Non ha intenzione di indietreggiare un passo, OnePlus, sulla politica dei due top di gamma l’anno, o flagship se preferite un termine ricorrente dalle parti di Shenzhen. Intendiamoci: l’azienda non ha mai stravolto il modello lanciato nella prima parte dell’anno ma si è limitata ad evolverlo, dimodoché i primi acquirenti non fossero pervasi dal risentimento.

Il copione è il medesimo anche per OnePlus 6T, che puntella qua e là quel OnePlus 6 lanciato a maggio pur mettendo a registro la dolorosa rimozione dell’ingresso jack da 3,5 mm, scelta comunicata con anticipo che ha diviso gli appassionati. Riepiloghiamo per punti le carte in mano al top di gamma cinese.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 6T

Se conoscete OnePlus, saprete già che in questa sezione è racchiuso il meglio che si possa trovare nella fascia di prezzo in cui compete. Quest’ultimo aspetto è centrale quando si cerca di inquadrare uno smartphone come OnePlus 6T, che non eguaglia la completezza tecnica di Huawei Mate 20 Pro ma viene via con un esborso parecchio inferiore, pur mettendo sul piatto un’esperienza paragonabile a quella offerta dai top di gamma da mille e passa euro.

  • CPU Qualcomm Snapdragon 845 octa core a 10 nanometri fino a 2,8 GHz con GPU Adreno 630
  • 6 o 8 GB di memoria RAM LPDDR4X e 128 o 256 GB di memoria interna UFS 2.1 2-LANE non espandibile
  • Display AMOLED in formato 19,5:9 da 6,41 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel) e supporto ai profili colore sRGB e DCI-P3 protetto da un vetro Gorilla Glass 6 di Corning
  • Doppia fotocamera posteriore: sensore principale Sony IMX 519 da 16 megapixel con apertura f/1.7 e stabilizzazione sia ottica (OIS) che elettronica (EIS); sensore secondario Sony IMX 376K da 20 megapixel con apertura f/1.7; registrazione video in 4K fino ad un massimo di 60 fps e Super Slow Motion in 1080p a 240 fps o in 720p a 480 fps
  • Fotocamera frontale con sensore Sony IMX 371 da 16 megapixel con apertura f/2.0 e stabilizzazione elettronica dell’immagine; registrazione video a 1080p e 30 fps
  • Connettività: Dual nano SIM 4G/LTE fino a 1 Gbps in download, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac 2×2 MIMO, Bluetooth 5.0 con aptX e aptX HD, NFC, GPS, GLONASS, Galileo, BeiDou, USB-C 2.0
  • Lettore di impronte nel display (Screen Unlock)
  • Batteria da 3.700 mAh con Fast Charge fino a 20 watt (5 volt 4 ampere)
  • Sistema operativo Android 9.0 Pie con interfaccia utente OxygenOS 9.0
  • Dimensioni: 157,5 x 74,8 x 8,2 millimetri, peso 185 grammi

Design di OnePlus 6T

OnePlus 6T mostra due macro differenze rispetto al predecessore: il notch a goccia e l’assenza del lettore di impronte digitali appena sotto le fotocamere. Ottimo il lavoro di ottimizzazione compiuto sulla tacca dai progettisti, che giova dello spostamento della capsula auricolare a cavallo tra vetro e scocca regalando al pubblico uno smartphone più armonioso, e con uno schermo che occupa l’86% della superficie frontale.

La leggera variazione del fattore di forma, passato da 18,5:9 a 19,5:9, ha ridotto la larghezza incrementando l’altezza, mentre le aggiunte di Screen Unlock e di una batteria da 400 mAh in più ha inficiato su spessore e peso. La superficie posteriore è rimasta in vetro ma anche stavolta OnePlus ha mancato l’appuntamento con la ricarica wireless.

Funzioni e software di OnePlus 6T

Fast and smooth, rapida e fluida. Le parole chiave che da anni guidano lo sviluppo della OxygenOS da parte di Carl Pei e soci sono queste, e nessuno ne ha mai fatto mistero. Per questa ragione OnePlus ha fornito qualche “rilevazione cronometrica”: Face Unlock sblocca il telefono in 0,4 secondi, per chiamare un contatto ne bastano 0,5, aprire la fotocamera è un compito da 0,6 secondi.

Rispetto a OnePlus 6 rimangono al loro posto alcune funzionalità interessanti come la possibilità di mascherare il notch e le modalità notte, lettura e di gioco, con quest’ultima che limita o blocca le notifiche in arrivo, disattiva la luminosità automatica del display e riduce l’accesso ad internet alle app a beneficio dei giochi.

È una novità l’algoritmo per le fotocamere capace di riconoscere volti, testo, cibo e le scene a scarsa illuminazione. La modalità notte, dice OnePlus, restituisce immagini più luminose, contrastate e meno rumorose; il team ha investito molte energie nel suo sviluppo e ci si attende che le prove sul campo avvalorino quanto detto in conferenza. C’è poi Smart Boost, un escamotage che amplifica le attitudini da sprinter della OxygenOS: è capace di velocizzare dal 5 al 20% il tempo di avvio delle app utilizzate più di frequente pre caricandole in RAM.

La navigazione tramite gesture in luogo della classica barra di navigazione non è una novità che debutta con OnePlus 6T, ma l’azienda assicura che arriverà nel giro di poco la possibilità di attivare Google Assistant con una pressione di mezzo secondo sul tasto di accensione.

Prezzi e uscita di OnePlus 6T

Se OnePlus 6 è stato lo smartphone dello sbarco su Amazon, OnePlus 6T aggiunge un’altra pietra miliare all’affermazione del brand di Shenzhen: a partire dal 6 novembre il top di gamma sarà disponibile anche nei 115 negozi MediaWorld sparsi per tutto il territorio italiano. La catena di elettronica più grande d’Europa curerà la realizzazione del pop-up store che aprirà i battenti il 31 ottobre alle 12 alla Torneria Tortona di Milano.

Tutto molto interessante, ma quanti euro sono necessari per portare a casa un OnePlus 6T? Si parte dalla configurazione “base” con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna proposta in colorazione Mirror Black a 559 euro; la stessa colorazione, insieme alla Midnight Black, è prevista per la variante da 8/128 GB, proposta a 589 euro; in ultimo la declinazione più capace da 8/256 GB in Midnight Black costa 639 euro.