Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare del Mi Band! Ormai crediamo che tutti almeno una volta lo abbiano visto al polso di qualche amico geek o abbiano pensato di regalarlo a qualche conoscente o, meglio ancora, se lo siano fatto regalare. Si, un gadget carino, poco impegnativo ed incredibilmente economico.

Se per caso foste ancora lì con la mano alzata, non vi preoccupate, questo è un ottimo momento per scoprire meglio lo Xiaomi Mi Band. Intanto vi lasciamo il link alla recensione della prima edizione del wearable, mentre in questa  andiamo a scoprire la nuova versione, con tanto di sensore per il battito cardiaco.  Ecco Xiaomi Mi Band 1S.

Video recensione di Xiami Mi Band 1S

Confezione e ricarica

La confezione di vendita è piuttosto semplice, con il solito cartone in carta riciclata a racchiudere solo un piccolo cavetto piatto USB – alloggiamento MiBand. La ricarica avviene in circa 40 minuti via PC, e vi consigliamo di non collegare il cavetto ad un alimentatore per smartphone, perchè potrebbe danneggiare la piccola batteria al litio.

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Hardware ed ergonomia

Il nuovo MiBand si allunga leggermente rispetto alla prima e seconda versione, si passa dai 36 ai 37mm ma si restringe di circa mezzo millimetro (13,6 mm), lo spessore invece aumenta per ospitare il sensore di battito cardiaco e raggiunge i 9,9mm rispetto ai 9 spaccati della prima versione.

La cassa che racchiude accelerometro e HR monitor, è in plastica ma conserva la resistenza ad acqua e polvere con certificazione IP67. Sulla parte anteriore invece, troviamo una placca in alluminio opaco, con 3 led bianchi. Rispetto alle passate generazioni non abbiamo quindi alcuna differenza estetica e costruttiva, ad eccezione dei 3 led, non più RGB come nella prima versione ma bianchi come in quella intermedia, un vero peccato.

Il motore di vibrazione perde un po’ di potenza rispetto al passato, mentre l’accelerometro ritorna iper sensibile, fin troppo visto che tende a sovrastimare in maniera importante i dati sul movimento.

A livello ergonomico, ritroviamo quindi il solito Mi Band, leggerissimo, confortevole ed appagante sul lato estetico. Rimangono però anche i difettucci del bracciale in gomma, troppo morbido nell’alloggiamento della cassa e scomodo nell’attacco che crea uno spessore sotto il nostro polso, piuttosto fastidioso se stiamo molto al PC o comunque alla scrivania per studiare e scrivere.

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Batteria e autonomia

La batteria integrata è da 45 mAh, come per la seconda versione del Mi Band, leggermente superiore alla prima (40 mAh). Uno dei segreti del successo di questo piccolo wearable fu senza dubbio l’eccellente autonomia, vien da se che la preoccupazione primaria di tutti gli appassionati è stata proprio la reazione di questo parametro all’integrazione del sensore di battito cardiaco.

La notizia cattiva è che mediamente l’autonomia si è dimezzata, quella buona è che si attesta comunque sui 20 giorni di utilizzo senza rinunce, risultato di tutto rispetto. Molto dipenderà dall’utilizzo più o meno estensivo che farete del HR monitor, se non lo utilizzerete affatto durerà anche oltre un mese, se fate almeno 5 rilevazioni al giorno scordatevi di andare oltre i 17/18 giorni.

Software

Il Mi Band 1S deve essere accoppiato via bluetooth (compatibile solo con il 4.0 e successivi) ad uno smartphone Android o iOS. L’app di riferimento si chiama Mi Fit e si può scaricare gratuitamente dal PlayStore o App Store, ma attenzione, per poter sfruttare le funzionalità legate al sensore di battito cardiaco dovrete scaricare la versione beta, mentre se siete utenti iOS, dovrete semplicemente pazientare, in attesa che il team di sviluppo di decida ad approvare le nuove funzioni.

L’ app in se è sempre la solita, curata graficamente ed intuitiva. La presenza dei led solamente bianchi, fa perdere di significato l’esistenza di programmi alternativi per la gestione delle notifiche, che permettevano, ad esempio, di assegnare un colore diverso all’illuminazione dei led per ogni applicazione, al ricevimento di una notifica. In questo comparto, si potranno selezionare fino a 3 applicazioni, che trasmetteranno la notifica al vostro polso, con una vibrazione e l’accensione pulsante dei 3 led di notifica. Questi si accenderanno anche al ricevimento di una chiamata ed al raggiungimento dell’obiettivo di passi giornaliero.

Con Mi Fit andremo a controllare le nostre statistiche sui passi e sul sonno, con alcuni dettagli interessanti come le fasi di sonno che attraversiamo durante la notte, le calorie bruciate ed i metri percorsi. Su questi ultimi, però, non fate troppo affidamento, perchè vengono calcolati incrociando i dati sui passi con quelli sulla vostra statura, ne uscirà un valore che significa poco o nulla.

Potremo poi controllare le nostre statistiche giornaliere, settimanali e mensili, sempre con un occhio di riguardo per la grafica. Rimane anche la funzione di sveglia intelligente, che ci farà scegliere un orario di sveglia da tenere come riferimento, ma ci sveglierà solo quando saremo in una fase di sonno leggero, a partire da mezz’ora prima dell’orario prestabilito.

Sul comparto notifiche, potremo selezionare fino a 3 applicazioni, che trasmetteranno la notifica al vostro polso, con una vibrazione e l’accensione pulsante dei 3 led di notifica. Questi si accenderanno anche al ricevimento di una chiamata ed al raggiungimento dell’obiettivo di passi giornaliero.

Sensore HR

La verà novità di Mi Band 1S si è trasformata purtroppo in un flop, ll sensore di battito cardiaco è, infatti, piuttosto impreciso e grezzo sia lato software che hardware. Mentre per quanto riguarda la gestione software ci attendiamo grossi miglioramenti, sul comparto costruttivo non abbiamo di chè sperare.

La particolare configurazione ergonomica del Mi Band, non permette al sensore di rimanere saldamente a contatto con la nostra pelle, condizione tassativa per una corretta rilevazione del battito. Vuoi per un bracciale troppo rigido, o per il sensore poco sporgente dalla cassa, difficilmente potremo mai ottenere risultati attendibili da questo prodotto.  Qui in basso, il profilo del battente di Basis Peak a confronto con quello di Mi Band 1S.

Lato software non abbiamo di che gioire, purtroppo la rilevazione avverrà solo a spot (manualmente) e capiterà spesso di dover essere ripetuta più volte prima di funzionare. In compenso, l’intuitività dell’app è perfetta ed anche l’animazione che si avvia durante la misurazione, è piacevole.
Ci sono due occasioni in cui il battito verrà rilevato automaticamente, la prima è durante la notte: potremo abilitare l’opzione dedicata per un controllo periodico durante il sonno, con l’obiettivo di migliorarne le statistiche. E’ difficile valutare quanto questa funzione sia efficace, probabilmente aggiunge accuratezza nel rilevamento del sonno profondo.
La seconda è durante una sessione di corsa: l’app sfrutterà il GPS del telefono per tracciare il percorso e contestualmente misurerà senza soluzione di continuità il vostro battito cardiaco. Sicuramente molto interessante, ma al momento c’è qualche problema, per cui si riscontrano force close improvvisi e i dati non vengono memorizzati. Approfondiremo il discorso quando verrà resa ufficiale.

Conclusioni

Il Mi Band 1S è senz’altro uno dei migliori activity tracker nel rapporto qualità prezzo, quasi imbattibile. Rispetto alla prima generazione, vorrebbe fare il salto di qualità, ma di fatto, va a peggiorare due delle sue carte vincenti: autonomia e notifiche. Contestualmente va ad aggiungere un sensore per i battito cardiaco, impreciso e mal implementato via software, che difficilmente potrà mai darvi dei risultati attendibili.

Se il suo predecessore non fosse mai esistito, il Mi Band 1S sarebbe da 10 e lode, ma consci dell’esperienza del passato, non possiamo valutare questa nuova versione allo stesso modo della prima. E vi consigliamo di accaparrarvi gli ultimi pezzi in circolazione prima che spariscano definitivamente.

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Fatte queste dovute considerazioni, Xiami Mi Band 1S è comunque un gadget carino, funzionale ed economico, aspetto ancor più avvalorato dalla presenza del sensore di battito cardiaco, che con qualche aggiustamento software (che certamente non tarderà ad arrivare) rappresenterà sicuramente un valore aggiunto ed un ulteriore colpo basso alla concorrenza.

Potete acquistare Xiaomi Mi Band 1S su Tiny Deal, che ringraziamo per la consueta disponibilità, seguendo questo link.