Recensione ASUS ROG Phone – Gli smartphone da gaming sono un trend decisamente in crescita, che sicuramente ci accompagnerà nel 2019. Per ora, tra alcune proposte con un hardware troppo simile ad un normale smatphone e altre con un software che di funzionalità da gaming ne ha ben poche, ASUS tramite la sua Republic of Gamers ha tirato fuori dal cilindro il miglior modello di smartphone da gaming per il 2018.

Con un grande connubio di hardware e software progettati per il gioco, l’esperienza di gioco inizia a prendere la forma di ciò che vorremmo vedere su uno smartphone da gaming, ma il prezzo di tutta questa innovazione non è di certo basso. Scopriamo se ne vale davvero la pena nella recensione di ASUS ROG Phone.

Video Recensione ASUS ROG Phone

Unboxing di ASUS ROG Phone

L’esperienza di unboxing di ASUS ROG Phone è decisamente particolare, con una confezione a forma di prisma triangolare che si apre in 3D e risulta decisamente premium.

Dentro la scatola sono presenti il ROG Phone, un paio di cuffiette in-ear di qualità discreta, un caricatore da muro con output massimo di 30W, un cavo intrecciato con entrambe le estremità con un connettore USB Type-C e l’Aero Active Cooler. Quest’ultimo è un accessorio che contiene una ventolina per raffreddare lo smartphone, collegandolo tramite le due porte USB Type-C laterali, e presenta inoltre sul fondo una porta USB Type-C e un jack da 3,5mm per permettere di far passare i cavi in una maniera non intrusiva mentre si gioca con ROG Phone in orizzontale.

Hardware & Connettività

ASUS ROG Phone a livello tecnico è lo smartphone Android più potente attuamente sul mercato, grazie alla sua Mobile Platform Qualcomm Snapdragon 845, octa-core normalmente dalla frequenza massima di 2,8 GHz ma qui overclockabile fino a 2,96 GHz, accompagnato ovviamente dalla GPU Adreno 630.

La memoria RAM è di 8 GB LPDDR4X, mentre i tagli di memoria sono da 128 o 512 GB di tipo UFS2.1, purtroppo non espandibili.

Parte Telefonica & Antenne

Ottima anche la connettività, con il supporto al Dual SIM Dual Standby con 4G LTE Cat. 18, ma soprattutto la presenza del supporto al WiFi 802.11 a/b/g/n/ac/ad, con la peculiarità dell’ad che supporta la banda a 60 GHz ad altissima velocità e può essere sfruttata in accoppiata con l’accessorio opzionale dock WiGig per avere uno streaming wireless dei giochi dallo smartphone alla TV con una latenza inferiore ai 20 millisecondi.

Non da sottovalutare anche la presenza del Bluetooth 5.0, dell’NFC e ache del supporto alla radio FM.

La ricezione è molto buona, senza mai incertezze di sorta, e in particolare la qualità di chiamata – sia a livello di microfoni che a livello di capsula auricolare/vivavoce – è veramente cristallina. Anche nella geolocalizzazione, con A-GPS, Glonass e BDS, non ci sono mai problemi. Peccato solo per la mancanza del GPS a doppia frequenza, che l’avrebbe reso ancor più completo.

Design, Ergonomia & Materiali

Un punto da cui non si può prescindere nella recensione di ASUS ROG Phone è ovviamente il design. Come ogni smartphone da gaming che si rispetti, anche qui troviamo delle linee estremamente dinamiche e aggressive, a cui si aggiungono sul fronte le griglie color rame per gli speaker, mentre sul retro un inserto con due alette color rame a mo’ di dissipatore, delle linee che ricordano dei circuiti elettrici e il logo della Republic of Gamers illuminato tramite LED RGB.

Un’estetica poco sobria, insomma, ma accompagnata da un’elevata qualità nei materiali: i pannelli sia sul fronte che sul retro sono di vetro Gorilla Glass 6, mentre i bordi laterali sono in alluminio e l’inserto nero sul retro è invece in un policarbonato comunque di buona qualità. Le dimensioni comunque non sono particolarmente contenute: 158,8 x 76,2 x 8,7 mm.

La parte peggiore è però data dal peso di ben 200 grammi, che si sentono e danno un particolare senso di solidità, ma al contempo affaticano un po’ il polso su un uso prolungato. In sostanza l’ergonomia non è il punto forte di ASUS ROG Phone, a cui ci si abitua dopo qualche tempo di utilizzo ma che non brilla per comodità d’uso.

A livello di elementi fisici sui bordi dello smartphone, il ROG Phone presenta molte particolarità. Sul lato destro trovano posto il pulsante per l’accensione, il bilanciere del volume, un microfono terziario e due sensori ultrasonici per gli AirTrigger (che tratteremo nella parte software). Sulla parte alta c’è solamente il microfono secondario. Sulla parte sinistra invece le cose si fanno interessanti, perché oltre al carrellino per le due NanoSIM e al terzo AirTrigger, c’è uno sportellino coperto da un gommino che nasconde due porte USB Type-C affiancate: tali porte servono per collegare gli accessori ufficiali del ROG Phone, ma quella nera si può usare anche per la normale ricarica. Sul fondo poi troviamo il microfono principale, una porta USB Type-C e il jack da 3,5mm per le cuffie cablate.

Sul retro è presente un lettore di impronte digitali dalla forma rettangolare che però è un po’ spostato verso destra e in alto per renderlo esteticamente più coerente, ma ciò lo rende anche un po’ scomodo da trovare in maniera intuitiva. A livello di velocità e precisione comunque funziona molto bene. Via software è possibile anche impostare lo sblocco con il volto 2D, che funziona bene seppur non veloce come quello di un OnePlus 6T, ma ovviamente non è utilizzabile al buio.

Display, Audio & Multimedia

Il display di ASUS ROG Phone è un pannello AMOLED 18:9 HDR da 6 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2160 pixel), refresh rate di 90 Hz e tempo di risposta di 1 ms. A livello qualitativo presenta dei colori accesi e brillanti, benché non estremamente accurati (nonostante copra il 108.6% DCIP3), con neri profondi, una luminosità buona anche in condizioni di luce impegnative e angoli di visuale elevati. Un pannello decisamente buono insomma, ma che si vede non essere tecnicamente all’altezza di quelli migliori sul mercato come Sony Xperia XZ3, Samsung Galaxy Note 9 e Huawei Mate 20 Pro.

Il vero punto di forza di ROG Phone è tuttavia la componente dei 90 Hz, posizionandosi come il primo smartphone sul mercato con un pannello AMOLED con un refresh rate superiore ai 60 Hz (Razer Phone e Razer Phone 2 hanno un display a 120 Hz, ma con tecnologia LCD). La differenza nell’esperienza d’uso è decisamente elevata, sia utilizzando lo smartphone normalmente sia – soprattutto – nei giochi che supportano i 90 Hz, che danno una sensazione di fluidità estrema.

ASUS comunque ha posto molta attenzione al comparto multimediale a 360° e infatti ha optato per due speaker frontali. Grazie a questi, posizionati alle estremità del display e sovrastati da due griglie color rame, ROG Phone è probabilmente il miglior smartphone sul mercato in termini di esperienza sonora. Il volume è molto elevato e il suono è ricco, con anche una buona presenza di bassi, ma è anche possibile via software sacrificare un po’ di qualità sonora per rendere ancor più elevato il volume in ambienti rumorosi.

Fotocamera

ASUS ROG Phone presenta sul retro un sistema a doppia fotocamera, accompagnato da un flash LED: la principale è una Sony IMX363 da 12 MegaPixel f/1.8 con pixel larghi 1.4µm e OIS a 4 assi, mentre la secondaria è da 8 MegaPixel grandangolare con angolo di visuale di 120°. Sul fronte invece c’è un sensore da 8 MegaPixel f/2.0 con angolo di visuale di 84°.

L’app fotocamera presenta l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale per il riconoscimento della scena. Sono inoltre presenti un ottimo HDR Automatico, una modalità ritratto con la possibilità di impostare l’intensità dell’effetto bokeh prima di scattare, vari filtri in tempo reale e varie modalità di scatto tra cui quella manuale, super risoluzione e l’integrazione diretta con Google Lens.

La qualità degli scatti non è assolutamente a livello della fascia di prezzo da top di gamma, ma non è nemmeno male considerando il target di smartphone da gaming. Con la fotocamera principale i colori catturati e la gamma dinamica sono decisamente buone di giorno, con un po’ di carenza di dettaglio quando la luce si fa più scarsa ma comunque buona per un uso da social. La modalità ritratto è interessante per la possibilità di regolare l’intensità dell’effetto bokeh, ma non sempre scontorna perfettamente il soggetto.

La fotocamera grandangolare invece non è decisamente al livello della principale, con pochi dettagli e risultati davvero pessimi quando la luce scarseggia: tanto rumore, aberrazioni cromatiche e dettagli impastati la rendono un’aggiunta che può rivelarsi utile ogni tanto, ma spesso inutile.

I selfie invece non brillano per dettaglio, con di giorno buoni colori ma immagini leggermente impastate e di notte risultati che sembrano sfocati. Si può comunque scattare sfruttando il display come LED frontale, il che migliora un po’ i risultati. Abbastanza buono l’effetto bokeh frontale.

Molto interessanti invece i video, dove si arriva al 4K 60 fps con buoni colori, una buona stabilizzazione ottica e risultati molto fluidi in termini di ripresa. Peccato solo per la messa a fuoco, un po’ lenta.

Batteria & Autonomia

Un punto significativo in questa recensione di ASUS ROG Phone è dato dalla batteria da ben 4000 mAh. L’autonomia dipende in buona parte dal display. Impostando il refresh rate a 90 Hz si riesce ad arrivare a sera con uso intenso e molto gaming con circa 5 ore e mezza o a volte anche 6 ore di display attivo, ma dovendo probabilmente ricaricare un po’ se si vuole uscire di casa. Con il display impostato a 60 Hz invece si arriva tranquillamente a 6 ore di display attivo a notte inoltrata.

Oltre all’autonomia molto buona, sebbene un po’ inferiore ad alcuni degli ultimi top di gamma usciti sul mercato, è anche presente un caricatore ultra rapido con output massimo di 30W (10V 3A) e supporto a QuickCharge 4.0 e Power Delivery 3.0. La ricarica completa non richiede mai più di un’ora, ma già in una decina di minuti si può riprendere una dose di ricarica notevole. Inoltre è presente la AI Charging per evitare di danneggiare la batteria tramite dei cicli di ricarica intelligenti.

Software

Ho testato ASUS ROG Phone con la ROG Gaming X mode UI, basata su Android 8.1 Oreo. In sostanza si tratta di una rivisitazione della ZenUI vista per esempio su Zenfone 5Z, ma rivisitata graficamente per renderla in tinta con l’estetica del dispositivo e con anche l’aggiunta di qualche funzioncina interessante legata all’ambito gaming.

Le funzionalità di base di ASUS dunque ci sono tutte, a partire dalle app preinstallate ad esempio per galleria, temi, registratore, gestione file e meteo. Oltre a questo troviamo il feed di Google News sulla scheda più di sinistra del launcher, che supporta anche gli icon pack personalizzati. I quick toggle sul pannello delle notifiche sono tantissimi, addirittura divisi in 3 pagine, mentre nelle impostazioni ci sono chicche interessanti come il display always on (molto tamarro), la possibilità di impostare la navigazione tramite gesture (che non mi sono piaciute molto rispetto a quelle di Android 9 Pie), la possibilità di salvare pagine web per la lettura offline con PageMaker oppure ancora la possibilità di clonare alcune app e la presenza delle ZenMoji.

Passando però a tutte le funzionalità legate al gaming, nella voce relativa alle Impostazioni Avanzate c’è il controllo sugli AirTrigger, i sensori ultrasonici presenti sul lati del ROG Phone. Una volta attivati è possibile regolare la loro sensibilità e consentono di riconoscere la pressione quando si stringe saldamente in mano lo smartphone, potendo personalizzare alcune azioni in risposta a una pressione breve o una pressione prolungata, a schermo acceso o a schermo spento. A schermo spento sconsiglio di attivarli, in quanto porterebbero ad azioni non volute molto spesso, mentre a schermo acceso li ho usati per passare velocemente alla comoda modalità ad una mano – che riduce la porzione attiva del display – e per entrare e uscire dalla modalità X.

La modalità X è la modalità in cui lo Snapdragon 845 viene spinto fino a 2,96 GHz, aumentandone le prestazioni (ma anche i consumi). Tramite il Game Center si ha una buona panoramica sullo stato dello smartphone ed è possibile personalizzare il comportamento della modalità X, gioco per gioco, limitando ad esempio per alcuni il clock a valori più bassi. Inoltre il Game Center presenta il controllo sulla velocità della ventola dell’Aero Active Cooler – quando è connesso – e sull’Illuminazione Aura del LED RGB sul retro. Il LED è personalizzabile con due diversi profili per l’uso standard e la modalità X e è inoltre sincronizzabile con eventuali altri dispositivi da gaming compatibili con la tecnologia Aura di ROG.

All’interno dei giochi poi è presente Game Genie, una serie di strumenti utili per i videogiocatori. Innanzitutto è possibile disattivare le notifiche per non venir disturbati, ma è anche possibile visualizzare in un piccolo overlay delle informazioni sullo stato del sistema, bloccare la luminosità dello schermo, velocizzare il ROG Phone chiudendo le app in background, registrare un video gameplay fino a 1080p con anche un eventuale riquadro con la fotocamera frontale e anche trasmettere direttamente in diretta su YouTube Gaming o Twitch. Altre tre funzionalità importanti sono la possibilità di personalizzare gli AirTrigger per sfruttarli come se fossero dei trigger R1/L1 per tutti i giochi che funzionano in orizzontale, registrare delle macro specifiche per ogni giorno o utilizzare uno strumento di ricerca in overlay per cercare tutorial, walkthrough o informazioni relative al gioco in esecuzione.

Prestazioni

ASUS ROG Phone non teme alcun rivale in termini di prestazioni. La combinazione tra il miglior hardware disponibile attualmente sul mercato, affinato al massimo da ASUS, e un display con refresh rate di 90 Hz risulta in un’esperenza al massimo della fluidità. I caricamenti e le animazioni sono ridotte all’osso, e lo smartphone risulta sempre reattivissimo, dallo spostamento nel sistema alla navigazione web.

In gaming poi la differenza rispetto ad altri top di gamma non da gaming si nota maggiormente: i giochi che supportano i 90 fps, come ad esempio Asphalt 9, appaiono completamente su un altro livello rispetto ad una partita su uno smartphone altrettanto performante ma a 60 fps. Non tutti i giochi tuttavia supportano i 90 fps, come ad esempio PUBG. Tuttavia qualsiasi titolo vogliate giocare, ROG Phone non ha mai il minimo rallentamento.

Bisogna notare, tuttavia, che tenendo il refresh rate a 90 Hz, ROG Phone tende a scaldare un po’ in giochi abbastanza impegnativi. A tal proposito l’Aero Active Cooler può tornare utile, soprattutto perché fornisce un po’ di ventilazione anche alle dita del giocatore, in modo da rendere meno fastidioso il calore dello smartphone sulla mano.

Anche nei benchmark comunque non ci sono rivali per Asus ROG Phone, come potete vedere nei risultati che seguono. Se volete approfondire invece l’impatto sulle prestazioni e i benchmark della modalità X e dell’Aero Active Cooler vi rimando alla video recensione, dove è presente un confronto dedicato proprio a questo.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di ASUS ROG Phone, non ci sono dubbi sul fatto che si tratti del gaming phone più completo e interessante del 2018 grazie ad un hardware di alto livello farcito di ottime soluzioni effettivamente utili nell’esperienza di gioco. Buona parte di quelle soluzioni dipende però da accessori aggiuntivi, a noi non pervenuti, senza dei quali si nota come ASUS ROG Phone sia uno smartphone dalle grandissime potenzialità, a cui manca però qualcosa per assaporarlo fino in fondo.

E questa è l’esperienza che un acquirente deve aspettarsi acquistando Asus ROG Phone, in quanto gli accessori non sono inclusi in confezione e presentano un prezzo non indifferente, che rende il pacchetto completo troppo costoso per le tasche dei più. Soprattutto se si considera che già solo lo smartphone in sé ha un costo di listino di 899€, che si spinge in competizione diretta con buona parte dei top di gamma più blasonati usciti nel corso del 2018.

Ha senso dunque spendere così tanto per uno smartphone da gaming, a cui poi aggiungere altri soldi per eventuali accessori aggiuntivi? Nonostante il fantastico display a 90 Hz, le prestazioni impressionanti e gli speaker di altissimo livello, se non pensate di giocare solamente con il vostro smartphone, ASUS ROG Phone è un esercizio di stile – per quanto ottimo – che ad ergonomia, estetica e fotocamera non può essere consigliato a chiunque. Se vi piace e siete consapevoli di questi punti, tuttavia, non ne rimarrete delusi.

Altre offerte

Pagella

9.0
Display
6.9
Ergonomia
9.6
Hardware
9.0
Software
8.9
Batteria
8.0
Fotocamera
7.3
Qualità/prezzo
8.8
Materiali
9.5
Audio
9.0
Esperienza Utente
8.8