Bluboo Xfire è uno di quei dispositivi che tiene fede all’intento iniziale di Android: portare gli smartphone nelle tasche di tutti rendendoli accessibili alle tasche di tutti. Giochi di parole a parte, questo smartphone proveniente dalla Cina ha dalla sua non solo un prezzo veramente ridotto di soli 60$, ma anche caratteristiche tecniche sufficienti a garantirne un utilizzo discreto. Non è certo il meglio che il mercato offre, ma è probabilmente il meglio che è possibile acquistare con una cifra così ridotta!

Video recensione di Bluboo Xfire

Hardware & Telefonia

Con un prezzo di listino così basso non ci si può ovviamente aspettare che il Bluboo Xfire abbia un comparto hardware eccezionale e, infatti, così non è – seppure abbia caratteristiche più che interessanti per la fascia di prezzo. A muovere tutto il dispositivo è infatti un processore quad-core MediaTek MT6735M a 64 bit con una frequenza di clock di 1GHz, cui vengono affiancati 1GB di memoria RAM e 8GB di memoria interna (espandibile tramite slot microSD fino a 32GB). Questo è il minimo per utilizzare Android e, in effetti, il processore è potente a sufficienza da gestire le normali operazioni quotidiane e anche da permettere di giocare un po’.

Il sensore fotografico sul retro ha una risoluzione di 8 megapixel, mentre quello posto sopra allo schermo da 5 pollici è limitato a 5 megapixel. La connettività è sufficientemente completa e comprende 4G LTE (bande B1/2100MHz, B3/1800MHz, B7/2600MHz e B20/800MHz), WiFi 802.11b/g/n e Bluetooth 4.0. La batteria integrata ha capacità di 2750mAh.

Bluboo Xfire 2

Parte telefonica & antenne

Il Bluboo Xfire è pienamente nella media per quanto riguarda la ricezione sia per quanto riguarda il 4G che per quanto riguarda WiFi e Bluetooth. L’audio in capsula è di qualità sufficiente e risulta sufficientemente chiaro; il volume, seppur non altissimo, è abbastanza buono. Lo stesso vale per il vivavoce.

Ergonomia, Design & Materiali

L’aspetto del Bluboo Xfire non fa pensare subito ad un dispositivo economico: il design è abbastanza curato e ricorda anzi, quello di prodotti più costosi; ciò che fa capire che si ha a che fare con un prodotto che costa 60€ sono i materiali. La cover posteriore è in policarbonato liscio con una finitura particolare, che dà il primo indizio in questo senso, mentre un secondo indizio arriva dal vetro che ricopre lo schermo – di cui parleremo nel paragrafo dedicato.

Bluboo Xfire 3

Nell’insieme, però, il Bluboo Xfire risulta decisamente più interessante e ben assemblato di prodotti che costano anche più di due volte tanto; non ci sono scricchiolii, cedimenti o problemi di questo tipo nei materiali impiegati e il telefono appare solido e robusto.

Le cornici sono paradossalmente molto più ottimizzate su questo smartphone che su dispositivi che costano anche più di dieci volte tanto (chi ha detto HTC One M9?) e questo contribuisce all’ergonomia del dispositivo, resa buona anche dal retro arrotondato che consente quindi un”impugnatura comoda.

La vibrazione appare secca, ma questo è l’unico difetto che ha.

Display, Audio & Multimedia

Il più grande difetto (e uno dei pochi) del Bluboo Xfire è sicuramente il display, che ruota attorno ad un pannello da 5 pollici di tipo IPS con risoluzione qHD (960×540). Gli angoli di visuale sono ottimi, ma si intuisce la natura economica del pannello dai colori spenti e smunti – anche se l’elemento che pesa di più sul giudizio è la risoluzione che fa sembrare le immagini sgranate. I neri sono al limite della sufficienza, mentre i bianchi sembrano leggermente freddi e tendenti all’azzurro.

Bluboo Xfire 4

La luminosità è sufficiente ad entrambi gli estremi; al minimo non ferisce gli occhi in ambienti bui e al massimo permette di leggere sotto il Sole.

Il vetro protettivo purtroppo è privo di qualsivoglia forma di protezione da ditate e sporco e, infatti, se ne riempie subito finendo per rendere poco leggibile lo schermo, soprattutto in condizioni di forte luminosità ambientale.

Bluboo Xfire 5

L’audio è di qualità sufficiente, con un buon volume e senza particolari distorsioni; chiaramente non c’è paragone con altri dispositivi più costosi, anche rimanendo nella fascia bassa, ma l’esperienza è comunque positiva perché permette di ascoltare l’audio di giochi e video senza troppi problemi.

Fotocamera

Il sensore sul retro del Bluboo Xfire ha una risoluzione di 8 megapixel, mentre quello sul fronte si ferma a 5 megapixel. In entrambi i casi la qualità che scaturisce è al più mediocre; i dettagli sono abbastanza presenti, per quanto inevitabilmente non fini, ma spariscono totalmente al buio.

Bluboo Xfire 6

In condizioni ottimali di luce c’è una resa decente, anche se si nota l’impiego in misura notevole di filtri di smoothing per rimuovere il rumore d’immagine, ma con scarsità di luce la situazione precipita e si nota una quantità di rumore d’immagine tale da rendere indistinguibili i dettagli.

Batteria

La batteria da 2700mAh del Bluboo Xfire ha prestazioni nella media degli smartphone: si riesce ad arrivare a fine giornata senza particolari problemi, con circa 3:30/4:00 h di schermo acceso e, quindi, effettivo utilizzo attivo del terminale con un uso mediamente intenso (giochi, navigazione, lettura di numerose email, messaggistica, social network, ecc). Con un uso più rilassato (circa due ore di schermo acceso al giorno con attività poco impegnative per la CPU) si riesce senza difficoltà a coprire due giornate di uso.

Software

Come da tradizione di Bluboo, il sistema operativo Android 5.1 Lollipop non è stato quasi modificato lasciando l’esperienza pressoché inalterata rispetto a quanto inteso da Google. Troviamo, sì, le modifiche di MediaTek come i profili audio, le gesture a schermo spento e poco altro, ma nulla che alteri in maniera sostanziale l’esperienza dell’utente.

Il sistema è sempre fluido e veloce a sufficienza da permettere un uso tranquillo e rilassato del dispositivo, anche con molte applicazioni aperte in contemporanea; si nota un buon lavoro di ottimizzazione del sistema che è comunque sempre reattivo nonostante abbia a disposizione soltanto 1GB di RAM.

Browser Web

La navigazione con il browser predefinito, triste eredità dell’era di Jelly Bean, non presenta particolari problemi neppure con siti pesanti e pieni di immagini; ci vuole chiaramente un po’ di pazienza perché venga tutto caricato, ma l’esperienza è poi fluida e veloce.

Gaming

Giocare è una possibilità concreta anche su un dispositivo da pochi Euro come Bluboo Xfire; la GPU ARM Mali-T720 offre prestazioni sufficienti a soddisfare i requisiti di pressoché tutti i giochi, compresi quelli di ultima generazione. L’unico caveat è costituito dagli ovvi limiti cui si è sottoposti, come l’impossibilità di impostare i dettagli al massimo su titoli dalla grande complessità grafica. Con giochi come Beach Buggy Blitz e Riptide GP2, però, si ottiene una buona fluidità anche con i dettagli massimi e tutti gli effetti grafici abilitati.

In conclusione

Se pensiamo che la concorrenza diretta è costituita da dispositivi come Miia MP-410 e Wiko Sunset 2, si capisce subito che Bluboo Xfire trova un terreno più che spianato davanti a sé. La combinazione di hardware all’altezza, software curato e qualità costruttiva molto buona lo rende forse il migliore smartphone economico del 2015. Un traguardo non da poco per un’azienda appena nata! Bisogna chiaramente avere ben presenti i limiti di un telefono come questo, ma comunque Bluboo Xfire è un prodotto solido su cui si può fare affidamento.

È possibile acquistare Bluboo Xfire su GearBest.com per 75€ circa.

Pagella

6
Display
6.6
Ergonomia
6.1
Hardware
7
Software
7.8
Batteria
6
Fotocamera
7.5
Qualità/prezzo
7
Materiali
6
Audio
6.8
Esperienza Utente
6.8