Dopo la notizia del sollecito da parte della Commissione Europea a WhatsApp per l’interruzione della condivisione dei dati personali dei propri utenti a Facebook, anche il Codacons ha promesso che si mobiliterà per garantire un’opportuna tutela dei diritti dei consumatori italiani, se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dall’Antitrust.

Il Codacons, Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, oggi ha comunicato che, nel caso in cui vengano accertati gli illeciti già ipotizzati dall’Antitrust, provvederà ad avviare una class action mirata a “far ottenere agli utenti italiani il risarcimento per la lesione dei diritti dei consumatori“.

Sono due i procedimenti aperti contro la società americana WhatsApp Inc., rispetto all’accusa di violazione del Codice del Consumo. Il presidente dell’associazione Carlo Rienzi, in merito alla vicenda, ha spiegato le motivazioni che stanno alla base della promessa della class action:

“Se l’Autorità accerterà la violazione delle normative vigenti in fatto di gestione dei dati personali e la vessatorietà di alcune clausole inserite nei “Termini di utilizzo” di WhatsApp Messenger, sarebbe evidente la lesione dei diritti dei consumatori che utilizzano il servizio. Ciò aprirebbe la strada ad una possibile class action del Codacons, tesa a far ottenere agli utenti che hanno installato WhatsApp il risarcimento del danno subito, nelle opportune sedi legali”

La situazione si sta facendo davvero delicata; nelle prossime settimane vedremo come si evolverà. E’ certo che la decisione dell’azienda in merito alla condivisione dei dati non è stata propriamente vantaggiosa, soprattutto per le azioni che i vari enti stanno portando avanti in diversi paesi del globo.