevole anche il comparto fotografico di Sony Xperia 1 Mark II che si conferma al passo coi tempi con una quadrupla fotocamera posteriore firmata Carl Zeiss T* che punta sulla qualità e sulla versatilità. Il modulo a semaforo che sporge un pochino dalla back cover ospita tre fotocamere:

  • 12 megapixel grandangolare Exmos RS da 1/1,7″ da  24 mm con apertura f/1.7 Dual PD-AF con OIS;
  • 12 megapixel ultra-grandangolare da 1/2,6″, 16 mm con apertura f/2.2 Dual-PD AF;
  • 12 megapixel tele-obiettivo con zoom ottico 3x da 70 mm con apertura f/2.4 PD AF con OIS;
  • sensore 3D iTOF per il calcolo della profondità di campo.

Novità particolare di questo comparto fotografico è la messa a fuoco: grazie a una tecnologia ereditata dalle Alpha 9 è capace di realizzare un autofocus continuo 60 volte al secondo, una velocità di altissimo livello, e scattare fino a 20 frame al secondo.
Frontalmente invece c’è una più semplice fotocamera frontale da 8 megapixel, peccato non averla corredata da sensore 3D per sblocco col volto dato che comunque lo spazio lungo la cornice non sembra mancare.

Mentre dal punto di vista hardware comunque ci siamo, senza strafare, il software è pieno di luci e ombre e a tal riguardo ci aspettiamo degli importanti aggiornamenti in futuro. Ci sono ben 3 applicazioni per sfruttare le fotocamere: 2 per professionisti, o aspiranti tali, e 1 per il punta e scatta.

Partiamo da quest’ultima: l’applicazione fotocamera è quella standard per Sony e proprio su questa ci saremmo aspettati qualcosa di più; partendo dalle note positive non c’è una modalità nottura ma il software fa tutto da solo, quando c’è poca luminosità ambientale automaticamente impiegherà più secondi a compiere lo scatto per catturare più luce. Le note negative riguardano i tempi di scatto, spesso eccessivamente lento, e il passaggio da una fotocamera all’altra che impiega anche 1 secondo e non è graduale mostrando invece una transizione nera. Lato video invece c’è di fatto l’impossibilità di passare da un sensore fotografico all’altro durante la registrazione in qualsiasi qualità, prima di registrare quindi dovrete scegliere quale sensore fotografico utilizzare e da li potete fare uno zoom digitale fino a 3x, se volete cambiare sensore dovete interrompere necessariamente la registrazione. Sia in modalità foto che video lo zoom digitale massimo operabile, su ciascun sensore, è un 3x. Infine la messa a fuoco che è più veloce rispetto a qualsiasi altro smartphone ma poco efficace quando si vuole passare su soggetti piccoli.

Le altre due applicazioni sono Cinema Pro e Photo Pro, entrambe votate per un utilizzo più professionale di questi sensori fotografici con una interfaccia che ricorda quella delle fotocamere Sony. Qui la gestione è totalmente manuale con la possibilità di cambiare rapidamente impostazioni riguardo risoluzione, fps, look, ISO, obiettivo (cambiando sensore), otturatore (ovvero i tempi), bilanciamento del bianco e la messa a fuoco. Davvero ricca di informazione e due strumenti validi per chi vuole lasciare a casa la videocamera/fotocamera. Restano però i problemi di non poter cambiare sensore durante la registrazione video.

Qualità

La qualità degli scatti è molto buona, in linea con l’hardware di cui è dotato. L’aspetto più positivo degli scatti è che sono molto vicini alla realtà, quindi più fedeli in ambito fotografico, seppur meno “patinati” come invece fanno altri brand campioni sul punta e scatta. Anche in video la qualità non sorprende particolarmente ma come dicevamo potete usare l’app Cinema Pro per applicare filtri e cambiare impostazioni per meglio adattarli alla vostra creatività.

Buoni i selfie anche se la gestione delle luci non è impeccabile a volte tende a bruciare le zone più illuminate.

Batteria & Autonomia

In termini di autonomia il Sony Xperia 1 II non sorprende particolarmente e la “colpa” è da ricercare nel display. Un pannello di cotanta qualità ha solo un difetto, consuma molta energia e quando viene spinto al massimo, come ad esempio sotto la diretta luce del solo, tende a far scivolare velocemente verso il basso la percentuale di carica residua.

In termini numerici offre tra le 4 e le 5 ore di schermo acceso, in base all’utilizzo. Porta dunque fino a sera ma in determinate occasioni è necessario un occhio di riguardo.

In conclusione

Sony Xperia 1 II è disponibile al prezzo di 1199 Euro, indubbiamente una cifra impegnativa e che di fatto lo rende poco competitivo sul mercato. Arrivando solo ora, a distanza di alcuni mesi dai flagship avversai, si trova una dura competizione davanti come ad esempio Samsung Galaxy S20 Ultra o Oppo Find X2 Pro che da parte loro offrono anche un sensore a periscopio con Zoom spinto fino a 100 e 60X.

L’unica speranza, insomma, è che il prezzo possa scendere velocemente, così da diventare più appetibile e che eventuali aggiornamenti software correggano i problemi che abbiamo evidenziato.

Altre offerte

Pagella

8.4
Design
7.8
Funzionalità
9.0
Prestazioni
8.5
Fotocamera
7.5
Batteria
8.5