Gli operatori telefonici italiani avrebbero già iniziato a condividere i dati sulla posizione geografica dei propri utenti. È questa la notizia condivisa dall’agenzia di stampa britannica Reuters secondo la quale le presunte operazioni di tracciamento degli smartphone per fermare il Coronavirus sarebbero già in atto.

Lo scopo è evidente: monitorare gli spostamenti delle persone e mappare i principali centri di aggregazione, se presenti, nonché tutelare le persone. Di qui l’altro punto focale della questione che proviene dall’appello del Ministero della Salute e dell’Innovazione per seguire in teleassistenza i pazienti affetti da da patologie legate a Covid-19 tramite app di tracciamento.

Come vengono tracciati gli smartphone dagli operatori telefonici

L’Italia non sarebbe la sola nazione in cui tali operazioni di monitoraggio avrebbero preso il via. Reuters comunica che anche in Germania e in Austria 8 operatori telefonici come Deutsche Telekom (T-Mobile), Orange e Vodafone avrebbero iniziato a tracciare e condividere con le autorità i dati sulla posizione dei clienti.

Secondo quanto emerso si tratta di un approccio che, per quanto possibile, è a tutela della privacy degli utenti visto che i dati vengono condivisi in forma aggregata, perciò anonima.

TIM, WINDTRE e Vodafone sarebbero gli operatori telefonici che avrebbero già inviato alle autorità sanitarie le informazioni in questione informazioni che la Regione Lombardia “sta utilizzando per verificare quante persone stanno osservando i termini del blocco imposto. I movimenti che superano i 300-500 metri sono diminuiti di circa il 60% dal 21 febbraio, quando è stato scoperto il primo caso nell’area di Codogno”.

Questo è quanto viene comunicato da Reuters, che tiene inoltre a precisare il tutto con le parole del CEO di Vodafone, Nick Read: “laddove tecnicamente possibile e legalmente consentito, Vodafone sarà disponibile ad assistere i governi nello sviluppo di report complessivi basati sull’elaborazione di grandi insiemi di dati anonimizzati“.

Il Ministero è alla ricerca di app di “teleassistenza” per tracciare i pazienti affetti

L’altro nodo della questione, come anticipato, proviene dal Ministero dell’Innovazione che, assieme all’OMS, all’ISS e al Ministero della Salute, lanciano un appello per la ricerca di app per il tracciamento continuo.

L’obiettivo è quello di seguire in teleassistenza i pazienti affetti da patologie legate al Coronavirus, con lo scopo di controllare il livello di esposizione al rischio delle persone. Nei prossimi tre giorni, secondo quanto comunicato dall’ANSAverranno selezionate le migliori offerte.