Il nuovo SoC di punta della fascia medio alta di Qualcomm è ufficiale: Snapdragon 765 non punta tanto sul miglioramento delle prestazioni quanto invece su quello dell’efficienza e delle funzionalità disponibili. Ma andiamo per gradi, c’è tanto da dire su un SoC che può sostituire per il 99% delle persone sia il top di gamma di quest’anno che quello del prossimo, Snapdragon 855 e il potentissimo Snapdragon 865.

Connettività

La star dello show è sicuramente il modem X52 5G integrato, che può arrivare alla metà delle prestazioni teoretiche di questa tecnologia: ma non fatevi ingannare da queste parole perché si tratta di 3,7 Gbps in download e 1,6 Gbps in upload, per via del dimezzamento della larghezza di banda delle mmWave (400 MHz invece che 800) e delle frequenze sub-6 Ghz (100 MHz invece che 200). La stessa storia si ripresenta anche per quanto riguarda le frequenze utilizzate per il 4G: sostanzialmente x52 ha prestazioni teoriche dimezzate rispetto al modem X55 che utilizzerà Snapdragon 865, ma nel caso di Snapdragon 765 questo è integrato nel SoC, il che implica un miglioramento dei consumi ed una riduzione dei costi.

Per quanto riguarda la geolocalizzazione, questo SoC integra il supporto a Beidou, Galileo, GLONASS, GPS, QZSS e SBAS come il predecessore Snapdragon 730, ma aggiunge il supporto alla doppia frequenza di funzionamento. Non mancano il nuovo Wi-Fi 6, la tecnologia FastConnect 6200 di Qualcomm, Bluetooth 5.0 e aptX TWS e Adaptive.

CPU e GPU

Il passaggio dal processo produttivo a 8 nanometri LPP di Samsung a quello 7 nm EUV della stessa azienda non porta certo a salti prestazionali degni di nota, ma l’aumento delle frequenze e il passaggio alla nuova architettura 1+1+6 garantiscono comunque un discreto miglioramento di potenza ed efficienza. Si parla di un Core Prime Kryo 475 a 2,3 GHz (2,4 su 765G) Cortex-A76, uno Peformance Kryo 475 a 2,2 GHz Cortex-A76 e sei core efficienti a 1,8 GHz Cortex-A55. Per quanto riguarda la GPU troviamo la nuova Adreno 620, che su Snapdragon 765G ha prestazioni superiori del 15% rispetto al fratello senza G. La GPU supporta le API Vulkan 1.1 e i codec video H.264 (AVC), H.265 (HEVC), VP8, VP9, 4K HDR10, HLG, HDR10+ e Dolby Vision.

Parlando di prestazioni grafiche non può che venire in mente lo schermo, ma non ci sono miglioramenti rispetto a Snapdragon 730. Il SoC supporta display a 120 Hz FHD+ oppure a 60 Hz QHD+, mentre gli schermi esterni possono arrivare fino a UHD 60 Hz con HDR attivo, naturalmente tramite protocollo DisplayPort over USB-C.

Memoria e Ricarica

La RAM supportata rimane di tipo LPDDR4 (non LPDDR5 come su Snapdragon 865) ma le frequenze massime arrivano ora a ben 2133 MHz e la capacità fino a 12 GB grazie ad 1 MB di cache di sistema. La ricarica dei dispositivi è affidata alle tecnologie Qualcomm Quick Charge 4+ e alla nuova Quick Charge AI, che estende intelligentemente la vita della batteria allungandola di 200 cicli, probabilmente utilizzando una regolazione dinamica del voltaggio.

Intelligenza Artificiale

Ormai è immancabile l’integrazione dei processori Hexagon con supporto all’inferenza IA direttamente su chip: Hexagon è arrivato ora alla versione 696, che integra Vector eXtensions, il nuovo Tensor Accelerator e la quinta generazione di AI Engine. Le prestazioni doppie rispetto a prima arrivano a 5.5 TOPS, ma all’utente medio potrebbe interessare di più Qualcomm Sensing Hub, una tecnologia per l’ascolto continuo delle parole chiave dei comandi vocali (i.e. “Ok Google”) che consuma meno di un milliWatt.

Fotografia

Altrettanto importante per moltissimi utenti è il lato fotocamere, ma sfortunatamente non sembrano esserci particolari miglioramenti rispetto a Snapdragon 730. C’è il passaggio al nuovo ISP Dual 14-bit Spectra 355, ma le configurazioni possibili dei sensori fotografici e le tecnologie di ripresa e fotografia rimangono le stesse di prima: fotocamera singola fino a 36MP con ZSL o fino a 192MP, fotocamera doppia a 22MP with ZSL, video 4K HDR @ 30 fps, slow motion fino a 720p @ 480 fps, HDR10, HDR10+ e per finire HLG. L’unica novità è la cattura intelligente, che permette di scattare foto contemporaneamente da tutte le lenti installate sullo smartphone.

 

I primi smartphone ad integrare la serie 765 sono già stati annunciati: in particolare si tratta di Redmi K30 e OPPO Reno 3 Pro, che utilizzeranno la versione potenziata del SoC, Snapdragon 765G, e faranno sul serio grazie a display rispettivamente a 120 Hz ed a 90 Hz. Che ne pensate di questo nuovo SoC?