Recensione OnePlus 5T – A soli 6 mesi dal lancio di OnePlus 5, la startup cinese aggiorna il suo “flagship killer”, lo modernizza con un display 18:9 in dimensioni compatte e una nuova fotocamera, senza però ritoccarne il goloso prezzo di listino.

Ne scaturisce un device raffinato, con hardware al top del mercato e in grado di impensierire le ultime proposte premium lanciate sul mercato. Il rovescio della medaglia è la schiera di acquirenti dell’ottimo OnePlus 5 che nel giro di qualche mese hanno visto il proprio gioiellino andare fuori produzione ed essere soppiantato dalla nuova proposta, sarà stata la scelta giusta da parte di OnePlus?

Senza indugiare oltre vi lasciamo alla nostra recensione di OnePlus 5T per scoprirne tutti i pregi e i difetti.

Video recensione di OnePlus 5T

Unboxing di OnePlus 5T

In confezione troverete l’ormai celebre caricabatterie con tecnologia “Dash Charge” con uscita 5V-4A in grado di ricaricare rapidissimamente il OnePlus 5T, oltre il 60% in mezz’ora. La Dash Charge, inoltre, permette di preservare la batteria nel tempo grazie ad un sistema che evita il surriscaldamento del device durante la ricarica.

Nella confrezione è incluso anche un cavetto USB/Type-C e una cover in TPU trasparente di buona fattura.

Hardware & Connettività

La dotazione hardware è uno dei punti forti di questo smartphone, che lo rende a tutti gli effetti il più potentte smartphone Android sul mercato.

Il processore è un Qualcomm Snapdragon 835, accompagnato dalla GPU Andreno 540 e da 6/8 GB di RAM LPDDR4X. La memoria interna non è espandibile ed è proposta rispettivamente nei tagli da 64 e 128 GB UFS 2.1.

Completa anche la dotazione di sensori: ci sono quello di luminosità, prossimità, un accelerometro, giroscopio, magnetometro, manca invece il barometro.
Sulla parte frontale, a fianco della selfie-cam, c’è un LED RGB di notifica, sulla scocca posteriore, in posizione comoda trova posto un lettore di impronte digitali piuttosto veloce e preciso anche se non impeccabile.

La posizione del lettore di impronte è una delle novità rispetto al OP5, la modifica è dovuta all’introduzione di un display 18:9 con cornici sottili.
Rispetto alla funzionalità del sensore dobbiamo notificarvi che al tatto è difficilmente identificabile, motivo per cui spesso non appoggerete precisamente il dito al centro e ciò porterà il device a non riconoscervi.
E’ comunque sufficiente un po’ di abitudine, oppure basterà usare una cover che creerà un incavo più marcato in corrispondenza del sensore.

Il feedback aptico non è un granché, risulta un po’ superficiale anche se piuttosto potente.

Parte telefonica e connettività

OnePlus 5T è dotato di LTE di Cat. 13. WiFi ac, Bluetooth 5.0, NFC e GPS, non c’è la radio FM. E’ anche uno smartphone dual sim (dual standby) con connettività 4G su entrambi gli slot.

Non abbiamo riscontrato alcun problema nella gestione telefonica e delle connessioni, un plauso va alla ricezione del segnale che è sopra la media.
Buonissima anche la qualità audio sia in capsula che da altoparlante.

Prestazioni

Ci aspettavamo un vero “mostro” e tale si è confermato, OnePlus 5T è iper reattivo ad ogni consegna gli venga richiesta, sia questa una semplice apertura di applicazioni in rapida successione, multitasking spinto, navigazione con tante tab aperte o lunghe sessioni di gaming.

Non scalda, è sempre veloce, mai in difficolta: perfetto!

Ergonomia, Design & Materiali

La naturale evoluzione della dimensione del display dal OP5 (5,5 pollici) al OP5T (6,01 pollici) ha portato ad un leggero ritocco delle dimensioni, ora più generose anche se non eccessive (156.1 x 75 x 7.3 mm).

Non è uno smartphone scomodo da utilizzare ma nemmeno è possibile annoverarlo tra quelli maneggevoli, è infatti piuttosto scivoloso visti i materiali di cui è costituto.
La sensazione tenendolo in mano è quella di un prodotto estremamente sottile, curatissimo e raffinato. 

Il design ricorda quello del predecessore, così come i materiali: alluminio monoscocca opaco e vetro anteriore Gorilla Glass 5 con curvatura 2.5D.

Tra le note positive la presenza del jack audio che, contrariamente a ciò che hanno fatto diversi big, non è stato sacrificato in virtù delle cornici ottimizzate.
Una nota stonata è invece l’impermeabilità che continua a mancare, speravamo in qualcosa di meglio sotto questo punto di vista.

Display, Audio & Multimedia

Il display è un’unità da 6,01 pollici in 18:9 e risoluzione FullHD Plus, si tratta di un Optic AMOLED migliorato rispetto a ciò che abbiamo visto sul OP5.
Qui non abbiamo riscontrato “l’effetto gelatina” nello scrolling, nemmeno la permanenza dei testi, inoltre è particolarmente luminoso e brillante.

E’ un display che ci è piaciuto quasi al 100%, manca giusto un po’ di chiarezza nel bianco e non c’è quell’effetto di stampato sul vetro che si ha con un Super AMOLED Samsung.
Imperfetto il trattamento oleofobico, qui forse la colpa è da dare al Gorilla Glass 5 che si conferma allergico alle nanoparticelle repellenti.

Molto bene il comparto multimediale: come già detto è presente il jack da 3,5 mm per le cuffie, lo speaker di sistema è mono ma risulta potente e profondo, sicuramente sopra la media anche dei top di gamma.

Fotocamera

OnePlus 5T presenta un rinnovato comparto fotografico: sulla parte frontale c’è la solita fotocamera da 16 MP con ottica non stabilizzata a fuoco fisso e apertura F/2.0.
Posteriormente ci sono due sensori fotografici, entrambi con ottica non stabilizzata F/1.7: il primo sensore è un Sony IMX 398 da 16 MP (lo stesso di OP5), il secondo sensore è un Sony IMX 376K da 20 MP.

In linea teorica il secondo sensore dovrebbe essere usato per realizzare un effetto bokeh nei ritratti e per ottenere buone foto in condizioni di scarsa illuminazione ambientale (>10 Lux), di fatto nutriamo tutt’ora più di un dubbio circa la sua reale utilità.

Il secondo sensore si attiva veramente di rado e solo quando siamo quasi al buio, talvolta però si attiva anche dove normalmete non l’avrebbe fatto, per esempio scattando due foto in successione capita che la prima venga fatta con il sensore principale, la seconda con quello da 20 MP. Anche sulla qualità delle foto realizzate con sensore il Sony IMX 376K abbiamo qualche perplessità, infatti non sempre risultano migliori di quelle realizzate con sensore principale.
Allora perché non utilizzare sempre quello da 16 MP? E’ davvero strano che un sensore risulti migliore di un altro con poca luce ma non lo sia altrettanto con scatti diurni.
Strano anche che il sensore dedicato alle foto al buio abbia pixel pià piccoli dell’altro, a rigor di logica dovrebbe essere proprio il contrario.

Nella prova sul campo OnePlus 5T fa ricorso in pochissime occasioni al secondo sensore e la maggior parte delle volte i risultati sono deludenti, c’è però da dire che in una paio di situazioni abbiamo intravisto delle potenzialità (vi mostriamo in video il caso) ma evidentemente il software deve essere ancora migliorato.

Molto positivo il compartamento nelle foto con ritratto, credibile l’effetto bokeh e buono anche il ritaglio del soggetto che avviene via software ma con l’importante apporto della seconda fotocamera. Bene anche i selfie che non sono forse i migliori mai visti ma risultano sicuramente nella TOP 5, sia come colori che come dettaglio dell’immagine, peccato per l’assenza dell’AF.

Le foto in diurna vengono piuttosto bene, il bilanciamento del bianco le rende sempre leggermente calde e piacevoli, c’è tanta nitidezza ma mai forzata, così come i contrasti e la saturazione.
Personalmente le trovo tra le migliori in assoluto nel panorama Android.
Di notte, un po’ per il secondo sensore che non funziona mai, un po’ perché quello principale è lo stesso del OP5, i risultati sono buoni ma non ottimi. Le performance sono ancora sotto agli ultimi TOP di gamma usciti, pur rimanendo di buon livello, manca un software in grado di gestire al meglio il rumore di disturbo e si fa sentire pesantemente l’assenza della stabilizzazione ottica.

In video OnePlus 5T si comporta ottimamente nella registrazione in 4K, probabilmente è il migliore attualmente sul mercato grazie ad una ottima stabilizzazione digitale, paradossalmente la qualità e l’efficacia della stabilizzazione si perdono in FullHD a 60 fps, strano.

Batteria & Autonomia

La batteria è da 3300 mAh ed è la stessa del precedente modello, di fatto anche l’autonomia è molto simile e decisamente buona grazie al buon lavoro di ottimizzazione che è stato fatto in questi mesi.

Riuscirete a coprire almeno 5h30min di schermo acceso, talvolta di più se il vostro utilizzo sarà molto molto intenso.
In ogni caso un device con cui stare tranquilli lato autonomia, fino a sera vi porterà sempre e dovesse servire, con la Dash Charge in pochi minuti di ricarica avrete un boost di qualche ora.

Software

OnePlus 5T non arriva sul mercato con Android 8.0 Oreo, un vero peccato, ma si fa perdonare grazie ad alcune introduzioni molto interessanti alla classica Oxygen, qui in versione 4.7.

Di base si tratta di un software molto simile ad Android stock e capace di veicolare la stessa esperienza di utilizzo ma con alcune aggiunte davvero comode e piacevoli.
Ricordiamo la Reading Mode, che trasforma lo schermo in una sorta di display e-ink, la possibilità di applicare un tema scuro e di modificarne il colore degli elementi base, possiamo impostare alcune gesture a schermo spento, altre sul lettore di impronte digitali, catturare uno screenshot esteso e abilitare la modalità notturna automatica.

Tra le funzioni più comode c’è anche app locker che permette di bloccare l’accesso ad alcune app previo riconoscimento dell’impronta digitale.

La Oxygen 4.7 porta però alcune novità interessanti dedicate al OnePlus 5T:

  • Sblocco con riconoscimento del volto: veramente velocissimo, efficace e sicuro, non sbaglia un colpo anche con poca luce ed è una comodissima alternativa al lettore di impronte. In ogni caso quest’ultimo rimane sempre a portata di dito e va a completare un pacchetto di sicurezza che dovrebbe fare scuola.
  • App simili: potrete duplicare alcune applicazioni social e non per sfruttarle con due account contemporaneamente (ideal ad esempio per avere due numeri due account WhatsApp associati alle due sim).
  • Personalizzazioni del launcher: potrete applicare icon pack e modificare la griglia di disposizione delle icone oltre alla loro dimensione
  • Gallery Maps: sarà possibile consultare le foto in galleria sulla base delle coordinate geografiche in cui sono state scattate

In conclusione

Concludiamo la recensione di OnepPlus 5T, proposto ad un prezzo di listino che parte da 499€.

E’ uno smartphone eccellente, ci è piaciuto sotto ogni punto di vista e non ha nulla da temere rispetto agli ultimi smartphone premium.
Andando più in profondità possiamo identificare nell’assenza di ricarica wireless, di memoria espandibile e di certificazione di resistenza ad acqua e polvere le sue criticità, ma il prezzo di listino compensa abbondantemente.

Rispetto al OP5 c’è stato un bel salto in avanti, soprattutto per il display e per la presenza dell’ottimo sblocco con riconoscimento del viso, tuttavia non crediamo valga la pena fare il passaggio se siete già possessori del vecchio modello, soprattutto in virtù del fatto che una delle declamate novità, la fotocamera, si è rivelata piuttosto deludente e concretamente poco interessante.

Riguardo al posizionamento di OnePlus 5T rispetto ai diretti rivali non si può prescindere da un paio di considerazioni: la prima è che il prezzo di listino è molto più basso di tutti gli altri, la seconda è che la commercializzazione solo online obbliga ad una battaglia di prezzi sullo stesso terreno, dove le offerte fioccano e il calo di prezzo per tutti è pesantissimo.

A 499€ OnePlus 5T è un prodotto da prendere assolutamente in considerazione, ma bisogna riflettere bene dal momento che nella stessa fascia di prezzo ormai si trovano diverse interessanti alternative.

Sarà possibile acquistare OnePlus 5T da domani, 21 Novembre, sul sito ufficiale di OnePlus. 

Pagella

9.2
Display
8.0
Ergonomia
9.7
Hardware
8.7
Software
8.6
Batteria
9.2
Fotocamera
8.0
Qualità/prezzo
9.0
Materiali
8.8
Audio
9.5
Esperienza Utente
9.2