Il rilascio pubblico del kernel di un dispositivo è una scelta importante per un’azienda, ma che comporta numerosi vantaggi agli sviluppatori e utenti finali. Ecco le ultime news di Qualcomm!

Se vi siete mai chiesti perché gli sviluppatori preferiscono lavorare su dispositivi con chipset Qualcomm rispetto alla concorrenza, il motivo è la disponibilità nei confronti delle community di sviluppo.

Per rispettare la GNU General Public License (GPL) sotto la quale il kernel Linux è concesso in licenza, i venditori di chipset e gli OEM sono tenuti a rilasciare il codice sorgente del kernel. Google a modo suo lo fa rilasciando delle parti in comune che tutti i produttori possono utilizzare tramite un fork da una repository, mentre i produttori devono rilasciare delle parti specifiche ottimizzate per il chipset installato.

Così è stato per Samsung, Xiaomi e OnePlus che hanno prontamente rilasciato il codice per i loro terminali, il che è sufficiente per gli sviluppatori per iniziare a portare le ROM personalizzate basate su AOSP su questi dispositivi. Questo però è codice ottimizzato per i loro dispositivi basato su file binari pre-compilati e quindi intoccabili. Proprio questi file sono il punto mancante, si tratta di descrittori di funzionalità che interagiscono direttamente con il chipset e quindi con molte più potenzialità, e la loro non pubblicazione comporta solo continui disagi per produttori, community e di conseguenza utenti finali.

I dispositivi con processore Qualcomm medio di gamma Mi 6X e la famiglia Redmi Note 5, hanno ricevuto una patch del kernel di Android 8.1 Oreo sulla repository GitHub di Xiaomi a causa di alcune modifiche introdotte direttamente da Qualcomm, a cui Xiaomi ha dovuto adattarsi.

Parlando di Qualcomm invece, la piattaforma a cui si appoggia per la distribuzione di questo codice è CodeAurora Forums (CAF), in cui ha già rilasciato i file binari di SoC come lo Snapdragon 820/821 e lo Snapdragon 835. Solitamente il rilascio avviene pochi giorni dopo l’annuncio di un nuovo chipset, ma stavolta sono passati 5 mesi da quando è stato annunciato lo Snapdragon 845.

Stiamo parlando dell’ultimo chip di fascia alta prodotto da Qualcomm con processo produttivo a 10 nanometri di seconda generazione, noto come 10LPP. Internamento presenta una CPU Kryo 385 composta da un totale di otto core suddivisi in 4x Cortex A75 (per le prestazioni) e 4x Cortex A55 (per l’efficienza), capaci di raggiungere frequenze di 2,8 GHz e 1,8 GHz rispettivamente che, con altri miglioramenti interni, portano a un aumento delle prestazioni di circa il 30% rispetto al modello precedente. Questo e l’integrazione della più recente GPU Adreno 630 ha portato all’adozione di questo SoC nei terminali top di gamma attuali quali Samsung Galaxy S9 e S9+, Xiaomi Mi Mix 2S e OnePlus 6.

Tornando a noi, questo ritardo ha portato alcuni sviluppatori a temere che Qualcomm avrebbe abbandonato il CodeAurora Forum diventando di fatto come MediaTek, condividendo le sorgenti solo con i propri partner e non con la comunità, causando enormi danni nello sviluppo di ROM personalizzate.

Dopo essere stata contattata da XDA, Qualcomm ha affermato che il CAF non sarà abbandonato e che il ritardo è dovuto alla scelta di attendere la prossima nuova piattaforma mobile. La spiegazione è semplice: gli ingegneri potrebbero aver lavorato a delle funzionalità in comune a più chipset. Rilasciando il codice sorgente ora, potrebbero far trapelare informazioni riguardo il prossimo modello a cui l’azienda sta lavorando.

Ad esempio, i dettagli dell’inedito Qualcomm Snapdragon 670 sono stati trovati nel CAF da Roland Quandt di WinFuture, più tardi annunciato con il nome di Snapdragon 710.

Un rappresentante Qualcomm si è scusato per il ritardo nel rilascio del codice sorgente, affermando che l’azienda sta rivedendo le convenzioni di denominazione dei chipset in codice, in modo da poter rilasciare il codice per i chipset già annunciati in un tempo stimato di 6 settimane, evitando comunque perdite.

Xiaomi Redmi Note 5 & Mi 6X kernel code – GitHub