Amazfit GTR ci è piaciuto molto, non è un segreto, e per questo abbiamo voluto provare anche la versione da 42 mm, che si differenzia da quella da 47 mm di cui abbiamo già parlato per alcune cose. Abbiamo deciso di non impostare la prova come una vera e propria recensione perché finirebbe per esser un doppione dell’altra per buona parte, pertanto qui parliamo solamente delle differenze con l’altra versione e dei miglioramenti giunti con gli aggiornamenti delle ultime settimane. Gli aspetti che differenziano la versione da 42 mm da quella da 47 mm di Amazfit GTR sono la capacità della batteria, e quindi l’autonomia, le dimensioni, il peso e la diagonale e la risoluzione del display.
Display
Il display misura 1,2 pollici, è AMOLED e vanta una risoluzione di 390 x 390 pixel. Ciò significa che garantisce 326 ppi, gli stessi del display della versione da 47 mm, e per questo risulta bello definito, gradevole alla vista e appagante. Nulla da dire poi sui colori, vividi e d’impatto, e sulla luminosità, che è variabile manualmente secondo alcuni valori preimpostati o automaticamente con il sensore integrato. Nessun problema di leggibilità sotto la luce diretta del Sole grazie alla tecnologia AMOLED e a una luminosità elevata. Il display quindi è di ottima qualità e in linea con quello della versione da 47 mm.
Indossabilità
Le dimensioni sono di 42,6 x 42,6 x 9,2 millimetri e il peso è di 25,5 grammi e con questi valori vien da sé che ci troviamo difronte a uno smartwatch leggero, poco ingombrante, discreto e che non crea fastidi al polso. Ricorda molto, per indossabilità, peso e dimensioni, un Amazfit Bip e non è una cosa scontata in un prodotto di questo tipo perché Amazfit GTR è uno smartwatch vero e proprio, quindi completo, costruito in alluminio e con due bei tasti laterali. A ciò dobbiamo aggiungere poi un cinturino in gomma di ottima qualità, che non crea irritazioni, non causa sudore, non si usura facilmente, morbido al punto giusto e, soprattutto, dotato di un passante con dentino per impedirne l’apertura. Amazfit GTR da 42 mm, insomma, è uno degli quegli smartwatch che “dimentichi di avere al polso dopo pochi minuti”.
Batteria
L’autonomia è, forse, la differenza più evidente rispetto al modello più grande a causa della batteria da 195 mAh al posto di quella da 410 mAh. Ciò nonostante parliamo di una batteria capace di garantire 20-25 giorni di utilizzo con 40-60 accensioni del display tramite rotazione del polso al giorno, una sveglia al giorno, alcuni promemoria e quindi varie vibrazioni al giorno, qualche misurazione dei battiti cardiaci alla settimana, un buon numero di passi giornalieri e un collegamento allo smartphone ogni 2-3 giorni per aggiornare i dati. Diciamo che questo potrebbe essere un uso tipico e misto di una persona normale, mentre cambiando il tipo di utilizzo l’autonomia varia abbastanza:
- autonomia intorno alle 20 ore con un utilizzo continuo del GPS;
- autonomia intorno ai 10 giorni con un utilizzo normale e misto con anche il collegamento con lo smartphone per la ricezione delle notifiche;
- autonomia intorno ai 5-6 giorni con l’always-on-display sempre attivo, che in genere consuma un 15% circa in più di batteria al giorno (la percentuale è variabile di qualche punto in base all’uso).
Bisogna considerare che i dati tengono conto di un uso con il sensore di luminosità automatica attivo, quindi con la luminosità del display variabile in base alla luce ambientale, e per la maggior parte interno e che potrebbero essere maggiori o inferiori in base al numero di notifiche ricevute, all’intensità della luce del Sole, al monitoraggio continuo dei battiti cardiaci, al numero e alla durata delle vibrazioni e ad altri fattori vari.
Amazfit GTR da 42 mm, comunque, è capace di offrire un’autonomia ottima e maggiore rispetto a tantissimi smartwatch concorrenti e sufficiente per uno “spensierato”. Chiaramente possono esserci variazioni in positivo e in negativo dell’autonomia in base al tipo di utilizzo, ma per tutti i prodotti dotati di batteria è così. Per uno smartwatch da 42 mm è sicuramente da promuovere a pieni voti, tanto più che può arrivare a durare anche un mese se usato solo come orologio.
Software
Non c’è niente per cui allarmarsi perché è esattamente lo stesso di quello della versione da 47 mm e quindi completo, funzionale e ricco di funzioni, senza alcun tipo di differenza. Ne parliamo perché vogliamo aggiungere delle considerazioni ai punti critici evidenziati qualche mese fa con il modello più grande e riguardanti, in modo particolare, la fluidità di sistema e la velocità e la precisione del GPS. Ebbene, da allora, la situazione è migliorata decisamente con un paio di aggiornamenti software arrivati nel frattempo: la fluidità ora è ottima e muoversi fra i menù è finalmente appagante perché il sistema è reattivo e scorrevole, seppur ci siano comunque margini di miglioramento perché non dà quella idea di “burrosità” e reattività che danno altri prodotti, come, per esempio, un Samsung Galaxy Watch Active 2; stesso discorso per il GPS perché adesso è finalmente all’altezza con un fix della posizione in appena qualche secondo, 4-5 in genere, e una precisione molto elevata.
Conclusioni
Tutto ciò che non abbiamo menzionato, comprese alcune mancanze, è al pari di quello della versione da 47 mm. Ciò significa che Amazfit GTR da 42 mm è uno smartwatch validissimo e completo, soprattutto in relazione al prezzo, capace di offrire una sacco di funzioni e possibilità con i plus della compattezza, leggerezza e autonomia, caratteristiche difficilmente presenti in un solo prodotto. A ciò dobbiamo aggiungere che ci troviamo di fronte a uno smartwatch vero e proprio e quindi con tutto ciò che questo significa, compreso un bel display AMOLED, NFC, Bluetooth 5.0, cassa in alluminio e compagnia bella. Amazfit GTR da 42 mm è quindi lo smartwatch ideale per chi cerca qualcosa di completo, bello, con un’autonomia che non metta ansia e discreto. E’ in vendita ufficialmente in Italia e su GearBest, che ringraziamo per il sample di prova, al prezzo di 127,26 euro nelle colorazioni nera, bianca e rossa.